venerdì 6 aprile 2012

DENUNCIA CONTRO NAPOLITANO E MONTI PER ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE DEMOCRATICA DEL POPOLO ITALIANO


E’ Pasqua.  E a Pasqua siamo tutti più buoni (in effetti ciò avviene a Natale, ma non andiamo troppo per il sottile). Siccome siamo tutti più buoni e accomodanti, vi consiglio di leggere attentamente la denuncia che in data 2 aprile 2012 l’avvocatessa Paola Musu ha depositato presso la Procura della Repubblica di Cagliari contro il presidente Giorgio Napolitano, il primo ministro Mario Monti, tutti i ministri, i deputati e i senatori del parlamento, per attentato alla costituzione democratica e sovrana del popolo italiano.


In questa denuncia ben scritta e documentata vengono spiegati con ottima capacità di sintesi i motivi per cui i fondamentali principi democratici della Repubblica italiana siano stati sovvertiti fin dal 1992 con la firma del trattato europeo di Maastricht, e successivamente con le ultime direttive di carattere economico e fiscale del six pack e del Fiscal Compact. Con queste norme di austerità, unite alla natura sovranazionale e privata della banca centrale europea BCE, è stato imposto un ulteriore passaggio di sovranità fiscale e monetaria alla Commissione europea, che come risaputo è un organismo sovranazionale i cui membri non sono stati eletti democraticamente dal popolo ma nominati singolarmente in modo poco chiaro e trasparente.




In particolare i capi di imputazione elencati dall’avvocatessa Musu per tutta l’attuale classe politica italiana, con tanto di riferimento agli articoli della Costituzione, sono i seguenti:


1)   Attentato contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello Stato

2)   Associazioni sovversive

3)   Attentato contro la Costituzione dello Stato

4)   Usurpazione di potere politico

5)   Attentato contro gