Riprendiamo il nostro percorso di approfondimento del sistema monetario moderno attraverso le semplici descrizioni illustrate fornite dal movimento culturale ed economico inglese Positive Money. La crisi finanziaria attuale come abbiamo detto spesso non è solamente una delle tante crisi congiunturali di sovrapproduzione (più di prestiti e strumenti finanziari che di beni reali) o calo della domanda, ma una crisi sistemica che coinvolge dall’interno la struttura stessa del sistema bancario internazionale e il suo modo di operare e gestire le fasi di creazione, trasferimento e distruzione della moneta. Capire come funziona il sistema finanziario e trovare eventualmente delle soluzioni attuabili diventa fondamentale per evitare che si rimandi ancora, attraverso le massicce iniezioni di liquidità, il momento della verità: non è difficile infatti prevedere che la prossima crisi che si sta già preparando sarà ancora più grave di quella attuale, essendo superiori le masse monetarie in gioco. Quest’ultima crisi quindi, molto più delle precedenti, a causa della sua portata e della sua profondità, coinvolge il modo stesso di considerare la moneta dopo la fine degli Accordi di Bretton Woods del 1971, ponendo delle domande ormai ineludibili: che cos’è esattamente la moneta? E’ un bene negoziabile al pari di tutti gli altri? E’ un mezzo di pagamento per favorire gli scambi e i commerci? E’ una semplice unità di conto che serve a misurare i debiti e i crediti contratti tra le controparti?
In effetti nel sistema monetario moderno, il denaro assume contemporaneamente le tre accezioni prima esposte ed è dalla confusione che ne deriva, dalla preferenza per l’una o l’altra forma della moneta, che affonda la causa principale della crisi attuale, perché se la moneta è un bene infinitamente negoziabile e liquido, diventa conveniente per alcuni tesaurizzarlo a scopi precauzionali, sottraendo nel contempo ad altri i mezzi di pagamento necessari al corretto funzionamento dei mercati commerciali e soprattutto rimandando al prossimo futuro, con continui rilanci di nuova liquidità, il momento della chiusura dei conti tra debitori e creditori. Tuttavia prima di entrare direttamente nelle infinite contraddizioni del sistema monetario moderno, è opportuno avere ben chiaro attraverso semplici esempi come funziona esattamente tale sistema, in modo da sapere chi crea, come si alimentano, dove si annidano i paradossi di cui abbiamo parlato. Malgrado le complicazioni tecniche che vengono continuamente tirate in ballo, il sistema in verità è molto semplice e non servono particolari conoscenze di contabilità per capire gli schemi che verranno utilizzati.
L’ossatura del sistema è rappresentata principalmente dal ruolo delle Banche Centrali e delle banche commerciali e dal modo in cui queste istituzioni, che sono di diritto privato pur essendo di interesse pubblico, comunicano tra di loro. Le banche commerciali, al pari delle Banche Centrali, creano denaro dal nulla attraverso la semplice digitazione di scritture contabili informatiche, le quali a sua volta modificano la composizione dei loro bilanci, in particolare della sezione chiamata Stato Patrimoniale (balance sheet), in cui vengono riportate tutte le attività (assets) e le passività (liabilities) della banca. La chiave di volta per comprendere tutto il meccanismo di creazione del denaro e il significato della moneta all’interno del sistema, è scartare dalla mente tutto ciò che siamo abituati a credere e pensare riguardo al denaro e ricominciare daccapo. Come Keynes ha osservato nella prefazione della sua Teoria Generale:
“La difficoltà risiede, non tanto nelle nuove idee,
ma nel rifiuto di quelle vecchie, che sono ramificate...in ogni angolo della
nostra mente”.
(John Maynard Keynes, Teoria Generale dell'occupazione, interesse
e moneta)
Il problema infatti è che noi abbiamo una serie di idee
preconcette e pregiudizi
su che cosa sono le banche e il denaro, derivate soprattutto dalle nostre esperienze
personali. Fin da
bambini abbiamo sperimentato l’utilizzo del denaro in contanti e ci veniva
insegnato che una banca (al pari di un salvadanaio) è un posto dove mettere i
soldi per tenerli al sicuro. Attraverso queste semplici esperienze e deduzioni individuali, la
nostra mente crea poi per astrazione l’immagine di come funziona il sistema in
generale. Tuttavia questo modo di procedere per capire il sistema monetario
moderno non è corretto, creando una moltitudine di
fraintendimenti e distorsioni della realtà. Le cose principali da ricordare per evitare di
commettere questi banali errori sono le seguenti:
· La maggior parte della moneta circolante non
è denaro contante (banconote o monete metalliche), ma depositi bancari elettronici (97% del totale).
·
Le banche
non sono luoghi dove noi depositiamo il denaro per tenerlo al sicuro.
In realtà il “denaro”
depositato sui conti bancari è semplicemente una voce contabile e le banche
sono gli enti titolati per convenzione a
scrivere, modificare, cancellare le voci sui libri contabili. Avendo questo
ruolo istituzionale di alterare in
qualsiasi momento le voci sui libri contabili, le banche possono creare e distruggere denaro dal nulla
con una semplice digitazione su un computer (il principio è
fondamentalmente lo stesso sia per le Banche Centrali che per quelle
commerciali). Come diceva un altro importante economista americano:
L’attività delle banche non è fornire denaro
in prestito; per fare un prestito, il fornitore di denaro deve avere prima i
soldi. In verità l'attività bancaria fondamentale è accettare delle garanzie che
rendono qualcuno meritevole di credito. Una banca, accettando le garanzie e un
particolare strumento di debito, si impegna ad effettuare specifici pagamenti
per conto del debitore, sia quando lui non può che quando non vorrà.
1. Tipologia di moneta
Ci sono tre tipi principali di denaro nell'economia:
Moneta Contante:
Il denaro fisico, o contante, viene creato dalla Banca Centrale su precisa autorizzazione dei governi (ci riferiamo al caso generale, non alle eccezioni o alle anomalie come l’eurozona): le monete metalliche sono prodotte dalla Zecca di Stato mentre le banconote vengono stampate presso la Tipografia dello Stato (in alcuni casi queste due attività vengono svolte nello stesso luogo fisico). I profitti derivanti dalla creazione del denaro fisico (conosciuti con il nome di signoraggio, ovvero scarto fra valore nominale e intrinseco della moneta) vengono corrisposti direttamente o indirettamente sotto forma di tasse ai governi. Data la scomodità e la rischiosità di utilizzare i contanti, questa forma di denaro non viene utilizzata per le transazioni di elevato importo e in alcuni paesi esistono precisi limiti all’utilizzo dei contanti per consentire alle autorità di vigilanza e controllo una migliore tracciabilità dei pagamenti (in Italia tale limite è stato stabilito per decreto dal governo Monti a €1000). Questo è uno dei motivi perché oggi il denaro contante in cassa presso le banche costituisce meno del 3% della fornitura totale di moneta. Al giorno d'oggi la gente usa le carte di credito, i bonifici, gli assegni, i bancomat per effettuare i pagamenti, dato che questi strumenti consentono di trasferire elettronicamente, rapidamente e con pochi rischi il denaro tra conti bancari. Ma da dove arriva e chi crea la moneta elettronica?
Riserve della Banca Centrale:
Le riserve della Banca Centrale sono un tipo di moneta elettronica, creata appunto dalla Banca Centrale su
autorizzazione dei governi e utilizzata esclusivamente dalle banche commerciali
per effettuare e compensare i pagamenti incrociati
tra di loro. Dato il carattere istituzionale di questa forma di moneta, le
riserve vengono chiamate moneta legale
o moneta ad alto potenziale, perché
non esiste nel mercato finanziario una forma di moneta che abbia caratteristiche liberatorie di chiusura dei
conti superiori alle riserve. Dal punto di vista tecnico, le riserve sono
per alcuni aspetti molto simili alla moneta elettronica utilizzata nelle casse
delle banche, ovvero semplici scritture
contabili digitali. Tuttavia, le imprese private o pubbliche e i normali
cittadini non possono accedere alle riserve della Banca Centrale, disponibili
solo a quelle organizzazioni che dispongono di un conto di deposito presso la stessa Banca Centrale, cioè le banche e le grandi società finanziarie d’investimento. Le riserve della Banca Centrale
di solito non vengono conteggiate come parte dell'offerta di moneta per
l'economia, a causa del fatto che non circolano nei mercati commerciali e sono utilizzate esclusivamente dalle banche
per effettuare pagamenti tra di loro nei circuiti
interbancari o investimenti nei mercati
finanziari.
Moneta di banca
commerciale:
Il terzo tipo di denaro, la moneta elettronica di banca commerciale
o moneta bancaria o creditizia, rappresenta
circa il 97% dell'offerta di moneta circolante disponibile nei mercati
commerciali. Tuttavia, a differenza delle riserve della Banca Centrale o dei contanti,
la moneta bancaria non è creata dalla Banca Centrale o da una qualsiasi altra
istituzione direttamente o indirettamente collegata al governo. Il denaro creditizio viene infatti creato
esclusivamente dalle banche commerciali
private, nel momento in cui queste ultime concedono un prestito e aprono un nuovo deposito per il cliente
mutuatario (con le modalità che verranno descritte di seguito). Essendo questo
denaro creditizio in forma elettronica, a parte la disponibilità di buoni computers, le banche potrebbero “creare
senza limiti denaro dal nulla” semplicemente aggiungendo nuove voci e
depositi nei loro bilanci. Le uniche limitazioni esistenti alla creazione di
denaro dal nulla da parte delle banche commerciali sono la reale domanda di nuovi prestiti del mercato,
il rischio di credito e le garanzie fornite dai mutuatari, i requisiti patrimoniali richiesti alle
banche da parte delle autorità bancarie internazionali di vigilanza (BIS, Bank for International Settlements, EBA, European Banking
Authority, Accordi di Basilea).
2. Lo Stato Patrimoniale nel bilancio delle banche
Dato che tutti i soldi
circolanti esistono sotto forma di scritture
contabili sui bilanci delle banche commerciali o centrali, dobbiamo spiegare innanzitutto alcuni semplici elementi di
contabilità di base, affinché possiamo essere in grado di capire con quali modalità il denaro viene creato dal nulla.
La sezione più importante
del bilancio di una banca è lo Stato Patrimoniale (l’altra parte è
il Conto
Economico, in cui vengono riportati tutti ricavi, i costi, e gli utili
della banca). Lo Stato Patrimoniale è essenzialmente uno schema in cui vengono
registrate le seguenti informazioni:
a) tutto ciò che possiede la
banca
b) tutto ciò che altre
persone o enti devono alla banca (es. mutui, prestiti, ecc)
c) tutto ciò che la banca
deve ad altre persone o enti
d) tutto ciò che è di
proprietà e rimane a disposizione degli azionisti.
Ciò che la banca possiede e
che le persone devono alla banca, viene registrato come un’attività (asset) della
banca, nella parte sinistra dello schema:
In realtà, anche quando noi
prestiamo €100 ad un amico, in accordo con l’amico che si impegna a rimborsare i soldi possiamo considerare il prestito come un asset
sul nostro bilancio personale. In generale però può risultare poco intuitivo
che un prestito fatto dalla banca viene registrato come un asset di quest’ultima, dato che una volta che ha prestato i soldi,
la banca non avrebbe in teoria più i soldi e non potrebbe conteggiarli come un
bene, un’attività. Tuttavia, quando la banca effettua un prestito, il
mutuatario firma un contratto
impegnandosi a rimborsare l’intero prestito, maggiorato degli interessi. Questo
contratto è valido e vincolante legalmente
e impegna il mutuatario a rimborsare il prestito entro un tempo stabilito (supponendo
che riuscirà a ripagarlo): quindi, in verità, ciò che la banca registra e
considera un asset in termini di
contabilità è il contratto stipulato con
il cliente.
Per quanto riguarda l'altra
colonna dello Stato Patrimoniale, avremo come detto le passività (liabilities),
dove viene registrato tutto ciò che la banca deve ad altre persone o enti
(comprese ovviamente altre banche) e il Capitale
Sociale o Patrimonio Netto degli
azionisti.
3. Come le banche centrali creano denaro dal nulla
Creazione di riserve di Banca Centrale
Iniziamo a vedere come la Banca Centrale crea la moneta elettronica che le banche utilizzano per effettuare pagamenti incrociati con le altre banche. Nell'esempio seguente vedremo come la Banca Centrale (nello specifico la BoE, Bank of England) crea riserve per facilitare i pagamenti di una banca privata, in questo caso RBS (Royal Bank of Scotland). Inizialmente lo Stato Patrimoniale della Banca Centrale appare così (questo è un esempio semplificato dove viene trascurato tutto ciò che è accaduto prima di questa particolare transazione):
Gli azionisti di RBS versano
inizialmente £10.000 del loro denaro, che i funzionari della banca investono in
titoli di stato britannici (gilts). Così il saldo di bilancio di RBS
è:
Come cliente che ha un conto
di deposito presso la Banca Centrale, RBS chiede alla Banca Centrale di avere
£10.000 di nuove riserve nel proprio
conto. Ai fini di questo esempio si ipotizza che la Banca Centrale acquisti i gilts da RBS a titolo definitivo (in
effetti, questa è la modalità con cui sono state condotti tutti i programmi di Quantitative Easing). Una volta completata la vendita, la Banca Centrale ha
guadagnato £10.000 di gilts, ma ora
ha una passività nei confronti di
RBS di £10.000, che rappresenta il saldo del conto di riserve di RBS.
Il bilancio della Banca
Centrale è stato ampliato di £10.000 e £10.000 di nuove riserve di Banca Centrale sono state create, praticamente dal nulla, al
fine di pagare i £10.000 in gilts. Tuttavia,
dal punto di vista del bilancio di RBS è avvenuto semplicemente uno scambio (swap), senza che ciò alteri il saldo complessivo delle passività, fra
£10.000 in gilts e £10.000 di riserve,
che essendo la forma di moneta più
liquida possono essere utilizzate per effettuare pagamenti presso altre
banche:
La Banca centrale potrebbe
dare in alternativa a RBS le riserve in
prestito. In questo caso il lato attivo
del bilancio della Banca Centrale avrebbe mostrato un prestito di £10.000 a RBS
anziché £10.000 di gilts e il
bilancio RBS sarebbe stato ampliato con nuove riserve come attività aggiuntive oltre all’investimento in gilts e l'obbligo di rimborsare il prestito come un'ulteriore passività di £10.000.
Tuttavia, il metodo standard con cui la Banca
Centrale crea riserve per le banche è attraverso lo strumento dei rifinanziamenti in pronti contro termine (repo, repurchase agreement), che è molto simile concettualmente ad un prestito garantito (collateralised loan). Essenzialmente RBS
vende un titolo (collaterale) al valore di mercato (mark-to-market) alla Banca centrale (di solito un titolo di stato o
un titolo privato ad elevato rating,
secondo quelle che sono le disposizioni e le direttive della Banca Centrale) in
cambio di riserve, concordando di riacquistare
il titolo ad un determinato prezzo (superiore) in una data specifica (futura). Se il prezzo di riacquisto è superiore al prezzo
di acquisto del 10% (= £11.000), il tasso
delle operazioni repo è del 10%.
Un'operazione di pronti contro termine ha diverse regole contabili rispetto ad
una semplice vendita definitiva. Il bilancio della Banca Centrale non mostrerà
il gilt o qualunque altro titolo come
attività che bilancia le riserve fornite, ma il valore del gilt (valutato
a £10.000 pagato, e non a £11.000 promesso), mentre RBS manterrà il gilt nel suo bilancio oltre alle riserve
della Banca centrale, ma registrerà come ulteriore passività l’obbligo di
completare l'accordo di riacquisto di £10.000. L'extra di £1.000 non viene
riportato nello Stato Patrimoniale ma, una volta pagato, viene registrato sul
Conto Economico come entrata (profitto) per la Banca Centrale e uscita (perdita) per RBS.
A questo punto però qualcuno
potrebbe chiedersi dove RBS prenderà i soldi per pagare il saldo degli
interessi repo di £1000 e la risposta
risiede nel modo in cui RBS utilizza le riserve prese in prestito. Possiamo per
assurdo immaginare che la Banca Centrale paga un tasso effettivo di interesse sui depositi di riserve delle varie
banche pari al tasso repo. In questo caso
è vero che RBS prende in prestito £10.000 utilizzando un repo al 10%, dovendo rimborsare £11.000, ma prima della
restituzione la Banca Centrale paga a RBS gli interessi sulle riserve
depositate al 10%. RBS quindi avrà £1.000 extra che utilizzerà per chiudere
l’operazione di pronti contro termine di £11.000.
Questo processo può sembrare
un po’ contorto, ma in realtà ci sono due
ragioni che spingono la Banca Centrale a pagare gli interessi sui depositi di riserve delle banche. In
primo luogo, in questo modo le banche non
vengono penalizzate per la loro scelta di detenere riserve: dover prendere
in prestito le riserve ad un dato interesse ma non ricevere interessi sui
depositi significa in un certo senso che le banche vengono effettivamente
penalizzate quando detengono troppe riserve (questo crea spesso in aggregato
una carenza di riserve, che la Banca
Centrale può sfruttare quando deve impostare tassi di interesse più alti). Di conseguenza, dato che l’interesse
sui depositi è sempre più basso di quello dei rifinanziamenti, le banche
preferiscono mantenere un deposito molto
limitato di riserve, sufficiente a compensare i pagamenti incrociati con le
altre banche (a parte i fenomeni distorsivi dovuti alla crisi finanziaria, che
inducono le banche a mantenere elevate riserve a titolo precauzionale pur
sapendo di andare incontro a una perdita certa: fenomeno noto in letteratura
economica con il nome di trappola della
liquidità).
Il secondo e principale
motivo per pagare interessi sui depositi di riserve è che in questo modo la
Banca Centrale può controllare meglio le fluttuazioni
del tasso di interesse desiderato o tasso principale di riferimento. A
questo scopo, oltre al tasso sui
depositi (o tasso di deposito marginale), la Banca Centrale fissa
periodicamente un tasso di interesse da
applicare ai prestiti chiesti dalle banche in caso di emergenza (“overnight
lending facility” o tasso di rifinanziamento marginale).
la Banca Centrale crea in questo modo un vero e proprio “corridoio” obbligato
intorno al quale fare fluttuare il tasso principale di riferimento della sua
strategia di politica monetaria.
Questo “corridoio” permette alla
Banca Centrale di impostare il tasso di interesse al quale le banche si prestano
riserve a vicenda sul mercato
interbancario e di influenzare tutta la struttura dei tassi di interesse
offerti al mercato (attraverso lo spread
che ogni singola banca vorrà ottenere rispetto al tasso applicato ai prestiti
interbancari). Ad esempio, se il tasso pagato sui depositi è del 4% e il tasso
fissato sui prestiti di emergenza è del 6%, normalmente una banca non presterà
mai riserve ad un'altra banca ad un tasso di interesse inferiore al 4%, perché
sarebbe più conveniente per lei mantenere queste riserve in deposito presso la
Banca Centrale. In alternativa, una banca non prenderà mai in prestito da
un'altra banca riserve ad un tasso di interesse superiore al 6%, perché
preferirebbe rivolgersi direttamente alla Banca Centrale. Per questo motivo le
banche saranno disposte a prestarsi riserve sul mercato interbancario ad un
tasso di interesse intorno al 5%, che sarà molto prevedibilmente l’obiettivo programmato e desiderato
della Banca Centrale.
Come le banche centrali creano denaro contante (cash)
Il processo mediante il
quale la Banca Centrale vende o presta denaro
contante (principalmente banconote,
mentre le monete metalliche sono
immesse sul mercato direttamente dagli enti statali e governativi, su
disposizione della stessa Banca Centrale) alle banche è molto simile a quello
utilizzato per le riserve. Inizialmente il bilancio della Banca Centrale appare
così:
E bilancio di RBS appare in
questo modo:
Se RBS si attende un aumento
della domanda di prelievi di banconote in cassa o al bancomat (ad esempio prima
di un week-end festivo), allora
potrebbe decidere di scambiare una parte delle sue riserve elettroniche di
Banca Centrale con banconote cartacee.
Il modo in cui lo fa è molto semplice, perché RBS può chiedere per esempio alla
Banca Centrale di cambiare £10.000 di riserve elettroniche in £10.000 in
banconote.
La Banca Centrale annullerà
il conto di riserve da £10.000 di RBS, per convertirlo in un nuovo conto di banconote da £10.000, chiamato
“cassa eccezionale” (cash outstanding). Le ragioni per cui la
Banca Centrale registra per convenzione le banconote come passività di bilancio hanno origini storiche molto lontane che non
andremo qui ad approfondire (basta solo ricordare che un tempo le banconote
erano realmente convertibili in oro,
quindi rappresentavano un effettivo debito
o passività per la banca, mentre
oggi sappiamo che dal 1971 in poi, tale tradizione ed abitudine contabile
appare più che mai superata ed anacronistica). La situazione della Banca
Centrale sarà questa:
Nel frattempo, le attività di RBS saranno cambiate da
£10.000 di riserve della Banca Centrale, a £10.000 in contanti:
Si noti che il bilancio non si è espanso o contratto,
ma è solo la natura delle attività e passività ad essere stata modificata.
Quando le banconote saranno usurate, danneggiate o non più necessarie, la
transazione viene invertita e RBS semplicemente restituisce indietro i contanti
alla Banca Centrale al valore nominale, ricevendo in cambio £10.000 di riserve
o di nuove banconote.
4. Creazione di moneta di
banca commerciale
Ora passiamo a vedere come
le banche commerciali creano quella particolare tipologia di moneta elettronica
che appare sui nostri conti bancari.
Prestiti
Un cliente, che chiameremo Robert, entra in RBS e chiede di prendere in prestito (loan) £10.000 per acquistare una nuova auto. Robert firma un contratto garantendo alla banca che ripagherà £10.000 in un periodo di cinque anni, maggiorato degli interessi. Questo contratto vincolante rappresenta un flusso di reddito futuro per la banca, e quando la banca dovrà redigere il suo bilancio, includerà questo prestito come un’ulteriore attività del valore di £10.000:
Robert, dopo aver promesso
alla banca di pagare i £10.000 richiesti, vuole in qualche modo ricevere il
prestito, così RBS apre un conto di
deposito (in genere un deposito a
vista o conto corrente) a suo nome da £10.000. Questo conto è
registrato come una passività nel
bilancio di RBS:
Si noti che queste
operazioni sono avvenute senza un effettivo
passaggio di denaro e senza prendere soldi
da qualsiasi altro conto: la banca ha semplicemente aggiornato un database
del computer. Una banca “non
presta mai denaro”, perché come abbiamo detto all’inizio prima di dare
uno dovrebbe innanzitutto avere quello che vuole dare in prestito. In realtà una
banca crea credito (soldi) dal nulla ogni volta che concede un prestito ad un
cliente.
Acquisto di beni finanziari o reali
Le banche inoltre creano denaro dal nulla quando acquistano beni, siano essi reali o finanziari. Ad esempio, se Barclays Bank vuole comprare un bond governativo di £100 da un fondo pensione, cosa farà? Inizialmente il bilancio di Barclays appare così:
Alla fine, dopo l’acquisto del
titolo governativo, Barclays crea un conto
di deposito per il fondo pensione da £100, ripristinando l'equilibrio. In cambio
la banca riceve un bond governativo da £100, che può essere posizionato fra le attività della Banca:
Stesso discorso accade se la
banca vuole acquistare una casa da
un’agenzia immobiliare, che verrà ripagata semplicemente con l’apertura di un conto a favore
dell’agenzia immobiliare dello stesso importo del prezzo della casa. E’
chiaro però che prima o dopo il fondo pensionistico o l’agenzia immobiliare
vorrà spendere i soldi del suo conto e in questo caso inizieranno i problemi
per la banca, perché dovrà procurarsi in qualche modo sul mercato interbancario
o presso la Banca Centrale le riserve
necessarie per far fronte ai pagamenti richiesti dai clienti. Inutile dire
che anche in questo caso esistono degli stratagemmi,
qualora la banca si trovasse a corto di assets
da scambiare per avere delle riserve: capita molto spesso infatti che la banca
emette sue proprie obbligazioni mai
quotate o intermediate sui mercati finanziari da fornire come garanzia
o collaterale
per avere in prestito riserve dal mercato interbancario o direttamente dalla
Banca Centrale. Ma per capire meglio questo meccanismo, ritorniamo al prestito
di Robert.
5. Trasferimento di denaro da un conto all’altro
Cosa
succede all'interno di una banca
Finora abbiamo dimostrato come le banche creano i numeri che appaiono sui nostri conti bancari. Questi numeri sono indicati con diversi nomi, come crediti bancari, depositi bancari, conti correnti, depositi di risparmio, ma la sostanza in fondo non cambia: si tratta di semplici digitazioni informatiche su un computer. Al momento i soldi appena creati si trovano bloccati sul conto di Robert, ma naturalmente prima o dopo Robert vorrà spendere i suoi soldi. Cosa succede quando lo fa?
Nell'esempio sopra Robert ha
chiesto un prestito da £10.000 per comprare una macchina. Una volta che il
prestito è stato concesso, il bilancio della banca di Robert è apparso così:
Essendo un appassionato di
ingegneria tedesca, Robert sceglie di acquistare una BMW in vendita presso un
concessionario della città. Per acquistare l'auto, Robert deve trasferire il
denaro dal suo conto presso RBS al conto bancario della BMW. Se BMW ha anche il
suo conto presso RBS, l’operazione è molto semplice perché Robert deve
semplicemente autorizzare la sua banca ad effettuare il pagamento di £10.000 dal
suo conto bancario al conto della BMW. RBS quindi detrae £10.000 dal conto di
Robert e aggiunge la stessa cifra al conto della BMW, senza cambiare
praticamente nulla al suo bilancio complessivo:
Tuttavia, cosa succede se
Robert e la BMW hanno due conti con diverse banche? In questo caso i pagamenti possano
avvenire o mediante contanti o
mediante riserve elettroniche di
Banca Centrale.
Pagamenti in contanti
Se Robert e BMW hanno banche
diverse, Robert potrebbe ritirare £10.000 in contanti e pagare di persona presso
la concessionaria BMW, anche se sappiamo già che una tale operazione presenta molte difficoltà pratiche e limitazioni legali.
Ma per pura didattica è giusto spiegare anche questa eventualità. Nell'esempio dei
bilanci sopra descritti, abbiamo nascosto tutto ciò che non è rilevante per la
transazione del prestito di Robert. Ma naturalmente RBS non ha solo un
prestito, o un cliente, e ci saranno molte
altre attività e passività registrate sul suo bilancio. Per rendere il
discorso molto semplice, aggiungiamo alla transazione di Robert, i contanti che
RBS ha ottenuto dalla Banca Centrale, attraverso l’operazione di
rifinanziamento descritta nell'esempio precedente. Ovviamente ritornerà
visibile il capitale sociale degli azionisti che in effetti è sempre stato lì
fin dall'inizio, per assicurare l'equilibrio di bilancio complessivo.
Qualsiasi somma di denaro in contanti che la banca detiene
legalmente nelle sue casse appartiene alla banca, e quindi appare sulla colonna
delle attività della banca. Il
bilancio di RBS dopo che ha concesso il prestito di £10.000 a Robert appare così:
Robert ritira quindi £10.000
di banconote dal suo conto bancario:
A questo punto, la banca
potrebbe procedere alla cosiddetta “estinzione” della sua passività nei
confronti di Robert, consegnandogli i contanti. Il saldo del conto di Robert indicherà
£0, perché la banca non ha più obblighi verso di lui. Robert usa i £10.000 in
contanti per pagare la concessionaria BMW, che ha il conto presso la banca
Lloyds. Prima che la BMW depositi i £10.000 sul suo conto, il bilancio di
Lloyds sarà approssimativamente così:
Quando la BMW deposita le
banconote sul suo conto, la banca aggiunge £10.000 alla sua cassa o deposito di
contanti (potendo in futuro convertire tale somma in riserve elettroniche) e
aumenta le passività nei confronti
di BMW di £10.000:
Pagamenti in riserve di Banca Centrale
Naturalmente i pagamenti in contanti sono molto scomodi, per non dire potenzialmente pericolosi e illegali. Per questo motivo per grandi quantità di denaro si tende a preferire i pagamenti elettronici, utilizzando le riserve della Banca Centrale. Allo stesso modo in cui le aziende, le famiglie, i singoli individui possono avere un conto bancario presso una banca privata, così le banche private detengono dei conti bancari presso la Banca Centrale, conosciuti con il nome di conti di riserve. I conti di riserve sono formati da un particolare tipo di denaro elettronico, noto appunto come riserve o moneta legale, che può essere creato soltanto dalla Banca Centrale. Le riserve della Banca Centrale vengono utilizzate per effettuare pagamenti tra le banche elettronicamente. Così, se Robert e la concessionaria BMW hanno banche diverse, il pagamento normalmente viene effettuato mediante trasferimento elettronico di queste riserve fra le due banche.
Per mostrare come le banche
fanno i pagamenti utilizzando le riserve, in primo luogo dobbiamo includere
riserve della Banca Centrale sul bilancio di RBS. Ipotizziamo che queste
riserve nell’attivo vengano compensate nel passivo dal capitale degli azionisti
(ripetiamo che si tratta di un esempio molto semplificato, perché nel bilancio
di una banca compaiono molte altre voci oltre a quelle considerate). Il
bilancio di RBS dopo che è stato concesso il prestito di £10.000 a Robert
appare così:
Nel frattempo il bilancio di
Lloyds è:
Robert incarica poi RBS di effettuare un versamento di £10.000 sul conto bancario della BMW. Alla
ricezione di questa istruzione, RBS riduce il saldo del conto di Robert e trasferisce
le riserve alla banca Lloyds (nella pratica questa operazione viene effettuata
dalla Banca Centrale, perché tutti i conti di riserve si trovano presso di
essa):
Dopo aver ricevuto il
trasferimento delle riserve, il conto della BMW presso Lloyds viene
incrementato di £10.000, e la transazione
si può considerare conclusa:
Diamo un'occhiata adesso
allo stesso trasferimento di riserve, verificando il bilancio della Banca Centrale. Avendo entrambe le banche un conto
presso la Banca Centrale, il trasferimento di riserve tra i conti di riserve è
lo stesso di quello di due individui privati che effettuano un pagamento a
vicenda presso la stessa banca: una passività
di un cliente diventa una passività
di un altro cliente. Tuttavia, mentre le riserve appaiono come un asset nel bilancio delle banche private,
le stesse sono una passività della Banca Centrale (proprio come il nostro conto in banca
è in realtà una passività per la banca). Prima che il pagamento venga
effettuato da RBS a Lloyds, i conti di riserve appaiono così:
Quando Robert incarica RBS
di trasferire £10.000 dal suo conto in banca sul conto del concessionario BMW
presso Lloyds, RBS contatterà la Banca Centrale (elettronicamente), chiedendo loro di trasferire £10.000 dal suo
conto di riserve al conto di Lloyds:
Una volta che Lloyds riceve
la conferma che le sue riserve sono state trasferite, la banca provvede ad accreditare
il conto del concessionario BMW della stessa cifra. E la transazione si può ritenere conclusa. Ovviamente, tutte queste
operazioni avvengono nel giro di pochi
secondi, perché i sistemi informatici di trasmissione dati tra le banche e
tra queste ultime e la Banca Centrale sono molto efficaci e rapidi. Inoltre,
nello stesso momento in cui RBS effettua un pagamento a favore di Lloyds, ci
può essere un funzionario di Lloyds che effettua un pagamento a favore di RBS:
in questo caso esistono delle camere di compensazione in tempo
reale che consentono di trasferire solamente il margine di differenza fra i due pagamenti, evitando di movimentare
le intere cifre da un conto all’altro. A fine giornata, in un sistema finanziario stabile ed equilibrato,
tutti i pagamenti incrociati tra le
varie banche dovrebbero tendere a compensarsi a vicenda e in caso di
squilibrio, saranno i prestiti sul mercato interbancario o presso la Banca
Centrale a riequilibrare i conti.
6. Distruzione del Denaro
Come abbiamo visto, quando
le banche fanno prestiti viene creato dal nulla nuovo denaro (sotto forma di
numeri sul conto di qualcuno). Cosa
succede invece quando questi prestiti vengono rimborsati? Esattamente il
contrario: i soldi vengono distrutti.
Questa sezione si limita a spiegare cosa accade in termini di moneta di banca
commerciale, ma il principio è lo stesso anche per ciò che riguarda la Banca
Centrale. Alcuni numeri vengono azzerati in determinati conti, senza che
contemporaneamente sia necessario incrementare altri numeri su altri conti.
Nell'esempio di prima,
Robert aveva chiesto un prestito di £10.000 per comprare una macchina. Immaginiamo
che ora desidera rimborsare questo prestito (per semplicità ipotizziamo che il
prestito venga rimborsato in un’unica
soluzione forfettaria, invece del classico strumento più comunamente
utilizzato del rimborso a rate). Ricordiamo
la situazione che si viene a creare subito dopo che Robert ha acquistato la
BMW: la banca ha un’attività di £10.000, che è il suo prestito a Robert, e
alcune non specificate passività per lo stesso importo (in questo caso il
capitale sociale degli azionisti). Robert ha un debito con la sua banca di
£10.000:
Dopo aver lavorato per
alcuni mesi Robert riceve £11.000 dal suo datore di lavoro. Questo pagamento viene
effettuato elettronicamente dal conto bancario del datore di lavoro al conto di
Robert. RBS guadagnerà un asset
(£11.000 di riserve) e contemporaneamente aumenta il conto di Robert della
stessa quantità:
Robert decide di usare i
£11.000 per rimborsare l’intero prestito, più gli interessi. Con un tasso di
interesse del 10% sul prestito, Robert deve £11.000 in totale, di cui £1.000 è
la quota di interessi. Dal punto di
vista di Robert, quando informa RBS della sua decisione di rimborsare il
prestito, lui vede che i £11.000 vengono “tolti”
dal suo conto da RBS per essere “spostati”
altrove. Tuttavia, in realtà, il denaro non viene spostato da nessuna parte. RBS
semplicemente diminuisce la passività di Robert (cioè il suo saldo bancario) di
£11.000 e contemporaneamente rimuove il prestito di £10.000 dalle sue attività,
perché il prestito è stato “rimborsato”:
Robert ora non ha più soldi
nel suo conto in banca (le passività di RBS verso di lui sono zero). Non ha
alcun debito. Le attività di RBS sono aumentate da £10.000, quando aveva fatto
il prestito, a £11.000, adesso che il prestito è stato rimborsato. Tuttavia
anche le passività di RBS sono aumentate da 10.000 £ a £11.000. Di conseguenza,
se la banca dovesse ora chiudere, vendere tutti i suoi assets e rimborsare tutte le passività, gli azionisti avrebbero £1.000 in
più rispetto a quando non avevano ancora concesso il prestito a Robert: questo è il loro profitto.
Naturalmente, in realtà la banca non chiude e non fallisce (a meno che la Banca
Centrale non decida di farla fallire). Questo aumento del capitale sociale
viene quindi utilizzato per distribuire i dividendi agli azionisti, pagare gli stipendi al personale ecc. Ad esempio, RBS può prendere i £1000 di profitto e dividerlo
equamente tra gli azionisti e il personale, così come riportato sotto:
In Sintesi:
Rivediamo i punti chiave che abbiamo esaminato:
· I “soldi” del nostro conto in banca non
rappresentano denaro fisico che si può tenere in mano; è semplicemente una scrittura contabile della banca, una
sua passività nei nostri confronti, che esiste solo come un semplice numero in
un sistema informatico.
·
Ora noi usiamo queste passività bancarie/scritture contabili per effettuare pagamenti per
oltre il 99% di tutte le transazioni
(in valore). Quindi potremmo definire queste passività bancarie, credito
bancario e depositi bancari (che sono tutti la stessa cosa) come l'equivalente
del denaro nei tempi moderni.
· Le banche creano dal nulla nuovi depositi bancari (il denaro nel nostro
conto) quando concedono prestiti. Le banche aggiungono una passività a favore del
mutuatario e contemporaneamente inseriscono un’attività (il contratto di
prestito) nel loro bilancio.
· Il capitale del prestito rimborsabile viene
registrato come un’attività. Tuttavia, l'interesse
da pagare non è registrato come un asset
in bilancio, ma viene registrato come un profitto
non appena gli interessi vengono pagati.
·
Il denaro elettronico che le banche usano per
pagare ogni altra banca (le riserve di Banca Centrale) viene creato dal nulla come scritture
contabili della Banca Centrale. La passività che la Banca Centrale crea a
favore della banca commerciale viene compensata dall'attività che la banca
concede come garanzia o collaterale (in genere un titolo
finanziario pubblico o privato ad elevato rating).
Quando la banca rimborsa il suo prestito, la Banca Centrale provvede a distruggere le riserve che aveva in
precedenza creato (elimina dei numeri sul conto di riserve della banca) e a
riconsegnare le garanzie alla banca.
In sintesi, quello che usiamo oggi come “denaro”
– i numeri sul nostro conto corrente – sono semplicemente delle scritture
contabili delle banche. Queste scritture contabili costituiscono oltre il 97% di tutti i soldi
che usiamo oggi. E con queste scritture contabili le banche possono influenzare, indirizzare, espandere,
contrarre l’economia di un paese e la vita di tutti di noi. Questo è tutto.
I metodi per eliminare questo intollerabile abuso di potere li
conosciamo già e fanno parte della proposta
di riforma del movimento Positive Money. A noi rimane la scelta democratica
e politica di portare avanti questa
proposta di riforma oppure lasciarci schiavizzare e sfruttare dalle banche,
verso un vicolo cieco che porta alla dittatura
finanziaria. Tic, tac, tic, tac. Le lancette scorrono, il tempo stringe e
mentre noi stiamo seduti a guardare, le banche, con il supporto dei fedeli e
puntigliosi emissari infiltrati nei governi, stanno intanto portando avanti
tranquillamente il loro capillare progetto di abbattimento della democrazia e cancellazione dei diritti umani.
Tu hai già deciso da che parte stare?
Beh, che dire caro Piero???
RispondiEliminaGrazie per la chiarezza dell'articolo!!!!
Io ho deciso di stare contro i Globalisti/Mondialisti delle varie oligarchie finanziarie e non, e contro chi li appoggia direttamente ed indirettamente, vale a dire l'attuale Partito Unico dell'euro, che è seduto attualmente in parlamento.
Il M5S, è troppo ambiguo sull'euro e non mi convince per niente, aspetto con ansia che sorga ben altro, non certo un alba dorata ellenica, ma un'Aurora Boreale democratica anti-euro e anti-sistema oligarchico.
L'Aurora dell'Avvenire!!!!
Aspetto e spero, caro Piero!!!!!
Ottimo Nicola! Siamo esattamente sulla stessa lunghezza d'onda, perchè il Partito Unico dell'Euro e le oligarchie finanziarie, i globalisti, i mondialisti sono esattamente la stessa cosa e difendono gli stessi interessi...agganci rigidi delle monete, maggiore circolazione di grandi capitali in totale sicurezza e senza rischi di cambio, svalutazione dei salari dei lavoratori per recuperare competitività e assicurare maggiori rendimenti ai soliti noti...ora io non capisco come diamine e con quale faccia tosta esistono persone che pur dichiarandosi di "sinistra" (ma poi mi devono spiegare cosa significa per loro la parola "sinistra") possono ancora appoggiare piano scellerato del genere e vedere in questa Europa un sogno a cui ispirarsi...avranno il cervello in frantumi!!!! Non c'è altra spiegazione...
EliminaSull'ambiguità di Grillo e del M5S stendiamo un velo pietoso, perchè forse neanche loro hanno capito a che gioco sporco stanno giocando...mentre sulla nascita di questa provvidenziale Aurora Boreale democratica anti-euro e anti-sistema oligarchico sono sempre più fiducioso, perchè comincia a muoversi finalmente qualcosa di serio e concreto...il problema come al solito è quello dei tempi, perchè purtroppo in Italia c'è la cattiva abitudine di allungare i progetti in modo esasperante badando ai minimi dettagli e trascurando invece la sostanza...ma non ti nascondo appunto che sono un pò più fiducioso, perchè ultimamente ho visto notevoli progressi sul lato della concretezza...ovviamente vi terrò sempre aggiornati sugli sviluppi...
Scusa Piero... ma dove li vedi questi sviluppi?
EliminaComplimenti per il blog, bellissimo! Sei il mio idolo del momento. Credo che linkerò questo tuo post sul mio blog, in uno dei miei post più visibili.
Oro e Argento contro il furto dei tuoi sudati risparmi!
Andate, volate, attraverso quel varco d'oro, d'argento o d'azzurro sfuggirete alla sventura..
EliminaGrazie ER, spero di non deluderti in futuro, perchè gli idoli sono facili a sorgere, ma il crepuscolo è sempre dietro l'angolo...sugli sviluppi in effetti sono stato un pò criptico, ma in questo momento sto manovrando nell'ombra (non da solo per fortuna, ma con un centinaio di altre persone, tra cui alcune ben note al grande pubblico...) per fare in modo che nasca un nuovo movimento culturale e politico, che si caratterizzi per un rifiuto dell'euro e dell'europeismo senza se e senza ma, perchè SI' EURO! significa NO DEMOCRAZIA!, ed è inutile che ti faccia tutto il riassunto per dimostrare questo semplice passaggio...
EliminaPer il resto, leggendo qua e la il mio blog, ti sarai sicuramente accorto che io non sono un grande fautore della moneta-merce, ma propenda più che altro per la moneta neutra unità di conto e mezzo di pagamento...tuttavia che l'oro e l'argento siano dei beni rifugio impareggiabili su questo non ci sono dubbi...se vuoi nel tuo prossimo commento metti pure il link al tuo blog così creiamo delle sinergie...anche se magari la pensiamo diversamente sul significato della moneta (non lo so, intuisco, perchè non conosco esattamente quali sono le tue idee in proposito...), non sono un dogmatico e quindi mi piace confrontarmi ed imparare dalle persone che la pensano diversamente da me...
P.S.= Contessa non conoscevo la citazione di Honorè de Balzac (le Illusioni Perdute) che è fantastica e la userò sicuramente in futuro soprattutto con me stesso per non perdermi d'animo quando le luminose illusioni sveleranno il loro lato oscuro di...illusioni, appunto...Google, santo subito!!!
mi piace molto questa idea che da bravo sub stai agendo sott'acqua.....
EliminaIl problema è che continuando a trattenere il fiato, rischio di soffocare...
EliminaSEMBREREBBE col condizionale che si voglia spostare la data delle elezioni in aprile 2013 dal 7 al 14, comunque di una settimana per permettere ai parlamentari che non fossero eletti di prendere la pensione per un esborso che DOVREBBE essere di 300.000.000 di euro totali. Non ho la sicurezza, è una voce.
RispondiEliminaPossibile conferma
Eliminahttp://www.informazioneonline.it/LAY009/L00913.aspx?arg=1037&id=8032
Cosa dire??? Sono indegni, sfacciati, spudorati, però non è che ci potevamo aspettare nulla di meglio da gente così...l'unica consolazione è che per molti di loro è suonata la campanella dell'ultimo giro e fra pochi mesi, volenti o nolenti, saranno costretti a scendere dalla giostra...certo quando compiranno 60 anni si prenderanno pure questo benedetto vitalizio ma io gliene avrei dati pure il doppio per togliersi dalle scatole, perchè i danni che stanno combinando all'Italia sono incommensurabili...ripeto, qualunque cosa accade da qui ad aprile prossimo, una bella strigliata per i vecchi politici ci sarà, malgrado le disperate operazioni di lifting e make-up dell'ultima ora che stanno tentando di fare i vari Vespa, Floris, Lerner, Gruber, Santoro, Fazio e tutta la cricca...
EliminaPerdonate l'OT,
RispondiEliminama mi piace aggiornare i "conti" del super-governo dei super-iper tecnici di super Mario Monti(alle volte mi verrebbe di dire il rag. Ugo, detto Mario il Montozzi, ma così squalificheri i suoi padroni dell'Oligopolio Finanziario Globale).
dopo i numeri orrendi già lincati in passato:
«Pardon, ci siamo sbagliati ma solo di 142,8 miliardi di euro»
DI Leonardo Mazzei
Domenica 23 Settembre 2012 16:53
I numeri del disastro nella «Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza» (Def) 2012
Fonte: http://www.antimperialista.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2197:lpardon-ci-siamo-sbagliati-ma-solo-di-1428-miliardi-di-euror&catid=78:italia
Post Fondamentale: L’Italia Tarocca i Conti, Abbiamo un Buco di Almeno 10 Miliardi di Euro
Fonte: http://www.rischiocalcolato.it/2012/09/post-fondamentale-litalia-tarocca-i-conti-abbiamo-un-buco-di-almeno-10-miliardi-di-euro.html
adesso altri numeri da eccidio economico:
I numeri del disastroso Governo Monti
Attilio Folliero, Caracas 15/10/2012
Monti non ha ancora compiuto un anno di governo, essendo in carica dal 16 novembre, ma le cifre parlano chiaro: un assoluto disastro!
Il Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” n. 52 del 15/10/2012, pubblicato dalla Banca d’Italia, evidenzia chiaramente le cifre del disastro. Con la pubblicazione odierna, si rendono pubblici i dati aggiornati al 31 agosto. Il debito pubblico continua a crescere, ma con l’avvento di Monti la crescita è stata superiore agli anteriori governi. Il debito pubblico italiano al 31 agosto 2012 era 1.975, 63 miliardi di Euro…………………………
Fonte: http://umbvrei.blogspot.com/2012/10/i-numeri-del-disastroso-governo-monti.html
saluti a tutti, e buona luce in fondo al tunnel a tutti............alla fine anche ai cittadini europei daranno il nobel per la pace dei sensi............alla fine del tunnel se lo saranno meritati...........post-mortem....................
La luce in fondo al tunnel come dice bene qualcuno sono i fari di un treno...sui cui presto o tardi andremo a sbattere tutti! Comunque fai benissimo ad aggiornare i numeri del disastro di Monti, che verificherò quanto prima e riprenderò sicuramente in uno dei prossimi articoli...
EliminaIntanto vi faccio notare che stamattina si è sparsa una notizia bomba su cui poi tutti i telegiornali si sono chiusi in religioso silenzio, minimizzando al massimo l'evento: Moody's ha declassato i titoli di Monte Paschi a spazzatura e guarda caso chi ha acquistato recentemente 4 miliardi di euro di titoli di spazzatura MPS? Noi, lo stato italiano...
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=170479
Ora, a me non piace mettermi davanti la palla di vetro e fare delle previsioni, perchè non ci azzecco mai, ma un'idea di come potrebbe evolversi la situazione me la sono fatta: il contagio di MPS si sposta per contiguità su Unicredit e Banca Intesa, lo stato italiano dovrà salvare le banche nel giro di pochi mesi (diciamo entro gennaio, febbraio...) e quindi come da copione chiederà gli aiuti alla trojka firmando il memorandum di intesa, nello stesso identico modo della Spagna...in questo caso il governo Monti ha l'alibi di aver dovuto salvare il sistema bancario italiano, perchè le banche non possono fallire e poi "ce lo chiede l'Europa"...e siamo tutti contenti, almeno loro sono contenti, perchè il piano prevedeva appunto che almeno prima delle elezioni l'Italia firmasse il memorandum d'intesa cedendo tutte le residue sovranità politiche, economiche rimaste e rendendo praticamente inutili le prossime elezioni, perchè tanto i bilanci italiani saranno validati e verificati a Bruxelles e a Francoforte, mentre Roma deve solo ratificare ed eseguire...
Se vogliamo continuare con il caro Honore' ...sembra proprio che il sig.M possieda tutte le incapacità richieste dal suo posto....( a non volere pensar male, naturalmente!
EliminaHonorè ne sapeva una in più del diavolo riguardo all'anima umana ed è stato un buon profeta su quella che sarebbe poi diventata la nostra onorata società dei carrieristi, degli arrivisti e dei faccendieri...ma lui si sa era un grande giornalista, un curioso, mentre noi dobbiamo sopportare la nostra bella truppa di incapaci, trogloditi e inetti di Repubblica, Corriere, Porta a Porta, Servizio Pubblico e Piazza Pulita...c'è una bella differenza, non credi???
EliminaC'è un gap nel ragionamento nel momento in cui si parla del trasferimento di riserve.
RispondiEliminaIn realtà, non funziona così.
Anche perchè altrimenti non si capirebbe il ragionamento di Samuelson sulla non copertura liquida dei depositi.
http://www.rayservers.com/images/ModernMoneyMechanics.pdf
Cyrano, potresti chiarire esattamente il punto che non ti torna? Tieni conto che qui il meccanismo della riserva frazionaria e del moltiplicatore dei depositi non è per nulla considerato, essendo come spiegato in altri articoli nient'altro che una bufala senza senso...ora non so cosa dica Samuelson a riguardo, e ti dico con sincerità che non ho letto il suo libro anche se provvederò a colmare questa lacuna quanto prima...quindi grazie della segnalazione e attendo chiarimenti per verificare ed eventualmente correggere quanto scritto...
EliminaBufala senza senso?
EliminaNon capisco a cosa si riferisce.
Comunque,mi riferivo in generale all'opera si Samuelson, ma quello che ho postato è uno studio della FED di Boston che spiega in una 50ina di pagine come funziona la riserva frazionaria (non vuoi chiamarla così? Chiamiamola come piace a me moneta-debito).
Da come l'ha descritta, pare che alla fine riserva e credito si compensino a vicenda.
No, non è così: se una banca prende in prestito un milione dalla banca centrale, con un coefficiente di riserva obbligatoria del 10% potrà prestare 900.000 euro (ergo, attivi senza passività).
Questo nuovo deposito (facendo finta ovviamente che sia destinato ad un'unica banca) farà spostare 90.000 euro di riserve che consentiranno quindi un nuovo prestito di 810.000 euro, ecc...Samuelson notava quindi come l'unica copertura liquida dell'intero processo sia il milione di riserve (ovvero, di promessa della banca centrale di fornire cattamoneta a richiesta) all'origine a fronte della possibilità teorica di generare 10 milioni di depositi (e, ovviamente, di attivi ad essi corrispondenti).
Il passaggio di riserve quindi non può riguardare ne riguarda mai somme così ingenti ma non perchè si faccia la differenza fra le pendenza che le banche hanno fra di loro, perchè sennò, a livello aggregato, la base monetaria corrisponderebbe alla massa monetaria tout court.
Certamente, in caso di necessità le banche possono prendere in prestito tutte le riserve che vogliono, e quindi il limite del coefficiente di riserva obbligatoria è poco più che una formalità (come dimostra il fatto che si sono dovuti inventare i parametri di Basilea), ma sta di fatto che il meccanismo di per se è a cascata e non diretto.
Sul meccanismo della riserva frazionaria mi sono già espresso in questo articolo:
Eliminahttp://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/02/le-menzogne-sulla-riserva-frazionaria-e.html
E' un pò lungo (come al solito...) e spinoso ma chiarisce bene il motivo per cui dico che la riserva frazionaria è una bufala senza senso perchè la banca non può prestare le riserve e le riserve non possono mai uscire dai conti di deposito presso la banca centrale...la banca quando presta apre solo delle scritture contabili su garanzia del merito creditizio del cliente, non presta proprio nulla, perchè le riserve restano sempre lì presso la banca centrale...le riserve si spostano dal conto di deposito di una banca all'altra soltanto quando i clienti cominciano a spendere e solamente a fine giornata la banca dopo aver compensato tutti i pagamenti incrociati sa se è andata in surplus o in deficit di riserve...la copertura delle riserve sui depositi avviene sempre ex-post e non ex-ante come descrivi tu...leggi bene l'articolo e vedi se la descrizione ti quadra e magari leggi pure questo che descrive materialmente cosa avviene quando ci rechiamo in banca a chiedere un prestito (tu hai visto mai un funzionario di banca che dice al cliente: "no aspetti non le posso fare il prestito perchè abbiamo sforato il limite della riserva frazionaria, un attimo che chiamo la sede generale che così chiede un prestito di riserve alla banca centrale...")...
http://tempesta-perfetta.blogspot.it/2012/01/i-prestiti-creano-dal-nulla-nuovi.html
Ripeto, non è così che vanno le cose nel sistema bancario moderno (te lo dico anche per esperienza perchè ho lavorato in banca...), e sono pronto a confrontarmi su questo argomento, ma prima ti chiedo la cortesia di leggere questi due articoli...
Li avevo già letti a suo tempo, e non li condivido affatto.
EliminaNessun manuale di macroeconomia, nessun Nobel, nessun economista, nessun testo mai scritto sull'argomento dai classici ad oggi a parte Werner concordano con questa descrizione.
Oltretutto, sarebbe ben paradossale che la FED non sapesse come funziona essa stessa.
Che motivo avrebbe di descrivere un meccanismo tendenzialmente fraudolento e a mio giudizio esecrabile sotto molti punti di vista ma...sbagliando alcuni particolari tecnici che non inficiano il vulnus (la moneta è un debito fruttifero)?
Sono proprio tutti coglioni alla FED allora (potrebbe anche essere, ma non mi convince).
In ogni caso, anche ammettendo che funzioni come dice Lei (e, ripeto, non penso sia così), il problema non è se l'adeguamento avviene prima o dopo.
Il problema è che secondo la sua descrizione una banca a fine giornata dice "Ho passivi per 100 ergo chiedo alla BC riserve per 100", il che porterebbe al paradosso per cui ogni euro di base monetaria corrisponde ad un euro di riserve.
Non è così: un euro di base monetaria corrisponde ad un euro di circolante ma solo a qualche centesimo di depositi.
Basta guardare le serie della Banca d'Italia.
Cyrano, ti posso dare un consiglio spassionato da amico: lascia stare i manuali di macroeconomia, i premi Nobel, gli economisti, e le guide per giovani marmotte scritte dalla FED...nel senso leggili pure, ma non credere che siano vangelo e cerca sempre di vagliare le ipotesi con le tue esperienze e ragionamenti personali...per sostenere la mia tesi che la riserva frazionaria è una bufala ti potrei riportare le parole di 100, 1000 economisti (Walras, Schumpeter, Goodhart, Lerner, Minsky, i post-keynesiani, i cartalisti, i circuitisti, la MMT etc), ma non arriveremo mai al punto, che in fondo è solo quello di capire razionalmente perchè la riserva frazionaria non funziona...
EliminaTu dici che come ho spiegato io il meccanismo sembra che ci debba essere nel sistema una copertura del 100% dei depositi con le riserve...ne sei davvero convinto? Ti faccio un esempio...io oggi non ho movimentato il mio conto corrente, non ho speso insomma, secondo te la banca ha dovuto coprire il mio conto con le riserve? Assolutamente no, il mio conto è rimasto lì bloccato, congelato sul suo computer e la banca si è dovuta dare da fare soltanto per seguire quella piccola percentuale di depositi che invece hanno fatto movimentazioni sia in entrata che in uscita...ecco qual è il concetto pratico di riserva frazionaria: la banca deve tenere giornalmente sui suoi conti di deposito presso la banca centrale solo quella quantità necessaria e sufficiente di riserve che le serve per compensare i pagamenti con le altre banche...tutto qui, sui depositi dei clienti che non fanno alcun movimento, la banca non deve fare e garantire nulla e siccome ti assicuro che statisticamente i depositi che giornalmente non fanno alcun movimento oppure ne fanno in quantità minima rispetto a quella che è la reale portata del deposito sono molti molti di più rispetto a quelli che movimentano tutto l'intero deposito in un giorno (ma li conosci tu? Quanti sono i tuoi amici o parenti che in un giorno spendono tutti i soldi del loro conto corrente???), ecco che la banca può limitare la quantità di riserve messe a copertura ad una minima parte rispetto all'estensione complessiva di tutti i suoi depositi...
Fra l'altro, bisogna sempre ricordare che le banca non fa soltanto movimenti in uscita (pagamenti), ma anche movimenti in entrata (incassi), quindi questa benedetta quantità di riserve messe a copertura presso la banca centrale saranno ancora meno di quelle previste ed equivalgono esattamente allo scarto fra uscite ed entrate...se le uscite sono superiori alle entrate la banca perderà parte delle sue riserve, che se vorrà (ma non è obbligata) potrà recuperare chiedendo prestiti sul mercato interbancario o alla banca centrale...se la uscite sono inferiori alle entrate la banca accumulare nuove riserve che se vorrà (ma non è obbligata) potrà prestare alle altre banche...
Vedi se così il discorso ti quadra, trascurando per adesso le idee preconcette che ti sei fatto leggendo quelli che io chiamo i manuali per le giovani marmotte (attività necessaria, per carità, l'ho fatto anch'io, ma leggendo altro e soprattutto confrontandolo con le mie esperienze personali, mi sono accorto che davano un'idea falsata e distorta della realtà)...questi manuali servono più che altro ai professori di economia per fare la loro bella lezioncina agli studenti dando l'impressione che l'economia sia una scienza esatta e matematica dove tutto quadra e i conti tornano sempre...non è così ovviamente, perchè non avremmo le crisi finanziarie, dove ogni giorno che passa scopriamo sempre di più e sempre meglio per quale motivo il sistema è disfunzionale, squilibrato e irrazionale...
Solo per la cronaca (ma ripeto non è importante, perchè la cosa più importante è che tu capisca con la tua testa il meccanismo...), ti riporto alcune frasi di banchieri del BIS, della BCE e della stessa FED (gente che lavora giornalmente con i soldi e generalmente non scrive manuali per studenti), che possono renderti più chiaro il motivo per cui tutti sanno (e soprattutto chi ci lavora...) come funziona il sistema monetario moderno...le citazioni e i documenti allegati li puoi trovare tutte a queste indirizzi:
Eliminahttp://www.positivemoney.org.uk/how-banks-create-money/proof-that-banks-create-money/
http://www.positivemoney.org.uk/how-banks-create-money/balance-sheets/
"This paper contends that the emphasis on policy-induced changes in deposits is misplaced. If anything, the process actually works in reverse, with loans driving deposits. In particular, it is argued that the concept of the money multiplier is flawed and uninformative in terms of analyzing the dynamics of bank lending. Under a fiat money standard and liberalized financial system, there is no exogenous constraint on the supply of credit except through regulatory capital requirements. An adequately capitalized banking system can always fulfill the demand for loans if it wishes to."
Piti Distayat and Claudio Bori, Bank for International Settlements (2009)
"In the real world, banks extend credit, creating deposits in the process , and look for the reserves later."
Alan Holmes, then Senior Vice President, Federal Reserve Bank of New York (1969)
"It is argued by some that financial institutions would be free to instantly transform their loans from the central bank into credit to the non-financial sector. This fits into the old theoretical view about the credit multiplier according to which the sequence of money creation goes from the primary liquidity created by central banks to total money supply created by banks via their credit decisions. In reality the sequence works more in the opposite direction with banks taking first their credit decisions and then looking for the necessary funding and reserves of central bank money."
Vitor Constancio, vice president of the ECB (2011)
"There is no evidence that either the monetary base or M1 leads the [credit] cycle, although some economists still believe this monetary myth. Both the monetary base and M1 series are generally procyclical and, if anything, the monetary base lags the [credit] cycle slightly."
Nobel prize winners Finn Kydland and Ed Prescott , Federal Reserve bank of Minneapolis (1990)
Quasi tutti gli economisti da Lei citati li conosco, mi spiace per Lei.
EliminaNon creda di aver a che fare con un cretino o un ignorante, dato che io Le faccio la cortesia di non trattarla da bambino ma di interloquire argomentando.
Per la cronaca, la MMT di fatto trascura l'aspetto in questione, indi citarla per fare numero non conta. Oltretutto, sia detto di passata, la MMT è errata fin nei suoi fondamenti.
Passando alle cose concrete:
1) La Riserva Frazionaria non funziona.
Certamente, sono d'accordissimo, è un sistema deleterio ed è per questo che sostengo la riforma monetaria.
Chi ha mai detto il contrario?
2) Werner parte da un presupposto controintuitivo.
Ovvero, prima spiega come attualmente la moneta viene creata secondo i manuali di macroeconomia (ovvero con il procedimento a cascata sopra descritto) e poi dice che questo modello sarebbe errato perchè descriverebbe un procedimento di mero trasferimento della ricchezza.
Questo è illogico: chiunque abbia studiato ammette che l'apertura di una linea di credito equivale ad una creazione di strumenti di pagamento denominati in valuta ufficiale e gravata da interessi.
Keynesiani e monetaristi, almeno per una volta, sono concordi.
3) Certo che la banca tiene solo una piccola parte in riserva. è appunto il concetto di copertura frazionaria dei depositi.
Ho detto forse il contrario?
Non mi pare, se si mi dica dove l'ho scritto.
Voglio inserirmi nel dibattito sulla riserva frazionaria, citando un'altro dibattito con protagonisti Mincuo e Istwine che citano molti documenti "ufficiali":
EliminaMincuo:
Non esiste nessuna "riserva frazionaria totale" o "riserva frazionaria parziale" cioè non c'è alcun rapporto tra moneta e depositi, queste sono solo sciocchezze spacciate e ripetute, anche da presunti esperti e perfino da economisti.
In realtà chiunque conosca come avviene la creazione di moneta sa che non c'è alcun legame. I depositi sono creati dalla banca stessa ex nihilo all'atto stesso dei loans (crediti) concessi e non modificano di norma le riserve esistenti.
Su questo si può andare a vedere tutta la letteratura specifica ma in particolare anche gli stessi statements ufficiali delle Banche Centrali e delle primarie Banche, o i loro studi specifici, ad esempio quelli della Banca di Inghilterra, vedi quello del 2007 di Berry, capo del Monetary Analysis Division of the Bank of England, oppure di Keister and McAndrews (2009), staff economists alla Federal Reserve Bank of New York, eccetera.
Ciò che determina la quantità di moneta è la domanda di credito delle imprese, la politica di concessione di credito delle banche, il livello dei tassi reali, e in misura minore lo spread tra tassi attivi e passivi e alcune valutazioni di trade-off. Le Banche Centrali non hanno controllo sulla quantità di moneta se non indirettamente attraverso i tassi primari, ma le Banche Centrali vanno piuttosto pensate come un unicum con le banche commerciali, non come un mondo a parte……………………………………………………………
……………………………………………..Io non ricordo di avere letto "Modern money mechanics" non so dirti. T'ho messo lì due cose che puoi cercare. Guarda, semplicemente, non c'è nessuno al mondo in nessun Consiglio di qualunque banca che dica questa cosa delle riserve, se non per regolare parametri collegati a patrimonio. Trovi quanta roba vuoi anche allo stesso IMF e come ho detto pubblicazioni di Banche Centrali.
Ma che la stessa creazione di moneta non comporti spesso nemmeno variazione contabile nelle riserve e cioè non solo "limiti" a prestare, (che sono solo in pratica patrimoniali) te lo metto testuale con un esempio facile:
Keister and McAndrews (2009), staff economists at the Federal Reserve Bank of New York, write:
“Suppose that Bank A gives a new loan of $20 to Firm X, which continues to hold a deposit account with Bank A. Bank A does this by crediting Firm X’s account by $20. The bank now has a new asset (the loan to Firm X) and an offsetting liability (the increase in Firm X’s deposit at the bank). Importantly, Bank A still has [unchanged] reserves in its account. In other words, the loan to Firm X does not decrease Bank A’s reserve holdings at all.” Putting this differently, the bank does not lend out reserves (money) that it already owns, rather it creates new deposit money ex nihilo.
Più chiaro di così non saprei.
Inoltre una banca li crea i depositi se deve star dentro a parametri (indiretti) e lo fa ex-post, sull'interbancario. Prende depositi da un'altra banca, in Repo, sull'interbancario, o dalla banca centrale sempre in Repo ad esempio.
Mincuo:
EliminaBisogna anche leggere però. Non è che basta dire "reserve requirements" Le riserve esistono mica ho detto che non esistono.
Basilea esiste mica ho detto che non esiste. I parametri su riserve esistono mica ho detto che non esistono.
Voi fate confusione tra riserve e depositi, e poi per depositi intendete solo il signor Rossi che deposita i biglietti di banca sul c/c.
Credo che nasca da lì la questione.
Ma ripeto, normalmente ci sono banche essenzialmente di raccolta che hanno normalmente eccessi di depositi, ma o non prestano o non abbastanza, e banche invece di impieghi che invece sono sempre a corto di depositi, anche solo per i pagamenti, e allora le prime "prestano" alle seconde i loro depositi in eccesso, in cambio di Titoli (REPO = repurchase agreement) e poi alla fine riscambiano le due cose, oppure rinnovano. Questo è il normale mercato interbancario. ed è la cosa più semplice che ti posso spiegare per come creare depositi.
Il punto è che la banca li crea i depositi di cui ha bisogno se vuole ma alla fine quel che conta è il patrimonio, e c'è una serie di parametri tecnici che lega le tipologie, lo standing, la ripartizione degli asset ecc...
Il PDF io lo conosco. Ma bisogna leggerlo però.
Se tu mi vuoi dire che esiste un legame tra riserve e prestiti io dico sì in ragione dei requisti patrimoniali, se mi dici se esiste legame tra i depositi dei tanti Signor Rossi e i prestiti mi metto a ridere. CHIARO?
Cioè la banca non aspetta di avere il signor Rossi che depositi 100 EUR per poter prestare, se intende prestare e ha richiesta.
Presta, e crea i depositi se il prestito modifica le riserve (il che non è detto come hai nell'esempio) e queste a loro volta non stanno nei parametri che sono collegati in ultima analisi a patrimonio.
La storia dei depositi reali (del signor Rossi) e i prestiti c'era forse 700 e più anni fa, ma proprio perchè una banca imparò subito a creare depositi contro garanzia non è un legame che ha da allora un senso diretto.
Ti aggiungo solo questo, da un working paper del FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE, FMI
A realistic model needs to reflect the fact that under the present system banks do not have to wait for depositors to appear and make funds available before they can on-lend, or intermediate, those funds. Rather, they create their own funds, deposits, in the act of lending. This fact can be verified in the description of the money creation system in many central bank statements, and it is obvious to anybody who has ever lent money and created the resulting book entries. In other words, bank
liabilities are not macroeconomic savings, even though at the microeconomic level they can appear as such. Savings are a state variable, so that by relying entirely on intermediating slow-moving savings, banks would be unable to engineer the rapid lending booms and busts that are frequently observed in practice. Rather, bank liabilities are money that can be created and destroyed at a moment’s notice.
Domanda:
Elimina“ognuno di quei numeri percentuali ( 0 %, 3 %, 10 %) indicati come "reserve requirements" nel sito della FED, esprime un rapporto tra quali due grandezze ?
http://www.federalreserve.gov/monetarypolicy/reservereq.htm”
Risposta:
I numeretti che vedi (e salvo tutte le exemption che sono sul manuale quello grosso) esprimono realmente un rapporto (dato dalla media di queste riserve che le banche devono avere in 14 gg) tra riserve e impieghi (secondo una serie di calcoli che qui è complicato mettere, ma mettiamo per comodità una cosa sola, quella che vuoi tu, diciamo 8% OK?).
BENE. Ora arrivo al punto teorico.
Quelli della riserva frazionaria dicono che presti in funzione di quella, che questa è data dai depositi del signor Rossi e quelli tu presti, salvo l'8% del signor Rossi, che tieni a riserva. Quindi "la riserva" è quella che muove diciamo, in un certo senso, cioè regola il volume dei prestiti.
La realtà è che il parametro della riserva che c'è, è una cosa inutile in quanto è sottostante al parametro patrimoniale. Cioè una banca sufficientemente capitalizzata NON HA PROBLEMI a creare quanti depositi (riserve) le sono necessari (perchè li crea, li prende, se li fa prestare, non gli serve nessun signor Rossi) e quindi incontrare quei parametri che sono formali.
Se invece non è capitalizzata allora sì ha problemi, ma allora il principale problema suo non è quello delle riserve, è quello che che non è capitalizzata, e se non li soddisfa quei paramteri allora ne ha di molto peggio.
Questo è tanto vero che Svizzera, Inghilterra e Canada (vado a memoria) non hanno nessuno di questi parametri sulle riserve.
Perchè? Perchè sono superflui, inutili. O sei capitalizzato e non servono a nulla, perchè riserve ne crei triple quadruple quintuple di quelle quando ti pare, o non lo sei e non è solo quello allora che hai di problema ma hai, prima di quello, quello dei parametri patrimoniali.
SEI FUORI DA QUELLI che sono quelli che contano. Cioè se hai problemi con la cosa formale delle riserve ERI STATO (o dovevi essere stato) GIA' BOCCIATO PRIMA.
Ce l'ho fatta a spiegare senza entrare in mille tecnicismi?
Istwine:
EliminaSe può aiutare, riporto qui alcune citazioni interessanti, volte ad avvalorare la tesi di mincuo (che per chi ricorda è la stessa che proposi mesi e mesi fa su un articolo che ora non ricordo quale fosse). La tesi riguardo al fatto che le banche prestano senza badare alle riserve, ma in base ai requisiti patrimoniali……………………………….
Ecco le citazioni, sono un po' tecniche, ma sono ufficiali:
William Dudley, president and chief executive officer of the Federal Reserve Bank of New York, in un discorso del 2009, qui:
http://www.newyorkfed.org/newsevents/speeches/2009/dud090729.html
"… A related concern is the question of whether the Federal Reserve will be able to act quickly enough once it determines that it is time to raise rates. This concern reflects the view that the excess reserves sitting on banks’ balance sheets are essentially “dry tinder” that could quickly fuel excessive credit creation and put the Fed behind the curve in tightening monetary policy.
In terms of imagery, this concern seems compelling—the banks sitting on piles of money that could be used to extend credit on a moment’s notice. However, this reasoning ignores a very important point. Based on how monetary policy has been conducted for several decades, banks have always had the ability to expand credit whenever they like. They don’t need a pile of “dry tinder” in the form of excess reserves to do so. That is because the Federal Reserve has committed itself to supply sufficient reserves to keep the fed funds rate at its target. If banks want to expand credit and that drives up the demand for reserves, the Fed automatically meets that demand in its conduct of monetary policy. In terms of the ability to expand credit rapidly, it makes no difference whether the banks have lots of excess reserves or not."
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Claudio Borio e Piti Disyatat, rispettivamente BIS e Bank of Thailand,
nel paper Unconventional Monetary Policies:
"[...] In realtà, il livello di riserve difficilmente figura nelle scelte d’investimento delle banche. La quantità di credito in essere è determinata dalla disponibilità delle banche a offrire prestiti, sulla base del trade-off rischio-rendimento percepito e dalla domanda di questi prestiti. La disponibilità di riserve bancarie a livello aggregato non vincola direttamente l’espansione. [...] Il principale vincolo esogeno all’espansione del credito è il requisito patrimoniale minimo.
[...] Un recente esempio lampante della debole relazione tra credito bancario e riserve in eccesso è l’esperienza della Banca del Giappone durante la politica di “quantitative easing” del periodo 2001-2006. Nonostante un significativo aumento di riserve bancarie in eccesso e il relativo aumento di base monetaria durante la politica di tassi d’interesso pari a zero, i prestiti nel sistema bancario non sono aumentati in maniera consistente (Figura 4). Per essere chiari: questo non vuol dire che le banche centrali non abbiano il potere di influenzare il credito bancario. Nelle situazioni in cui il credito è inizialmente limitato da vincoli di finanziamento a livello di [singola, ndt] banca - sia per via di attività illiquide che per impossibilità a contrarre prestiti – interventi che alleviano questo [problema, ndt] faciliteranno il credito. Perciò, contrariamente all’idea diffusa che le iniezioni di riserve in eccesso nel sistema bancario siano inefficaci quando il canale del credito bancario o moltiplicatore della moneta è "rotto", è precisamente in tali situazioni che è maggiore la probabilità che abbiano un impatto significativo. Ma il meccanismo di fondo è [quello di, ndt] fornire alle banche un asset liquido che renda liquido il loro bilancio in un periodo in cui il mercato non è preparato a farlo. Le riserve bancarie costituiscono un possibile asset tra i tanti che possono servire a questo scopo."
Istwine:
EliminaSeth Carpenter e Selva Demiralp , che in un documento edito nel 2010 dalla FED di Washington, intitolato “Money, Reserves, and the Transmission of Monetary Policy: Does the Money Multiplier Exist?” scrivono:
"[...] Nonostante i fatti istituzionali da soli forniscano un supporto interessante alle nostre idee, dimostriamo in maniera empirica che le relazioni implicate dal moltiplicatore monetario non esistono nei dati per la maggior parte delle banche liquide e ben capitalizzate. Variazioni nelle riserve bancarie non sono legate a variazioni nei prestiti e le operazioni di mercato aperto non hanno un impatto diretto sul credito. Concludiamo che il modo, da parte dei libri di testo, di trattare la moneta all’interno del meccanismo di trasmissione, possa essere rifiutato. In particolare, i nostri risultati indicano che l’offerta di prestiti bancari non risponde a variazioni nella politica monetaria [implementata, ndt] tramite un canale di credito bancario, indipendentemente da come vengano raggruppate le banche. […]"
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Jaime Caruana, General Manager della Bank for International Settlements
nel 2009 qui:
www.bis.org/speeches/sp091118.htm
"Nei fatti, l’espansione del credito bancario è determinata dalla disponibilità delle banche di garantire i prestiti, basandosi sul trade off percepito tra rischio e rendimento e sulla domanda di credito. Un’espansione di riserve bancarie oltre il livello richiesto per precauzione, e/o per soddisfare l’obbligo di riserva, non fornisce alle banche maggiori risorse per l’espansione del credito. Finanziare la variazione degli asset nello stato patrimoniale della Banca Centrale tramite riserve piuttosto che altri strumenti a breve termine come banconote o titoli di Stato, altera solo la composizione della liquidità nel sistema bancario. Come detto, i due sono veri e propri sostituti. […] Questo può essere visto in un’altra maniera. Ricordo che per finanziare politiche di bilancio tramite un’espansione di riserve, la Banca Centrale deve eliminare il costo opportunità di detenerle. In altre parole, deve pagare un’interesse sulle riserve pari al tasso overnight che vorrebbe raggiungere, o il tasso overnight deve scendere sino al tasso [pagato sulla, ndt] deposit facility (o zero). Infatti, la Banca Centrale deve rendere le riserve bancarie sufficientemente attrattive rispetto ad altri asset liquidi. Questo li rende perfetti sostituti, in particolare di altri titoli del tesoro a breve termine. Le riserve diventano così solo un altro tipo di asset liquido fra tanti."
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Alan Holmes, ex Vice Presidente della FED di New York, scriveva negli anni 60:
"Nel mondo reale, le banche estendono il credito, creando depositi durante il processo e acquisendo le riserve dopo. La questione dunque diventa se e come la FED garantirà la domanda di riserve. Nel brevissimo periodo, la FED ha poca o nessuna scelta a riguardo;"
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James Tobin, in un paper intitolato Commercial Banks as Creators of Money, Cowles Foundation Paer n.205 (1963)
"La singola banca non è vincolata da nessun ammontare fisso di riserve. Può ottenere ulteriori riserve per soddisfare gli obblighi di riserva prendendo a prestito dalla Federal Reserve, acquistando “fondi Federali” da altre banche, vendendo o “richiedendo anticipatamente il rimborso” di titoli a breve termine. In breve, le riserve sono disponibili [accedendo, ndt] alla discount window e nel mercato monetario ad un prezzo"
Istwine:
EliminaVitor Constancio, vicepresidente della BCE, Challenges to monetary policy in 2012, BIS Central Bankers speeches, scriveva:
"[…] alcuni sostengono che le istituzioni finanziarie sarebbero libere di trasformare istantaneamente i loro prestiti da parte della banca centrale in credito al settore non finanziario. Questo trova posto nella vecchia idea teorica riguardante il moltiplicatore del credito secondo il quale la sequenza di creazione del denaro va dalla liquidità primaria creata dalle banche centrali all’offerta di moneta creata dalle banche attraverso le loro scelte di credito. In realtà la sequenza funziona di più nella direzione opposta, con le banche che prendono prima le decisioni riguardo al credito e in seguito vanno a cercare il necessario finanziamento e le riserve di moneta di banca centrale. "
Ecc ecc ecc
Istwine:
EliminaIstwine:
Tra l'altro, c'è un punto che vorrei enfatizzare e che spero sia d'aiuto a tutti quelli che quantomeno vogliono sapere genericamente come funziona una banca. non mi riferisco tanto alla gestione del portafoglio e aziendalistica, ma alla funzione in termini di sistema monetario. non so se lo leggerà qualcuno, ad ogni modo, lo scrivo.
Partiamo da questo assunto fondamentale: le banche commerciali creano promesse di pagamento dal nulla. non sto qui a diversificare tra forme differenti di depositi, chiamiamoli così generalmente. dunque la logica è "i prestiti creano i depositi" e non viceversa.
Dunque la differenza è che il prestito tra agenti non banche avviene solo ed esclusivamente tramite lo spostamento di promesse di pagamento. cioè, il cittadino o l'impresa per prestare soldi deve per forza averli. le banche no, creano i depositi che sono essi stessi i mezzi di pagamento. l'unico limite è dato appunto dal capitale di garanzia come da accordi Basilea. In generale dunque la banca presta ogni volta che c'è il cliente, che offre determinate garanzie, conscio del fatto che poi le eventuali riserve bancarie che gli occorrono per finalizzare i pagamenti che partono dal deposito del cliente, le potrà andare a trovare facilmente nel mercato interbancario ad un tasso d'interesse che è appunto il tasso d'interesse overnight.
Le banche infatti utilizzano le riserve bancarie (dette anche moneta di banca centrale, base monetaria, settlement balances) per due soli motivi:
1) per soddisfare la riserva obbligatoria dove richiesta;
2) per finalizzare i pagamenti interbancari, ed in particolare il pagamento delle tasse da parte dei clienti il cui pagamento non si può finalizzare in altro modo se non con lo spostamento di riserve bancarie dai propri conti al conto del Tesoro (saltando alcuni passaggi, ma la sostanza è questa).
Allora quando i cari vecchi feticisti del libro di testo scolastico ne escono fuori col solito modello della riserva frazionaria, tramite il quale (secondo loro) non è la sola banca che crea moneta, ma il sistema bancario per intero, dimostrano un'ignoranza abissale sia tecnica che storica. Tecnica perché è arduo trovare qualche relazione fra il moltiplicatore monetario e le riserve bancarie. Anzi, non ce n'è proprio. In più dimostrano di non conoscere cosa fa una Banca Centrale (ma questo si sa, basta leggere sempre le solite puttanate sull'inflazione, weimar, zimbabwe e tutto ciò secondo loro gli darebbe ragione). Storica perché è una cosa che si sa da tempo immemore.
Istwine:
EliminaE questo mi porta a sottolineare un altro aspetto fondamentale che non leggo mai. avrete notato la spocchia con la quale questi individui sfottono chi sostiene che le banche creino moneta dal nulla. Solitamente si va da frasi tipo "nessun economista lo dice" a "sei un complottista, leggiti un qualunque libro di testo" oppure qualcosa tipo "non sai leggere un bilancio", o una buona anche è "nessun economista SERIO lo dice" e infine qualche minchiata sul codice civile o qualche link alla riserva obbligatoria, come se volesse dire qualcosa. Ora, la verità è che qualunque economista serio lo dice. Solo che la loro conoscenza della storia dell'economia è talmente bassa che ritengono esista una scuola economica e basta. O al limite due, tutto il resto è fuffa, forse anche complottista ovviamente.
Ecco una brevissima lista di documenti di economisti che lo dicono, e alcuni di essi da 30 anni, anche se gente come Fisher per esempio lo diceva già negli anni 30. Se volete, prendetela come lista di complottisti, magari passa qualche fallito acchiappafantasmi e ci fa uno di quei suoi simpatici articoli:
http://www.bis.org/publ/work292.pdf
http://www.bis.org/publ/work297.pdf
http://www.bis.org/review/r111215b.pdf
http://www.bis.org/speeches/sp091118.htm
http://www.federalreserve.gov/pubs/feds/2010/201041/201041pap.pdf
http://www.ecb.int/pub/pdf/scpwps/ecbwp372.pdf
http://cowles.econ.yale.edu/P/cp/p02a/p0205.pdf (Il Premio Nobel Tobin nel 1963, anch'esso al tempo era un complottista, poi ha smesso)
http://aix1.uottawa.ca/~robinson/Lavoie/Courses/2007_ECO6183/childguide4.pdf (Marc Lavoie)
http://129.3.20.41/eps/mac/papers/9805/9805028.pdf (Wynne Godley)
e poi Moore, Fullwiler, Wray, Mosler, Rochon, Parguez, Bellofiore, Rossi, Concini, Dow e tanti tanti altri (anche se i soliti individui vi diranno che nessun economista "serio" lo dice).
Detto questo, non mi aspetto che qualcuno se li legga o che. è solo per sfatare sta balla grossolana che le banche non creano moneta. ora quando lo direte a gran voce, saprete di essere quantomeno in buona compagnia.
Ma chi lo ha detto che le banche non creano moneta?
EliminaMi scusi Nicola_Z, ma credo che nessuno sul pianeta Terra asserisca questo, a parte qualche babi della MMT come Barnard.
Anche il documento che ho postato della FED (oltretutto ripreso in un suo recente saggio da Luciano Gallino)dice esplicitamente che "I prestiti generano i depositi, non viceversa".
Oltretutto, ricordo che quando qui ho citato Fisher (il primo a dimostrare matematicamente il funzionamento del meccanismo) gli è stato accostato a Friedman come "Monetarista ossessionato dall'inflazione".
Io non contesto all'Autore dell'articolo il fatto che le banche creino moneta (perchè questo è assolutamente pacifico), ne che l'atto medesimo sia economicamente pernciioso per una serie di motivi (infatti sono un sostenitore della riforma monetaria).
Quello che contesto è una questione puramente formalistica: secondo me l'Autore attribuisce una eccessiva libertà alle banche, e questo fondandosi sulle tesi di Werner che ha deciso unilateralmente che ogni altro modello che descrive il credito postuli che le banche siano semplici intermediari finanziari...quando è assolutamente vero il contrario.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaEncomiabile lavoro di raccolta e divulgazione, Nicola...i documenti che spiegano che la riserva frazionaria è una bufala sono davvero tantissimi, autorevoli e in questo senso spiccano autori della MMT come Mosler, Mitchell, Wray, che conoscono benissimo come funziona il sistema, anche se non hanno una proposta di riforma specifica sull'argomento come Werner o gli inglesi di Positive Money...inoltre non so se viene citato in questi articoli, ma i sistemi bancari di Canada ed Australia non prevedono la riserva frazionaria eppure funzionano benissimo lo stesso...perchè appunto nessuna banca durante la sua attività giornaliera o periodica si cura del discorso della riserva frazionaria (1%, 5%, 10% di riserva frazionaria sono numeri che per le banche non significano niente, perchè sono ben altri i parametri a cui stanno attente)...l'unico momento in cui le banche si interessano alla riserva frazionaria è alla scadenza del periodo di mantenimento (15 gg in USA, 30 gg in eurozona) quando devono dimostrare agli enti di vigilanza di essere a posto con i vincoli di riserva frazionaria imposti...ma è una semplice convenzione, una formalità appunto...
Elimina@Cyrano, mi dispiace che abbia frainteso il mio atteggiamento che era volto solo a chiarire meglio ciò che volevo dire...non la considero affatto un bambino o un ignorante, anzi per sollevare questo tipo di questioni, si vede che lei è a un livello evoluto di studio e approfondimento...ma secondo lei, quante persone oggi in Italia sanno che esiste la riserva frazionaria? Ecco, lei è uno dei pochi che lo sa e merita quindi il mio rispetto, anche perchè attraverso la sua segnalazione abbiamo potuto chiarire meglio degli aspetti oscuri che serviranno magari ad altri per capire...quindi la ringrazio ancora e mi scuso di nuovo se ritiene di essere stato offeso dal mio atteggiamento, che ripeto non voleva essere offensivo e irriguardoso nei suoi confronti, anzi...
Se poi, nonostante questi tentativi di chiarimento ulteriore, lei ritiene che le banche lavorano sul principio della riserva frazionaria, limitando quindi l'espansione dei loro depositi in base a questo vincolo numerico e al meccanismo di aumento a cascata dei depositi, per me va bene così...non era questo in fondo il punto del dibattito: le banche aumentano dal nulla la quantità di moneta circolante attraverso la concessione dei prestiti e l'espansione dei depositi, basandosi su una quantità minima di riserve tenute a deposito presso la banca centrale...questo risulta vero sia che crediamo alla riserva frazionaria e al moltiplicatore dei depositi, sia che crediamo che le banche abbiano ben altri vincoli patrimoniali e di valutazione del rischio da rispettare...
Mi devo scusare a mia volta per una reazione eccessiva al suo post.
EliminaRileggendo, in effetti l'intento non era offensivo.
In ogni caso, tutta la questione era sorta perchè da come l'avevo interpretata, Lei asseriva di fatto che le riserve bancarie sono dello stesso ordine di grandezza dei depositi, come pare si evinca anche dal secondo articolo postato ("I prestiti creano dal nulla...")in cui sembra che ad ogni operazione di credito corrisponda un incremento delle medesime.
Appurato che Lei non ritiene questo, e che quindi probabilmente ho male interpretato, possiamo chiudere qui la questione.
Vada avanti con la sua meritoria opera di informazione e divulgazione.
Perfetto Cyrano, l'importante che alla fine ci siamo capiti...purtroppo internet è un bellissimo strumento, ma a volte si presta a continui fraintendimenti...io continuerò la mia opera di divulgazione e informazione e lei mi fermi pure quando vuole per segnalare ciò che magari non sono riuscito ad esprimere adeguatamente e con chiarezza espositiva...ad ogni modo sulla riserva frazionaria dovrò presto tornarci per completare il discorso, sperando di dissipare gli ultimi dubbi...
EliminaCiao, complimenti davvero per il blog, chiaro e semplice. Ho notato che stavate discutendo del M5S e vorrei portarvi la mia riflessione.
RispondiEliminaSeguo Barnard e la MMT da diversi mesi e dopodomani sarò a Rimini. Personalmente non ho più dubbi sull'efficacia che avrebbe questa teoria monetarista, e mi spiace che Grillo non l'abbia ancora accolta. Ho riflettuto molto, e dopo essermi schiarito le idee sulle motivazioni di Grillo che reputo sincere e positive, ho cercato un motivo per cui non avesse ancora appoggiato la MMT.
Secondo me il tutto è molto semplice e facilmente spiegabile. Appoggiare la MMT vuol dire per forza uscire dall'euro. Penso che conosciamo tutti qual'è il pensiero mainstream e diffuso tra la gente. Chi proclama l'uscita dall'euro è un terrorista irresponsabile. Non si fa a tempo a motivarne i motivi che ti saltano addosso.
Appoggiare l'uscita dall'euro in questo momento può essere un boomerang, e secondo me Grillo nonostante abbia fatto capire di essere a favore (dell'uscita), ha capito che per il momento è meglio non dichiararsi e dopo tutto la soluzione che propone (il referendum) rimane la strada più democratica, anche se forse non la migliore.
Il fatto che Grillo continui a proclamare la sovranità, che cerchi di responsabilizzare i cittadini, che dica "Votate per voi e non per me", mi ha tolto personalmente ogni dubbio su possibili doppi-giochi per presunti interessi.
Tutto qua, grazie e complimenti ancora!
Grazie Giuseppe, sia per i complimenti che per il contributo, che è molto interessante...la faccenda Grillo e M5S è in effetti molto ingarbugliata, perchè se tutti giocano a carte scoperte (beh più scoperti di come sono i vari Monti, Bersani, Casini, Alfano, Fini, tutti stretti intorno all'europeismo e alla difesa dei loro interessi e di quelli dei loro magnaccia della finanza, non penso si possa essere...), Grillo e Casaleggio per adesso non si capisce da che parte stanno o forse sì, ma non oso pensare che siano così diabolici...
EliminaConsidera che Grillo potrebbe appoggiare la MMT e riproporla a livello europeo che ancora più efficace che a livello nazionale, con la BCE che agisca da prestatore di ultima istanza come la Federal Reserve americana, quindi il suo continuo rifiuto non può essere giustificato dalla paura di cavalcare l'onda insidiosa dell'uscita dall'euro...allora le cose da pensare a riguardo sono due: o Grillo non ha capito niente della MMT oppure ha capito fin troppo bene e siccome il suo obiettivo non è davvero quello di difendere gli interessi e i diritti dei cittadini, ma narcotizzare la protesta, si tiene alla larga da propagandare la MMT, il ritorno ad una politica economica attiva e la sovranità economica a livello europeo o nazionale...
Quindi Grillo è il vero enigma di questo scenario politico e la sua ipotesi di referendum non fa che avvalorare l'ipotesi che lui non spinga per l'uscita dall'euro nè per una modifica dei trattati europei in senso più keynesiano e meno neoliberista e monetarista... vedremo come cambierà il suo atteggiamento da qui alle elezioni, ma intanto è chiaro che chi sostiene la MMT e una qualsiasi forma di sovranità politica, economica, monetaria non può fare affidamento nè su Grillo nè sul M5S e si deve arrangiare da solo...intanto, visto che andrai al summit di Rimini, tienici aggiornati su Barnard e le sue intenzioni, perchè anche lui è un personaggio da prendere con le molle...non vorrei che tutta la sua opera di informazione e divulgazione si risolva nel solito tanto rumore per nulla...
Grande Piero,
RispondiEliminaOttimo resoconto della situazione, purtroppo.
Essendo un tuo fan, dato che le tue idee coincidono in molti casi con le mie, tal volta con gli amici o altre persone che conosco, ci troviamo nella discussione di come si evolvera' la situazione italiana e magicamente regna il silenzio, nel senso che si sentono le mosche che fendono l'aria se passano vicino... Dico, quando c'erano i politici, sia di una parte o dell' altra sull seggiolone in parlamento, si sentiva dalle persone sproloqui di tutti i generi, in qualsiasi posto e da chiunque. Da quando c'e' monti "scritto in minuscolo come il rispetto che ha nei confronti dei cittadini" il nulla, con le persone ci parli ma non riescono a proferir verbo o pensiero di senso compiuto, tal volta mi guardano tipo MARZIANO in mezzo a loro, o peggio ancora se scendi, in qualche modo su alcuni e dico alcuni dettagli, di cio' che monti "sempre in minuscolo" sta facendo, sembrano, non tutti, ma la maggior parte inebetiti da programmi faziosi televisivi a sfondo politico-chiarificatore, telegiornali inutili, o a suon di c'e' posta per te e programmi spazzatura, di cui la TV italiana e' traboccante, con una profondita' culturale pari ad una pozzanghera, ma che sembrano unire una folta schiera di italiani oramai lobotomizzati.
Sono ottimista e informato, sopra tutto da te , ed altre fonti, che non placano mai la mia fame di sapere.
Continua cosi', perche' la verita' fa male, ma cio' che ci aspetta sara' ancor piu' duro.
un saluto
Leonardo IL_CECCHE
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Q8eqUs8RtPo
RispondiEliminaGiusto per non salvare nessuno!!!
Leonardo IL_CECCHE
Ottimo l'appello di Paolo Ferraro ed hai fatto benissimo a segnalarlo, perchè racchiude in una straordinaria sintesi tutti i motivi che ci devono spingere a rimanere desti, vigili, attenti e a combattere per tutto ciò che ci spetta ("lo voglio perchè è mio e mi aspetta"...citando una canzone dei CSI)...sono felice di essere stato capace di informarti, ma in questo caso faccio il "grillino" e ti dico che l'informazione non può venire da una sola sorgente, ma proviene dalla rete, dalla condivisione, quindi senza saperlo molto spesso siete stati voi stessi a fare informazione e io ho solo fatto lo specchio riflettente di ciò che mi riportavate e io ho vagliato, confrontato, verificato con i dati che intanto avevo raccolto...quindi per questo motivo, vi ripeto sempre che la vostra opera di segnalazione è fondamentale per dare a tutti un'informazione completa e a 360°...
EliminaLa situazione è difficile, ne sono consapevole, ma come tu stesso hai fatto notare, con monti (anche io lo scrivo in minuscolo, per sminuire il personaggio in questione...) il dibattito si è alzato livello, perchè per la prima volta i cosiddetti poteri forti sono venuti palesemente allo scoperto e hanno messo un loro uomo al comando, scalzando tutte le macchiette (Berlusconi) o i burattini di turno (Bersani, Casini, Fini etc)...è un segno di forza, ma anche di debolezza, quindi noi dobbiamo essere ancora più determinati e incalzanti proprio in questo momento per dimostrare che il re è nudo e il popolo vuole in realtà quella democrazia che non c'è mai stata sulla terra...ecco, io all'appello accorato di Ferraro aggiungerei questo: "Non vi azzardate a toccare la SPERANZA! perchè la gente ancora spera e ha diritto di sperare che possa esistere una DEMOCRAZIA compiuta e partecipativa nel suo paese..."....
I lobotomizzati sono tanti, ma devo dirti che in questi ultimi tempi i casi di "risvegli" dal coma aumentano a dismisura, anche da persone che non mi sarei mai aspettato, almeno nella mia piccola cerchia...quindi non perdere neanche tu la SPERANZA di riuscire a risvegliare qualcuno, perchè per esperienza personale ti assicuro che si risvegliano subito all'improvviso, soprattutto quando gli vengono toccati i loro interessi e quelli dei loro cari...saranno pure lobotomizzati, ma mica sono fessi!!! E all'occorrenza sanno benissimo come difendere i loro diritti...
Quello che non mi quadra è quando dici che la Banca quando recupera il credito annulla il denaro emesso al momento dell'erogazione del credito così che l'unico profitto sarebbe l'interesse. A me risulta che il denaro creato al momento dell'erogazione del credito venga poi incassato e diventa un asset. In pratica le banche prestano denaro che non hanno e poi se lo fanno restituire con gli interessi. Questo spiega l'attuale crisi, le banche hanno prestato così tanto rispetto ai propri stati patrimoniali che ad un calo della domanda dovuta alla saturazione del mercato (esplosione bolla) si sono trovate a corto di liquidità necessaria al funzionamento del sistema.
RispondiEliminaAnonimo, devi sempre pensare il sistema su due livelli paralleli e sovrapposti: la moneta bancaria, i nostri conti correnti, sopra, e le riserve presso la banca centrale, sotto, nel circuito interbancario, quelle che noi non vediamo mai insomma...
EliminaQuando la banca apre un prestito scrive solamente una cifra su un computer: se hai ottenuto un prestito da 10000 euro, il funzionario della banca scriverà sul suo programma contabile il numero 10000...sono 5 cifre, nient'altro che cifre, non ci sono passaggi di denaro ancora...
Quando tu cominci a spendere il tuo prestito, allora la banca dovrà starà dietro alle richieste di pagamento che tu richiedi, compensando soprattutto i flussi di riserve che avvengono nel circuito interbancario...se per esempio tu compri una bicicletta da 2000 euro con i soldi del tuo deposito, facendo un pagamento con la carta di credito presso il venditore, il funzionario della tua banca vedrà scalare automaticamente la cifra sul tuo conto da 10000 a 8000...il numero da 5 cifre è diventato all'improvviso a 4 cifre, con un 8 al posto dell'1, ma non è questo il punto, perchè qui stiamo parlando solo di cifre, numeri lampeggianti su un computer...contemporaneamente, nel livello sottostante, la banca centrale scalerà il conto di riserve della tua banca di 2000 euro e aumenterà il conto di riserve della banca del venditore di 2000 euro...quindi non è vero che la banca presta denaro non ha, perchè la verità è che al momento dell'apertura del prestito, la banca non presta proprio nulla, ma scrive solo un numero su un computer...mentre invece è vero che quando tu spendi i soldi del prestito, la banca deve far fronte ai tuoi pagamenti con le sue riserve, che poi recupera quando tu ricevi lo stipendio, la banca del tuo datore di lavoro versa le relative riserve sul conto della tua banca e la tua banca si paga automaticamente la rata mensile del tuo prestito, scalando la cifra del tuo deposito della quantità corrispondente e trattenendosi in pratica per se la parte di riserve che tu non potrai più spendere...
Capisco che il discorso possa apparire un pò complesso e articolato, ma in realtà è molto semplice, l'importante è tenere sempre ben distinti i due livelli: la moneta bancaria scritta sui computer della banca, che non vale praticamente una cippa, è aria fritta, e le riserve depositate presso la banca centrale, che sono invece il vero denaro, oro colato per la banca, che senza quelle chiude baracca e burattini e fallisce...capito questo passaggio, capirai il motivo per cui la banca guadagna soltanto l'interesse sul prestito, perchè il capitale lo paga in riserve quando tu spendi e lo riceve sempre in riserve quando tu paghi le rate, in un meccanismo che è a somma zero...tranne l'interesse appunto, che è il profitto della banca...
Le bolle speculative nascono come dici giustamente tu per una saturazione della domanda in un particolare mercato o settore, per l'aumento dei prezzi, che a suo volta causa l'insolvenza dei debitori che fanno cadere tutto il castello di sabbia...ma il castello crolla non perchè le banche hanno prestato "tanto" (in teoria potrebbero prestare quanto vogliano, non hanno limiti nei prestiti, a parte i vincoli dei requisiti patrimoniali richiesti dagli accordi di Basilea II), ma perchè hanno prestato "male" e "troppo" a clienti che avevano un elevato rischio di insolvenza...il problema non è tanto la quantità dei soldi prestati, ma la qualità e l'esempio dei mutui subprime negli USA è molto eloquente in questo senso...sul discorso della mancanza di liquidità e di come le banche si ritrovano all'improvviso senza liquidità farò un articolo specifico nei prossimi giorni...
Piero abbi pazienza, ho questo video dei Piddini, che, come dire.. Si sono svegliati!!! XD XD
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2GNBFIc85Os
Ovviamente, PD pensavo volesse dire PartitoDefunto e invece...
Il tutto e' ironico ovviamente, buona visione e un saluto.
Leonardo IL_CECCHE
Va sicuramente premiata la volontà della sinistra di informarsi su argomenti cruciali come la sovranità monetaria e il sistema bancario criminale...tuttavia, con il rispetto dovuto al signoraggista Salvatore Tamburro, potrebbe fare un pò di più...non è un mistero che per me il signoraggio è solo un aspetto marginale di tutta la questione, perchè il vero potere di chi si autoproclama monopolista unico della moneta non è il guadagno sullo scarto di emissione, ma la possibilità di potere controllare e indirizzare la politica economica di un intero stato (vedi BCE nei confronti dell'eurozona o la stessa FED nei confronti del Congresso americano)...comunque la volontà di alcuni irriducibili della sinistra fa ben sperare in un loro provvidenziale risveglio dal sogno degli Stati Uniti d'Europa...
EliminaPer questioni di tempo, replico solo oggi alla tua risposta al mio commento del 31 agosto (“Ritorno alla lira: la bilancia commerciale italiana e i vantaggi della svalutazione”).
RispondiEliminaMe ne scuso. Vorrei fare solo una precisazione.
La mia non era una provocazione, ma un caveat basato su due considerazioni, che cercherò di sintetizzare, e che ti invierò in quattro commenti successivi per incapienza di un singolo “post”:
a) almeno dai tempi dell’economia stanziale neolitica (“mezzaluna fertile”) gli “Amministrati” hanno curiosamente perso il controllo dell’Autorità, ed ogni modifica di assetto è stata loro imposta dalle élites parassitarie che essi stessi avevano finito per creare.
Con la divisione tra urbe e contado, il potere (in senso sociologico) si conforma, e si trasforma, in base a regole che nulla hanno a che fare con la volontà, e tantomeno con il consenso “generale”.
La regola è un invariante storica e non se ne conoscono eccezioni.
La prima bugia del “Kratos” è l’esistenza di un “Demos”.
Per restare in Europa, al pari della democrazia rappresentativa liberale, anche la democrazia diretta “greca” è solo una balla calvinista - luterana in funzione anti-cattolica, e quindi anti-romana e filo-greca: le Poleis erano tutte a regime oligarchico, e la loro storia è stata fatta da oligarchie (per una conferma della menzogna, si veda la fine che fece la rivolta contadina di Munster nel 1525).
Anche la sbandierata Autonomia Comunale italiana non rivendicava altro che la regalia imperiale del diritto di conio per una élite urbana, e se l’operazione ebbe un certo successo, lo si deve all’interesse del Papato a frantumare l’unità politica nel nord per evitare la tenaglia Sveva da sud (a riprova, si veda il trattamento che Papa Innocenzo II riservò alla repubblica di Amalfi, ed il ripensamento di Papa Giulio II con l’anti-veneziana lega di Cambrai).
Debitamente distinguendo, poi, tra jacqueries e movimenti politici eversivi, né le rivoluzioni liberali, né quelle comuniste sono state “moti di popolo”, ed è facilmente dimostrabile la loro comune matrice (in quella francese, la spinta la diede il banchiere Jacques Necker; in quella sovietica, il banchiere Jacob Schiff; in quella americana, l’Old Lady - cui davano fastidio i concorrenti “certificati provvisori coloniali”-; in quella cinese, la Hong Kong and Shanghai Corporation - interessata al controllo dell’oppio -).
Per non parlare, in tempi più recenti, del “confezionamento” del famigerato “’68”, della New Age, ed, oggi, delle colorate rivoluzione di Otpor, le cui matrici e finalità sono ancora più evidenti (esiste prova documentale che il movimento degli “Indignados” è stato organizzato dal Lucis Trust di New York, con sede all’ONU, di cui sono membri, insieme, Gorbaciov e Rockfeller).
In Italia, a parte le buffonate di Curletti e La Farina, l’unico movimento politico di massa fu quello dei Lazzari del 1799 che raggiunse il suo scopo (tutt’altro che rivoluzionario) grazie all’interessata protezione della flotta di Orazio Nelson. Quando Palmerston cambierà idea nei confronti del Regno di Napoli, il “movimento” produrrà Pontelandolfo, Fenestrelle , e venticinque milioni di emigrati in meno di un secolo.
Tralascio per carità di patria le “rivoluzioni” e le “liberazioni” nazionali successive.
Dubito dunque, in conclusione, che – come tu speri - un più o meno ampio numero di “consapevoli eruditi” abbia oggi, come ieri, la capacità di suscitare un eversivo moto di “popolo” con la sola forza della “contro - informazione”, soprattutto nelle condizioni attuali, dove i “gruppi sociali” sono “atomizzati” e guidati da un’unica regia “mediatica”, che parte da Hollywood , passa per il Vaticano (spesso dimenticato), per finire alla CNN ed Al Jazeera.
Nella storia sociologica, l’analogia freudiana “coscienza / liberazione” non ha mai funzionato.
E gli autocrati lo sanno benissimo.
SEGUE
2 PARTE
RispondiEliminaAnzi, c’è da porsi una domanda: perché mai un’applicazione militare americana degli anni ‘70 come “internet” è stata messa in gratuita e libera disponibilità di incontrollate moltitudini ? distratta generosità , o cinico tentativo di “reductio ad unum” (anche) della circolazione di ogni “dato” e/o “notizia”, sotto la maschera di una affrancata nuova “ecclesia”?
b) felicemente intuendo che la marxiana regola per cui “è l’essere che determina la coscienza” può essere tranquillamente rovesciata, a patto che si disponga della coscienza, la cricca dei “mercanti-orafi” si è molto prodigata nel tempo perché il trucco da baraccone della “nota di banco” (rectius, lettera di cambio traettizio) divenisse legge universale dei rapporti umani. Ferrea legge, che, in nome di una nuova “religione” chiamata “economia”, postula, da un lato, l’inestinguibile monopolio “privato” della merce “denaro”, e, dall’altro, l’altalenante pericolo di vita dei suoi necessitati “acquirenti”.
Ad oggi, il segreto della espropriazione - mercificazione di un’immateriale convenzione sociale è custodito da stuoli di “sacerdoti” della menzogna e di “intellettuali salariati” della truffa (si veda solo ad esempio la Mont Pelerin Society), coadiuvati da secolari bracci di spietati assassini.
E perché il segreto perduri nel tempo, la “cricca”, unita, si adopera affinché: a) tutti partecipino al gioco; b) i giocatori non siano troppi; c) nessun giocatore si avveda del “trucco”; d) il “banco” non abbia concorrenti.
Il ché spiega, epoca, organicità e segretezza del coeso “progetto politico” di asservimento “totale”, e dà conto della sistematicità della “menzogna del potere” e della sua “cultura ufficiale”.
A partire dalla celebrata nascita dello “stato moderno” sancito dalla pace di Westfalia del 1648 , con la benedizione di Ugo Grozio.
Ciò che permise all’Olanda di esportare in Inghilterra il modello della Banca Nazionale di Amsterdam fondata dalla “nobiltà nera veneziana” nel 1609 (ed il meccanismo di saccheggio e sterminio delle Compagnie delle Indie orientali ed occidentali), ponendo così le basi della “moderna” banca di emissione che Guglielmo III legittimerà nel 1695.
Inutile ripercorre le tappe che hanno “universalizzato” il sistema.
Penetrando la fitta coltre di bugie, quello che si nota è l’invariabile modus operandi, fondato su due regole auree: “divide et impera” (che, ripreso dal trattato di Lodi del 1454, suona nel trattato di trattato di Utrecht del 1713 come “politica di equilibrio”) ed “ordo ab chao” (che in Friedrich Hegel suona come “tesi, antitesi, sintesi”, e in Joseph Schumpeter suonerà come “distruzione creatrice” di ricchezza).
Il ché praticamente comporta, in successione costante: a) espansione del debito sovrano e/o privato; b) stretta monetaria e/o creditizia; c) massacro generale (accontentando così Thomas Malthus); d) espropriazione di interi patrimoni; e) schiavismo culturale e monetario.
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3 PARTE
RispondiEliminaIl metodo, applicato “ciclicamente”, rende ragione degli ultimi trecento anni di storia, sia sul piano “diplomatico” (dalla guerra di successione spagnola, a quelle del Baltico, a quelle di successione austriaca e polacca, alla guerra dei Sette anni, fino ai due conflitti “mondiali”, e alla cd. “guerra fredda” ed al suo epilogo), sia sul piano “economico” (dalla Compagnia francese delle Indie, alle banche di “emissione”, al gold standard, alla “concentrazione” bancaria, al “debito pubblico statale”, alle crisi del 1907, 1914, 1920, 1929-1931, agli Accordi di Bretton Woods ed alla loro disdetta, alla distruzione dell’autosufficienza dell’Africa e dei “PVS”, allo SME, fino ai “salvataggi” dei paesi dell’ex URSS, all’Euro, alle varie “bolle” degli anni 2000, ed ai “quantitative easing” della FED e della BCE), sia, infine, sul piano “culturale” (con un pensiero politico - filosofico che già da Bacone e Cartesio si piega alle “esigenze” del mercantilismo, e che già da Hobbes e Locke si affanna a legittimare lo “status quo”, producendo giustificazioni più o meno, aperte – Kant ed Hegel – ipocrite - Montesquieu, Rousseau, Voltaire – o subdole – Marx, Bakunin, Stirner – per frantumarsi poi nei “sociologismi” – Comte, Durkheim, Max Weber – “antropologismi” - Morgan, Frazer, Lévy-Brhul – “strutturalismi” - Lévi-Strauss, Piaget, Foucault – “neopositivismi” - Schlick, Wittgenstein, Ayer – “esistenzialismi” - Heidegger, Jaspers, Sartre – per arrivare al “pastrocchio” di Francoforte - Adorno, Horkheimer, Marcuse -; e con un pensiero scientifico che – in breve - non si imbarazza davanti all’antinomia di un progresso tecnologico che genera maggiori schiavitù, povertà, e genocidi, e che non si perita di dispensare falsità - come quella sull’inesistenza di energie libere e “gratuite” - eliminando dal proscenio soggetti “scomodi” come Sermonti, Tesla o Hoyle).
L’evidenza storica indica che si tratta di stadi evolutivi di uno stesso potere “sovra-statuale”, che ha assunto il monopolio “culturale”, ed usa la “economia” come mezzo per soggiogare un’umanità considerata spregevole “gregge” da depredare e decimare, quando troppo “numeroso”.
E qui si esce dal campo dello stretto calcolo finanziario.
Volendo risalire alle origini, le tracce riconducono a quel grumo di interessi che si coagulò agli inizi del ‘700 negli ex paesi bassi spagnoli intorno alla British East India Company, ed a cui presero parte “guelfi neri” veneziani e “mercanti – orafi” di culto punico – mediorientale, il ché spiega il loro esoterismo sarmatico / assiro-babilonese.
Il “comitato” ha oggi base in Inghilterra e presiede alla progressiva “centralizzazione” commerciale e finanziaria. Ne sono enti “esponenziali” i famigerati “Club di Roma”, “CFR”, “RIIA”, “Bilderberg”, “Round Table”, e bracci operativi i cosiddetti enti “sovranazionali”, quali WTO, FMI, BM, ONU, NATO e ONG. Almeno dagli inizi ’800, ne fa parte il Vaticano, come maggiore detentore mondiale di riserve auree.
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4 PARTE
RispondiEliminaDubito dunque, in conclusione, che – come qualcuno spera – la “bolla” dei derivati (pari a 12 volte il PIL mondiale), la crisi dell’euro (che ha risposto perfettamente alle aspettative di Robert Mundell) e l’esplosione dei “debiti sovrani” (ottimo strumento di drenaggio di liquidità) siano un preterintenzionale inciampo del sistema “capitalistico”, e preludano ad un suo imminente, quanto agognato, “crollo”.
Ritengo invece che si tratti di una prodromica fase di un più alto livello di “integrazione”, costituito da una dittatura “globale” di polizia bancaria (l’informatizzazione del “denaro” ha solo finalità di controllo sociale da parte di Inter-Alpha Group).
Il piano mi pare evidente: destrutturare l’area dollaro – euro, usando la leva monetaria, “terzo mondializzandola” e militarizzandola, e ponendola poi in “concorrenza” con le pedine “britanniche” dei cosiddetti “emergenti BRICS” (eloquentemente fondati a Ekaterinburg), in modo da originare una nuova valuta “mondiale” (un “bancor” a copertura “schiavistica”), con conseguente superiore “Autorità monetaria”.
E dato l’inveterato metodo di creare blocchi asimmetrici da far poi collidere, porrei molta attenzione alle digressive politiche dell’ALBA e del MERCOSUR, tenendo d’occhio il minaccioso detonatore IRAN, che, guidato dagli agenti inglesi Khomeini ed Ahmadinejad (alias Sabourjan), recita oggi il ruolo della Germania anni ’30, sinistramente inverando le “profezie” di Albert Pike.
So di suscitare incredulità, ma credo sia giunto il momento di superare quelli che si chiamano gli “epifenomeni”, e di guardare al “fondo” del problemi, per quanto brutti essi siano.
Cordialmente.
Vincenzo Del Sannio
Ho smesso di leggere quando ha citato quel buffone di Sermonti, biologo fallito e ciarlatano antievoluzionista.
EliminaPremetto che condivido al 100% le idee politiche di Valerio.
EliminaIl sito mi piace (l'ho scopero leggendo IL GRANDE BLUFF).
Ma ...........
Ho letto l'articolo scritto da Valerio e le risposte di Cyrano.
Mamma mia!
Tutti economisti, tutti premi Nobel!?.
Mi sembra che l'articolo di Valerio sia una esercitazione sulla partita doppia.
Sappiamo che le banche centrali possono creare denaro.
Ma leggendo l'articolo io non capisco come le banche commerciali creino denaro.
Cercherò di rileggere l'articolo e cercherò di capire, ma qualcosa non mi convince.
p.s.
a che serve citare Samuelson e mille altri economisti, quando (forse) ci sono nei vostri ragionamenti dei buchi nel ragionamento, dei GAP (come dice Cyrano)?
E giù una lista di citazioni dotte.
Ma l'articolo di Valerio
@Vincenzo Del Sannio
EliminaGentile Vincenzo, grazie per il tuo contributo divulgativo che ci da una chiara collocazione storica e geopolitica della faccenda...veramente complimenti, perchè ammetto di non essere capace di srotolare una matassa così lunga e trovare i mille nodi e legami che esistono all'interno di essa...quindi non sono in grado di fare una contestazione sul merito, ma solo sul metodo...tu non credi che in ottica hegeliana continuare a portare allo stato di coscienza e consapevolezza non sia già un primo passo per anticipare la fase del superamento? Io non credo che nel 500, 600, 700, 800, 900, gli uomini fossero così consapevoli del meccanismo in cui erano incastrati e avessero gli strumenti tecnologici per reperire le informazioni...mentre noi bene o male stiamo sviluppando sia la consapevolezza che la tecnologia e questo processo (secondo me) dovrà portare da qualche parte...credere a priori che l'evoluzione della civiltà sia bloccata da forze imponderabili e insormontabili è un pò come decidere da che parte andrà la stessa evoluzione, mentre al contrario fare "qualcosa" per aumentare il grado di coscienza è già un progresso che prima non esisteva nella storia...anche lei inconsapevolmente ha fornito un contributo di conoscenza che come un seme potrà crescere e ramificarsi in direzioni imprevedibili e magari inizialmente impensabili...avere chiaro la grandezza e complessità del mondo in cui viviamo, non è un buon alibi per rinunciare al progetto di semplificare ai minimi termini questa stessa complessità fino a renderla razionalmente gestibile...
Quando vuole può lasciare altri contributi, che saranno sempre graditi non solo da me, ma anche da chi ci legge e magari trascurava tutti i passaggi che a lei risultano invece così chiari e naturali...comprendo già che la nostra generazione non è preparata e pronta per essere protagonista di un cambio epocale, ma ciò significa che è nostra dovere lasciare alle generazioni future la nostra testimonianza di conoscenza, divulgazione, creazione, affinchè loro continuino da dove noi abbiamo lasciati...
Ci vuole sempre un pizzico di follia per essere ottimisti, e io le assicuro sono sia l'uno che l'altro...
@Cyrano
Non conosco Sermonti, quindi non so sia giusto bocciarlo categoricamente...ma il discorso di Vincenzo mi pare che andasse al di là delle teorie di Sermonti e merita a mio modesto parere una riflessione più pacata e approfondita...
@Anonimo
Come controprova magari qualche volta informati con un amico bancario o vai direttamente in banca a chiedere un prestito e vedi cosa succede: nessuno ti dirà mai "accidenti siamo rimasti senza soldi, provi a ripassare più tardi"...è chiaro che l'articolo spiega in modo semplice e diretto il metodo della partita doppia, tuttavia le due partire non sono esattamente intercambiabili e della stessa natura: da una parte c'è un contratto (il prestito) e da una parte soldi con cui tu puoi acquistare una casa (il debito)...la chiave di volta della faccenda che a te non convince sta tutta lì...prova a rifletterci e poi fammi sapere...
sono triste
RispondiEliminasono triste perchè i giornali di regime (REPUBBLICA, LA STAMPA, IL GIORNALE, ecc.) non dicono altro che bugie.
Allora cerchi su internet, strumento meraviglioso, e trovi un BLOG bello come quello di Valerio.
Che dice tante cose belle e giuste.
Che condivido.
Ma certi ragionamenti sono deboli.
Forse è un problema di formazione:
ingegneria gestionale è una laurea A LA PAGE, ma forma menti rigorose?
Temo di no.
Esperienza personale:
i miei colleghi/collaboratori laureati in ingegneria gestionale al Poli di Torino sono bravi, i clienti li apprezzano, ma quando affrontano argomenti tecnici spesso dimostrano superficialità.
Valerio, vieni a Torino, iscriviti a ingegneria meccanica.
Non ingegneria gestionale.
Poi riparliamo di creazione del denaro.
(Cyrano: tu a ingegneria non sarestia ammesso; iscriviti a Lettere Classiche).
Scusate.
Non so chi Lei sia, ne mi interessa discorrere con un cafone par suo.
EliminaIo la mia laurea in chimica ce l'ho già, ed il mio dottorato in chimica analitica pure.
Se per caso Lei è lo stesso del commento precedente, che pretende di far risalire tutto quello che è successo negli ultimi secoli ad un'unica cospirazione che nemmeno LaRouche sarebbe capace di inventare, e che per dimostrarlo cita quel demente di Sermonti,credo che si sia già qualificato come merita.
I miei rispetti.
Anonimo, il tuo commento mi mette in difficoltà per diverse ragioni:
Elimina1) Hai perfettamente ragione sul fatto che la laurea in ingegneria gestionale non fornisce quel rigore tecnico che invece possono dare le lauree più specialistiche come quella meccanica e edile...ma a mio modo di vedere per fare un lavoro di divulgazione e informazione generalista, che smentisca una per una le menzogne della propaganda di regime, bisogna avere, secondo me, una visione complessiva, multilaterale e non specialistica delle questioni, in modo da raggiungere il maggior numero di lettori...per gli approfondimenti tecnici ci sono sempre i commenti, per fornire spunti di riflessioni o segnalazioni di link più specialistici...inoltre io lascio sempre la possibilità di inviarmi articoli o elaborati via e-mail, che dopo aver letto, posso decidere di pubblicare con una mia sintesi introduttivi...ti assicuro che il calcolo differenziale, i limiti, gli integrali li so leggere e interpretare ancora e i miei bei esami di analisi matematica, meccanica razionale, meccanica applica, tecnologia meccanica li ho fatti anch'io...e in più so leggere agevolmente anche il bilancio di un'azienda, cosa indispensabile per capire come funziona il sistema monetario moderno...
2) Non mi lasciare con il dubbio che tu sia un troll, quindi cerca di spiegare con parole tue quali sono i punti dell'articolo che non ti convincono, oppure in alternativa, se pensi che hai bisogno di più spazio per una trattazione tecnica, mandami pure un'e-mail all'indirizzo che trovi in basso...
3) Ti chiedo di non rivolgerti in tono vagamente offensivo (sempre se una laurea in lettere sia da considerare secondo te un'offesa...pensa, il mio sogno invece di iscrivermi in ingegneria meccanica è quello di prendere un giorno una laurea in lettere e filosofia!!!)...non censuro nessuno, ma mettete da parte le diatribe personali che non portano a nulla e concentratevi invece a contestare sul merito eventuali post, commenti, mantenendo sempre un atteggiamento di rispetto per i vostri interlocutori...questa è una regola non scritta di questo blog, che tutti i lettori sono tenuti a rispettare...in caso contrario, procedo io d'ufficio alla censura!!!
Voglio introdurre una nota di ottimismo in questa cupa discussione...caro Piero finalmente mi sono presa qualche soddisfazzzione!
RispondiEliminaIeri sera nel dopocena in una casa di siciliani ( ho appreso l'esistenza e l'essenza della colatura di alici ) ho catturato per un'ora la completa attenzione di tre cari amici sugli argomenti che ci stanno a cuore. quante domande mi hanno fatto! Non dico di averli convinti, ma li ho riempiti di dubbi e di curiosità',,Naturalmente ho approfittato della momentanea assenza del Conte che si intratteneva in un'altra stanza...altrimenti tutto si sarebbe risolto in un disdicevole scontro fra noi due come sempre avviene purtroppo. Anche in casa Blondet una sorpresa...dopo l'accesa discussione dei giorni scorsi sui mali dell'Italia alla quale ho partecipato facendo il solito Bastian contrario, all'improvviso esce un pezzo in cui Maurizio finalmente elenca tutti i punti che avevo, sulla tua scia, portato all'attenzione dei lettori, nello stesso ordine preciso ( MPS, rimborsi a Morgan Stanley e contributi a Esm ) definendoli come mali molto maggiori dei soliti debbitopubblico e coruzzzione. Magari è stato un caso, chissà...alla fine però' il tutto è finito con una campagna a favore di Grillo...mah, però è già un inizio, non credi?
Contessa, quante soddisfazioni che mi dai!!! Innanzitutto per avere istruito per bene i miei sventurati corregionali, che pensano ancora che la mafia sia la loro condanna alla dannazione eterna...poi cos'è la colatura di alici??? Io li mangio solo sottolio o con la pasta...
EliminaSul fatto che sia riuscita a creare un dibattito acceso sul sito di Blondet non posso essere solo che contento...credimi, avevo scritto quell'articolo sui costi della politica solo come introduzione ad un lungo articolo sui vitalizi dei parlamentari che mi è stato inviato via e-mail, per chiarire la differenza fra miliardi e milioni...pensavo che le ovvietà che ho scritto fossero abbastanza risapute e note e invece secondo me non bisogna mai trascurare nulla...anzi, molto volte ci sfuggono le cose più semplici ed evidenti!!!
http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/9623863/IMFs-epic-plan-to-conjure-away-debt-and-dethrone-bankers.html
RispondiEliminahttp://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2012/wp12202.pdf
molto interesanti , c'era stato un accenno di discussione Bagnai>Zibordi sul'argomento
comunque la proposta di creare una obbligatorieta' della riserva frazionaria (totale assoluta)
mi sembra chiosa perfetta per questo thread ...^^
Ai lettori e alle intelligentissime persone che contribuiscono nei commenti :
con sfumature diverse siamo tutti dalla stessa parte , vi inviterei a maggiore
solidarieta' rispetto e sopportazione reciproca
Si puo' discutere anche senza attacchi personali piu' o meno insultanti
o prendendo le distanze dandosi del Lei
Trovo fastidiosi e pesanti questi atteggiamenti ,perchè appesantiscono oltremodo
la lettura e rendono faticoso poco gradevole l'approfondimendo delle rispettive posizioni
La solidarieta' granitica è una carattistica che permette e ha permesso allo status quo
politico/finziario/bancario/mediatico di essere accettato acriticamente
Noi che proponiamo una visione critica dovremmo dimostrare un po' di sopportazione reciproca
almeno
Io do del Lei per rispetto, non per mantenere le distanze.
EliminaSe volessi semplicemente mantenere le distanze non scriverei nulla, non mi ritengo talmente intelligente da ritenere i miei commenti necessari ed indispensabili.
Detto questo, la spocchia di chi si permette di dare (implicitamente) del coglione a qualcuno perchè ha fatto un certo corso di studi (senza prendersi la briga di confutare una tesi precisa, ovviamente, perchè questo riochiederebbe impegno), o di giudicare qualcun'altro che non conosce indegno di accedere a determinate professioni avendone letto un paio di post, non merita in realtà alcuna particolare considerazione.
concordo , non sono qui per fare il moderatore , ribadisco che comunque nella comunicazione
Eliminasu internet dove non è veicolato il tono di voce non c'è la presenza fisica
si debba considerare la possibilita' di una non perfetta compresione (io stesso ho usato
a volte un tono sarcastico o sardonico e non so fine a che punto sia stato compreso )
questo perchè l'esperienza e le considerazioni di persone che magari anche ci sono distanti
a volte risultano utili e ispiranti alla compresione dei problemi o alla scoperta di nuovi
possibilita' di azione
Grazie per la comprensione.
EliminaSono stato CAFONE, è vero, mi scuso sia con Cyrano sia con Franco Valerio, l'autore del blog.
Ho cercato di cancellare il mio commento, ma non è stato possibile.
Mi spiace per il tono, ma mi sono lasciato prendere la mano.
Avete citato migliaia di economisti, dando mostra di grande cultura internettiana, quando l'articolo non dimostrava nulla.
A che servono tante citazioni, quando basta un po' di buon senso?
Sappiamo che le banche centrali possono creare denaro dal nulla.
Ma tutti i passaggi dell'articolo sono solo passaggi di partita doppia.
I 10.000 euro iniziali sono messi dagli azionisti di RBS. Solo la banca centrale (of England) può forse avere creato denaro dal nulla, emettendo i titoli.
I passaggi successivi sono tutti scambi tra i diversi attori, scambi a somma zero, senza alcuna creazione.
A che serve allora citare tutti gli economisti del pianeta?
@ Robert
Eliminagrazie per il tuo saggio intervento che è servito a calmare gli animi un pò surriscaldati...come hai giustamente detto tu, la comunicazione in internet si presta ad infiniti fraintendimenti, quindi ci vuole un pò di tolleranza e prudenza prima di scrivere commenti avventati...
@Cyrano
Se vuoi continuare a darci del lei per rispetto, fallo pure ma non sentirti obbligato... possiamo pure darci del tu accorciando le distanze e le formalità...
@Anonimo
La questione sulla partita doppia è mal posta, perchè nelle due sezioni contrapposte ci sono due partite disomogenee e non reciproche: da una parte un contratto e dall'altro soldi con cui puoi comprare una casa...non sono esattamente la stessa cosa!!! Ed è proprio questo il cuore della truffa bancaria!!!
Gli scambi non sono affatto a somma zero, perchè quando la banca ti fa un prestito crea dal nulla nuovi soldi con cui tu puoi CONCRETAMENTE comprare una casa...mentre dall'altra parte non ci sono soldi, ma un contratto che obbliga il mutuatario al pagamento delle rate...è chiaro che la moneta creditizia sia di diversa natura rispetto alla moneta di banca centrale, perchè si distrugge nel tempo mediante il pagamento delle rate (e infatti nel titolo dell'articolo si parla di creazione, trasferimento e DISTRUZIONE del denaro)...tuttavia, ammettendo che il tempo di rientro dal mutuo sia di venti anni, per venti anni avremmo una nuova massa di moneta circolante che prima non c'era...e questa ha una ricaduta massima nel momento iniziale di apertura del prestito, perchè la banca avrà creato dal nulla 200.000 che tu girerai all'agenzia immobiliare...poi magari dopo il primo anno la banca drenerà circa 12.000 euro, ma gli altri 178.000 sono ancora in giro, e così negli anni successivi...considera adesso quanto prestiti vengono creati giornalmente dal sistema bancario e avrai l'esatta cifra di nuova moneta circolante che viene immessa dalle banche private sul mercato...credimi, metto pochissime citazioni di economisti perchè mi piace pensare che queste cose vengano apprese con il semplice ragionamento senza bisogno di ulteriori legittimazioni accademiche...ma ci sono migliaia di economisti e studiosi del sistema monetario che sono perfettamente al corrente che le cose funzionino così nel sistema bancario...prova a ragionarci su e poi fammi sapere...
Allora, passerò al tu.
EliminaQuelli che non posso tollerare invece sono i falsi amici , quelli che fingono di essere critici
RispondiEliminae invece sono sottilmente i piu' raffinati sostenitori dell'attuale sistema economico finaziario dell'eurozona ...ovvero Rifondazione Cominista Ferrero e compagnia ...
A beneficio del Pr di ferrero e di PRC che era venuto a farci visita riporto una scambio di opionioni fra un utente dei blog goofynonic e ferrero (prc) dove emerge chiaramente la posizione reazionaria del ferrero riguardo la crisi dell'eurozona
pippo7416 ottobre 2012 18:46
QED: Riporto un breve scambio di opinioni che ho avuto con il segretario del PRC Ferrero sulla su pagina facebook:
Gentile Ferrero,
lei mi è fondamentalmente simpatico e credo nella sua buona fede; detto questo e senza troppi giri di parole, lo vuole capire che mettere in discussione il fiscal compact senza mettere in discussione la permanenza dell'Italia nell'euro è una contraddizione in termini? Cos'è ha bisogno dei disegnini?
Ieri sera il prof. Bagnai ha detto parole di verità sulla crisi in atto e ha spiegato perchè il problema è l'euro; lei era presente, ma continua ancora a credere che questa Europa possa essere riformata e diventare l'Europa dei popoli: vorrei sommessamente chiedere quali sono le basi su cui poggia questa speranza, che a mio avviso è solo pura illusione (nel suo caso perchè le concedo il beneficio della buona fede; mentre nel caso del PD e delle altre forze politiche è pura presa per i fondelli). Eurogendfor docet. Ci stiamo avviando verso un'Europa fascista e se lei non cambia obbiettivo ne sarà inevitabilmente complice.
La prego di rifletterci su.
Paolo Ferrero Il motivo è abbastanza banale: se una maggioranza di italiani fosse daccordo a disdire il fiscal compact questo farebbe saltare la composizione europea. Visto che l'Italia non può fallire permetterebbe di contrattare una significativa modifica delle politiche economiche. Viceversa se una maggioranza di italiani fosse daccordo all'uscita dall'euro non ho ancora sentito dire che cosa farebbe su depositi bancari, ruolo banca centrale, chi paga inflazione importata, politiche economiche, etc. In altre parole il ruolo salvifico dell'uscita dall'euro mi pare una tipica attitudine italiana alla ricerca dei miracoli e dell'uomo della provvidenza. Purtroppo i miracoli non esistono e gli uomini della provvidenza non hanno dato buona prova di se.
Mi dispiace ma con questa risposta lei dimostra di non aver compreso il rapporto di causa-effetto. Il fiscal compact è l'effetto, l'euro è la causa. Vorrei inoltre farle notare che di uscita dall'euro se ne parla e come in Francia, in Spagna, in Grecia, persino in Germania; in quasi tutti i paesi occidentali c'è un dibattito pubblico e dei partiti esplicitamente schierati contro l'Euro. In Italia nulla, vuoto assoluto. p.s.: il fiscal compact è la ratifica di un trattato e come tale non sottoponibile a referendum. In che modo intende farlo disdire agli italiani?
Paolo Ferrero Mi dispiace ma lei non ha capito che esiste la volontà politica e non sole le leggi che lei pensa siano oggettive dell'economia. il fiscal compact è una scelta politica coerente con il complesso dei trattati europei. Noi siamo per farli saltare e come diceva Lenin bisogna agire sull'anello più debole della catena. Mi pare del tutto evidente che l'anello più debole è il fiscal compact e le politiche recessive e non l'euro. Chi prova a cambiare le cose si pone questo problema, chi si pensa sia sufficiente denunciare una situazioen epr cambiarla no.
Ok ho capito, non ve la sentite di fare una battaglia di civilta` e di popolo. Me ne faro` una ragione. Spero di sbagliarmi ma il redde rationem e` vicino e non sara` per niente piacevole.
Rispondi
Non capisco come si faccia a perder tempo con elementi come Ferrero...sinceramente.
EliminaLodevole lo sforzo di pippo74 ma "solo tempo perso" Ferrero non sa neanche di cosa parla..
Lo smantellamento del sistema sociale e dei diritti sul lavoro è partito proprio con "il lascia passare" di questi idioti...Penoso come Cremaschi (altro piagnone come Ferrero)...il quale, Cremaschi, chiedeva scusa sul sito Micromega a tutti gli operai per il maltolto...ma aggredito, leggendo i post di risposta, come meritava..E dal 1992 che ci derubano...a partie dalla scala mobile..
Potessi andare alla manifestazione il 27...sicuramente ricoprirei di liquidi corporei il viso di questi signori...non meritano altro....
Saluti Santo
Condivido la bocciatura senza appello di persone limitate ed ipocrite (per non dire altro...) come il segretario del PRC Ferrero, che non hanno ancora capito che non esiste l'euro senza il Fiscal Compact, perchè sono la stessa cosa, e il problema dell'Italia non è la tortura a cui è sottoposta oggi, ma la cessione di sovranità monetaria avvenuta nel 1981 e successivamente con l'introduzione dell'euro, che è stato un rafforzamento ulteriore di quella logica...
EliminaEppure avevo visto Ferrero all'Ultima Parola annuire alle parole di Bagnai, come se le approvasse...ma cos'è??? Aveva il torcicollo??? Ripeto che con gente del genere si può solo costruire un'alleanza tattica in chiave anti-Monti, ma poi vanno abbandonate a se stesse quando si dovrà alzare il livello del dibattito fino al NO EURO!!! Ferrero è evidentemente un complice della disfatta italiana, perchè non dimentichiamoci che questo personaggio è già sulla scena da almeno venti anni e quindi era presente quando la truffa ai danni degli italiani veniva progettata e attuata...non servono altre parole per definire il rapporto con il PRC e con i suoi elettori, che sono ben accetti in questo blog in chiave anti-Monti, ma dovrebbero spiegarci bene cosa pensano dell'euro e delle sue conseguenze economiche ed umane....
Partirò da un appunto tecnico.
RispondiEliminaFinito di getto di scrivere il commento sono stato giustamente bloccato perché troppo lungo, per questo lo separo in due "tranche".
Qui la prima:
Inizio con un appunto grammaticale x eccepire in maniera zelante sull'utilizzo del linguaggio anglofono! In italiano, per riferirsi ad un termine plurale di derivazione anglosassone, non si utilizza la "s" finale, pertanto computers dovrebbe rimanere computer!
Ciò detto e terminata la boria e la scempiaggine scherzosa, unico mio sfogo da eterno bambino in cui mio malgrado mi ostino ad identificarmi e fermo restando che tale ingresso voglia solo esprimere la mia simpatia da un lato ed il mio apprezzamento dall'altro per la tua capacità di esprimere concetti complessi con tale facilità di esposizione.
Fermo restando, altresì, che debba prendere una giornata di pausa per leggere un tuo post (ma su questo ho già giocato e scherzato fin troppo recentemente).
Vorrei entrare nel merito dell'argomento, poiché quanto da te abilmente descritto è ciò che risulta essere più eluso nei salotti "presunti" della buona e virtuosa accademia.
Quei salotti austeri anzi d'Austerity scientificamente elaborata ed applicata.
Non riuscirei, infatti, a spiegarmi diversamente il comportamento degli attuali "decisori", "pensatori" ed "opinionisti" del "dunque"! Politiche cicliche o anticicliche, per me, son poca cosa rispetto all'abietto utilizzo dell'unità di misura come strumento a se stante. Sono stanco e non lo nascondo, ciò nonostante sono stato particolarmente colpito, leggendo il Tuo articolo, dalla capacità di ridurre in schemi immediati (seppur ai più complessi e credimi ai più rimarranno complessi!) relazioni economiche altrettanto immediate e mai sufficientemente prese quali necessari termini di riflessione. Non vorrei perdermi in retorica o filosofia o altro!
Vorrei e spererei di essere il più incisivo possibile, come recentemente ho cercato di "pretendere" a mia volta da altri più di me influenti nel mediatico etere. La natura contabile della politica monetaria come la natura finanziaria di sua derivazione, dovrebbe essere oggetto di maggiore attenzione da parte di ognuno di noi...
Ed ora qui la mia seconda parte (riservandomi un'eventuale sviluppo di questi personali deliri da febbre tropicale):
RispondiElimina...premetto di non aver letto nessuno dei commenti (mi rammarico a riguardo poiché scrivo spesso sull'istinto e solo successivamente poi assorbo il resto!). Pertanto le mie valutazioni si basano solo su analisi e personali riflessioni cui questo articolo mi spinge. Senza ulteriori influenze di commenti successivi. Noto pertanto che, anzi, sono stanco anche di notare, per cui faccio presente un esempio banale. La famiglia "tal dei tali" (moglie, marito e due figli). Lui e Lei lavorano subordinatamente (hanno quindi uno stipendio). I figli sono piccoli, in eta scolare. Entrate e spese di una famiglia media occidentale, tipica della società italiana di provincia o metropolitana. Conto corrente attivo, per obbligo e per necessità! Pagamenti maggiormente elettronici poiché il contante è limitato al quotidiano: caffé, pane, latte...forse la spesa ma non sempre. Anche la benzina è pagata col bancomat perché più comodo e magari hai anche lo sconto! Interessi sul c/c zero ma home banking a gogo, perché più comodo e le file alla posta per le bollette non ce le possiamo forse più permettere, tanto la vita è frenetica. Paypal? Ma certo, come altrimenti effettuo le mie transazioni di e-commerce, con la carta di credito? No..troppo costosa quella, meglio utilizzarla all'estero! E poi in futuro con le transazioni "by phone" tutto forse sarà ancor più a portata di mano. Il significato della moneta ci è letteralmente sfuggito. Non abbiamo più la minima cognizione di ciò che essa sia o possa o debba essere. Le ns relazioni sono improntate sull'immediatezza e sull'efficienza. Non sulla riflessione e sulla sostanza. Tralascio ogni argomento relativo alla speculazione, poiché qui si aprirebbe un ulteriore scenario, anche più apocalittico. Ciò che mi preme, più di ogni altra cosa, è che le persone riflettano! Il mezzo è e rimarrà per sempre freddo. Gli individui non sono frutti del mezzo ma possono invariabilmente diventarne schiavi!
Scusa nuovamente la digressione morale e teorica!
Un saluto,
Elmoamf
Caro Piero,
RispondiEliminaL'esempio della famiglia media "tal dei tali" mi è sorto questa mattina, allorché ho scorto su di un giornale cartaceo la seguente intervista:
PARLA IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
«Ddl stabilità, no controriforme 900 milioni per ritoccarlo»
http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/intervistaGrilli.aspx
Sono giorni che borbotto sull'argomento e purtroppo profeticamente ho vaticinato sulla rimodulazione del modello Isee!
Le pagine dei giornali come le chiacchiere al bar o della domenica mattina, vertono sui contenuti di questa intervista, per chi si permette un tasso d'informazione almeno superiore di un minimo al "menefreghismo".
La questione monetaria non è solo fuori comprensione ma proprio fuori discussione.
Anche volendo tirare in ballo un esempio il più possibile vicino alle esigenze quotidiane, tutto tornerebbe inevitabilmente a questioni di liquidità e scarsità della stessa (o forse scarsa capacità di utilzzo della stessa).
La Camusso ieri in piazza gridava che la sua priorità è il lavoro!? E brava! Avrei da domandarmi quale lavoro e a quale prezzo: quello dell'Ilva o dell'Alcoa o della Fiat.
Per produrre in condizioni di schiavitù, prodotti senza valore aggiunto, in ambienti insalubri?
Nel l'economia industriale ha lasciato il posto a quella di consumo e successivamente a quella finanziaria.
Sviluppo, benessere maggiormente diffuso, aumento della produzione ed accumolo inutile di beni, specializzazione nei servizi ed infine finanziarizzazione delle relazioni socio-economiche.
Il tutto senza battere ciglio e ciò che sembrava alieno ieri è comunemente acquisito oggi.
Agli inizi dei '90 il più ingenuo dei risparmiatori è stato indotto ad investire in azioni di beni dello stato freschi di privatizzazione.
I fondi comuni iniziavano a far breccia sul mercato. I titoli di stato, nonostante gli ancora alti rendimenti, lasciavano il passo ad investimenti descritti come più vantaggiosi perché investivano sul futuro rischiando il minimo necessario.
Gli incentivi fiscali pubblicizzavano la manovra. E poi lo scippo del Tfr con la previdenza complementare.
Tutto per alimentare un sistema finanziario che già incominciava ad avvitarsi su se stesso e quindi sperimentava sulle spalle dei risparmi di una vita.
L'abisso del debito e la polarizzazione dei "rendimenti" (puramente numerici) sui grandi investitori è frutto dell'ignoranza sul sistema monetario.
Ancora oggi vincere alla lotteria rappresenterebbe un traguardo perché la liquidità è tutto e senza l'azienda chiude e la comunità fallisce.
O saremo noi che avremo fallito come comunità?
Un saluto,
Elmoamf
ma la Positive Money esclude la MMT o possono complementarsi?
RispondiEliminaAttilio.
Ciao Piero,
RispondiEliminaOggi su wallstreeitalia.com è apparso questo articolo:
FMI presenta piano rivoluzionario per detronizzare i banchieri
Link: http://www.wallstreetitalia.com/article/1448718/crisi/fmi-presenta-piano-rivoluzionario-per-detronizzare-i-banchieri.aspx
Ho il timore del gioco delle tre carte: "problema reazione soluzione"
Con il FMI ha condurre le danze assumendo il nuovo e globale ruolo di moderatore finanziario super partes. Alla stregua di un probabile regolatore assoluto!
Che dici ci fidiamo e affidiamo a questi esemplari condottieri economici che hanno cercato di affossare in ogni modo i paesi del Sud-America?!?
Un saluto,
Elmoamf
Complimenti, Piero.
RispondiEliminaesposizione perfetta (come la tempesta)
Eh, già e proposito di TEMPESTE:
RispondiEliminaLa tempesta perfetta
L'Eurispes: per la prima volta 'si stanno avvitando su se stesse tre crisi'.
1) La diminuzione della ricchezza, 2) l'aumento del debito pubblico e 3) il raddoppio della disoccupazione. Ma non solo. A preoccupare e' la diffusione di una "profonda instabilita' del quadro politico italiano". Per la prima volta, afferma Gian Maria Fara, il presidente dell'Eurispes commentando i risultati dell'indagine realizzata dall'Istituto, "si stanno avvitando su se stesse tre diverse crisi: oltre a quella economica e a quella sociale, si aggiunge una degenerazione preoccupante del quadro politico-istituzionale".
Il livello di sfiducia che stanno vivendo gli italiani e' dato anche dalla situazione politica in cui verte l'Italia. "Una situazione estremamente difficile, compromessa anche dall'involuzione che sta attraversando il quadro politico-istituzionale sia sotto il profilo delle riforme annunciate e mai approvate sia sotto il profilo giudiziario, con episodi di corruzione intollerabili per i cittadini chiamati, nello stesso tempo, a fare sacrifici enormi", evidenzia Eurispes.
Infatti, dai sondaggi realizzati da Eurispes "piu' di 7 italiani su 10 hanno dichiarato una sfiducia crescente verso le Istituzioni" e in particolare Governo e Parlamento.
Tra le Istituzioni, quelle piu' apprezzate e sulle quali si ripone un'ampia fiducia, rileva l'Eurispes, ci sono le Forze dell'ordine e la Presidenza della Repubblica: al primo posto troviamo l'Arma dei Carabinieri con un livello di fiducia pari al 75,8%, seguita dalla Polizia di Stato, con il 71,7% e dalla Guardia di Finanza, con il 63,3%. Mentre per quanto riguarda dle istituzioni politiche, la Presidenza della Repubblica ha un livello di fiducia del 62,1% mentre Governo e Parlamento hanno rispettivamente il 21,1 % e il 9,5%.
"Continuare a parlare solo di rigore, tagli, sacrifici e vincoli -conclude il presidente dell'Eurispes- nella totale assenza di un progetto, di un'idea di prospettiva, di una visione strategica per il rilancio del Paese, rischia di alimentare un senso di smarrimento e di totale sfiducia che potrebbe portare nel breve-medio termine ad una nuova stagione di rivendicazione e proteste difficilmente governabili. Con il rischio concreto che la situazione possa complicarsi ulteriormente e sfuggire di mano".
http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=13810
Vorrei fare il Nostradamus della situazione.
EliminaTra una mese o forse dopo le festività natalizie Monti farà la seguente dichiarazione: " Cari Italiani la crisi è un pò peggio di come l'avevamo prevista e per la ripresa ci vorrà un pò più tempo." E intanto continueranno a depredarci.
Che ne pensate?
Complimenti a Piero Valerio per il sito.
P.S. : se qualcuno volesse rispondere alla mia precedente domanda sulla MMT e Positive Money, ve ne sarei grato.
Caro Attilio,
RispondiEliminati rispondo io, likandoti quest'articolo di Piero Valerio:
MODERN MONEY THEORY (MMT) E POSITIVE MONEY, DUE TEORIE MONETARIE SIMILI E COMPLEMENTARI
Fonte: http://tempesta-perfetta.blogspot.com/2012/01/modern-money-theory-mmt-e-positive.html
Lì Piero spiega che c'è ottima conciliabilità e complementarità tra la MMT e Positive Money.
Ma in reltà Piero ha ribadito a più riprese negli articoli successivi e soprattutto nei commenti degli altri articoli, che è molto più facile partire direttamente dalla MMT, una teoria economica che altro non fa che spiegare come funziona pari pari l'attuale Sistema Monatario, e diffondendo tale conoscenza, si potrebbe utilizzare tale meccanismo, non per supportare sempre e comunque l'imperialismo delle banche private, ma al contrario per sostere gli Stati a cui finanziare con moneta fiat, tutti i progetti di crescita e sviluppo e di supporto ad ogni idea impreditoriale che favorisca l'occupazione e la creazione di lavoro qualifato e competitivo.
Attualmente la creazione del denaro fiat viene invece convogliata solo per grande banche d'affari, ma invece disgraziatamente per, le imprese, l'occupazione, lo sviluppo dell'economia reale, le infrastrutture, e la ricerca scientifica e tecnologica, ti ripetono che i soldi mancano, e per trovarli devi tagliare altrove e tassare i poveri cristi!!! Ma per le grandi banche invece si trovano sempre, perchè il Sistema Finaziario Unico, se li crea per sè stesso, e se li distribuisce, ma per l'economia reale non ci sono mai tali soldi fiat!!!!
La Positive Money, è talmente rivoluzionaria (perchè ancora più radicale contro il potere privato di creare moneta), che è molto più difficile pensare di poter partire da tale teoria per giungere alla riforma monetaria tanto agognata!!!! Molto più facile puntare inizialmente sulla MMT, a favore degli Stati e dei popoli, e poi solo dopo un onesto periodo di regime MMT, si potrebbe puntare all'epocale riforma della POSITIVE MONEY!!!!
saluti, Nicola.
grazie della spiegazione. E' quello che penso anche io, ma non avendo la tua preparazione in materia non riuscivo a giustificarla così bene. grazie ancora .
Eliminasaluti , Attilio
Oddio... non mi chiamo Istwine, Mincu, Cyrano ecc.. Credo veramente di aver bisogno di un disegnino per capire il funzionamento della moneta :( e i tanti termini anglofoni usati non mi aiutano. Avete da suggerirmi un link dove tale questione é spiegata ANCORA PIÚ ( se possibile) semplicemente? Non prendetemi per troll vi prego.
RispondiEliminaqui riprendo una discussione di Zibordi (cobraf) che parla della proposta che linkavo sopra
RispondiEliminadi permettere agli stati di emettere moneta e sostanzialmente privare le banche delle possibilita' di creare il credito...
21 Ottobre 2012 23:03
Questo mese le pubblicazioni economiche più importanti al mondo parlano della semplice e radicale soluzione del debito pubblico che qui si propone da due anni, cioè SEMPLICEMENTE DI CANCELLARLO, di farlo sparire nel bilancio della Banca Centrale (per sempre). Niente finanziarie di tasse, sacrifici, aumenti di IVA e accise, posti di blocco della GdiF, vendite di beni pubblici... una semplice MANOVRA CONTABILE CHE NON COSTA UN EURO.
Non è questione di una teoria "MMT" e Mosler, lo sanno tutti, sotto sotto, a Londra e a New York, al Fondo Monetario, al Wall Street Journal, al Telegraph, al Financial Times, alla City di Londra che il debito pubblico è un gioco di prestigio, un imbroglio e il governo lo potrebbe cancellare quando vuole. Alcuni pensano che proponga "teorie". Errore: qui mi limito ad informare il popolo di quello che si sa nei piani alti.
Il 16 ottobre sul Wall Street Journal: "La Tentazione della Gran Bretagna: cosa succederebbe se la Banca di Inghilterra cancellasse semplicemente i 400 miliardi di debito pubblico che ora detiene.." ("..What would happen if the Bank of England simply canceled the nearly £400 billion of government debt that it holds?..")
Qualche giorno fa Gavyn Davies sul Financial Times, editoriale titolato: "La Banca Centrale cancellerà il debito pubblico ?" (Will central banks cancel government debt?). Questo Davies è l'ex capo economista di Goldman Sachs e cita Lord Turner (capo della FSA, la Consob inglese, che avrebbe detto in privato che è una soluzione fattibile (Tuner ha poi cercato di smentire quando è apparso riportato sul Guardian)
Oggi sul Telegraph Ambrose Evans-Pritchard cita il report di due ricercatori presso il Fondo Monetario uscito ad agosto (di cui avevo parlato) che dimostra anche matematicamente che se lo stato stampa moneta in misura sufficiente, può eliminare sia il debito pubblico che il credito bancario e il risultato come PIL, reddito e il resto sarebbe ottimo.
Sempre oggi la storia di testa di BusinessInsider.com è di Joe Weisenthal che cita un trader a Londra che gli parla della possibilità che la Banca di Inghilterra, che ha già comprato 1/4 del debito pubblico inglese, semplicemente lo mandi al macero e dica al governo che non le deve più niente. "People Are Talking About A National Debt Solution That Might Actually Make Your Brain Hurt".
Come ha scritto Warren Mosler e spiegato al convegno di Rimini ieri, lo stato non ha bisogno di finanziarsi emettendo debito, la prova è che in Inghilterra da cinque anni stanno quatti quatti ritirando il debito pubblico con una pura manovra contabile, senza aumentare tasse e fare austerità, senza vendere beni pubblici, semplicemente scambiando Gilt con Sterline. E negli ultimi giorni Wall Street Journal, Financial Times e Telegraph parlano del fatto la Bank of England può ora semplicemente cancellarli con un colpo di tastiera...paf !... e 400 miliardi di titoli di stato non esistono più...
Nonostante sia ovvio che funzioni così e sia facile da spiegare, nonostante che qui si riportino esempi su esempi nella storia, nella letteratura economica e persino nell'establishment finanziario attuale del fatto che funzioni così, lo stesso tanta gente ha paura di pensare con la propria testa e accetta un idea solo quando appare su Repubblica, Corriere e in TV. Come titola Joe Weisenthal "...una soluzione al problema del debito che fa sì che il tuo cervello ti faccia male"
LO SANNO TUTTI A QUEL LIVELLO, ma il pueblo italiano e spagnolo (ad esempio anche i nostri vari antitrader, hobi50, traderoscar, vincenzoS...qui sul forum) va menato per il naso con la favola del "dobbiamo pagare i debiti" (dello stato)
continua (sempre Zibordi)
RispondiElimina22 Ottobre 2012 23:20
argomento: Banche Centrali e Moneta
Qui c'è un equivoco di fondo: non è nell'interesse di chi dirige le Banche Centrali e non è assolutamente nell'interesse dell'establishment finanziario cancellare il debito! Il debito è il loro business, vivono di debito, è la base del loro potere. Voi scrivete come se gli interessi dei banchieri e quelli della maggioranza della gente fossero simili, cioè siccome ridurre il debito sarebbe una buona cosa, voi ragionate come se automaticamente anche per l'elite finanziaria di Greenspan, Bernanke, Draghi, Goldman dovrebbero essere una cosa buona. Non è come nei film dove ci sono alcuni cattivi, ma alla fine anche la maggioranza della gente che conta in America è dalla parte del bene, come Churchill e Roosevelt...
E' anzi il contrario. Fino a quando possono spingono in tutti i modi per creare sempre più debito/credito, Greenspan raccomandava negli anni della bolla immobiliare di indebitarsi di più con i mutui ARMS, dove paghi quasi niente i primi anni e poi arriva la mazzata dopo. Questo era il capo della FED e dichiarava che la cosa da fare per le famiglie erano i mutui ARMS, quelli che sono poi andati in default! Bernanke anche oggi giustifica sempre il QE dicendo che consente alle famiglie di indebitarsi facendo più mutui...
E' solo perchè ad un certo punto nel 2009 in questo modo (come era successo negli anni '20) gli è scoppiato tutto in mano e c'era il rischio che saltasse tutto come nel 1931-1933 che sono stati costretti, e solo in parte, a rivelare il trucco. E' solo perchè costretti dal crac di Lehman e di metà delle banche occidentali, perchè erano nel panico, che hanno dovuto dal 2009 lanciare l'"Alleggerimento Quantitativo" e stampato moneta scambiandola con bonds.
Non a caso hanno dato questo nome in codice incomprensibile ("quantitative easing") e offuscato quello che stavano facendo, dando appunto al pubblico l'impressione che fosse uno "stampare moneta" e quindi pericoloso, che andava tenuto al minimo necessario e poi appena possibile fermato. Finora hanno sempre dichiarato che prima o poi i bonds che compravano in questo modo li avrebbero rivenduti sul mercato. Se avessero dichiarato :"...ehi.. si può cancellare il debito scambiandolo con moneta elettronica emessa dal governo... non ve lo avevamo detto finora, scusate tanto, ci eravano dimenticati forse, ma è possibile cancellare il debito ..." sai cosa succede.... poi i profitti di Wall Street e della City sparirscono...
Se fossero costrette a stampare moneta e ritirare e cancellare debito pubblico sarebbe una catastrofe per Wall Street e la City di Londra, per Morgan, Goldman, JP Morgan, Barclay's, SocGen, Paribas, Citigroup e i grandi fondi hedge. Cioè sarebbe un disastro totale per tutto il circo della finanza internazionale che fa il grosso dei suoi soldi non con le azioni, ma CON IL DEBITO
Se ora cominciano a venire fuori discussioni in cui si parla (tra le righe) di cancellarli è perchè la situazione è rimasta molto grave e non sanno come uscirne, prova ne sia che il debito totale non si riduce e anzi gli asset (impieghi) della banche europee sono AUMENTATI DI 2MILA MILIARDI negli ultimi 3-4 anni ! E' perchè sono con le spalle al muro che ora stanno pensando di cancellare un poco di debito
L'elite finanziaria globale si regge sul Debito, pubblico e privato, e non ha nessun interesse a ridurlo stampando moneta da parte dello stato. E' solo perchè siamo in una situazione di emergenza che in parte e in modo parziale sono stati costretti a farlo
link :
Eliminahttp://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=2966&reply_id=123494026#123494026
>> Le ragioni per cui la Banca Centrale registra per convenzione le banconote come passività di bilancio hanno origini storiche molto lontane che non andremo qui ad approfondire (basta solo ricordare che un tempo le banconote erano realmente convertibili in oro, quindi rappresentavano un effettivo debito o passività per la banca, mentre oggi sappiamo che dal 1971 in poi, tale tradizione ed abitudine contabile appare più che mai superata ed anacronistica).
RispondiEliminaCHE PECCATO!
cadere proprio sul nocciolo della Questione!!
:(
tanto più che proprio tu dici, in altro post:
Elimina>> Dalla distorta impostazione del processo di creazione della riserva frazionaria discendono infatti a cascata tutte le anomalie e storture del sistema monetario basato sul regime fiat money (creazione di denaro dal nulla senza vincolo di convertibilità in oro o altro bene reale di scambio), che ricordiamo è stato avviato a partire dal 1971, anche se la maggioranza degli addetti ai lavori ha preferito nascondere e trascurare gli effetti pratici del grande cambiamento avvenuto e sono stati sempre troppo pochi quelli capaci di comprendere le conseguenze di questa incredibile rivoluzione epocale.
Quindi è importante (x te) o no questo fatto?
E' PERNO o no che la BC (e di conseguenza la BCom) metta in passivo il valore nominale delle banconote?
Ci terrei proprio a saper la TUA posizione (degli economisti/banchieri/lacché già la conosco) a riguardo.
Grazie.
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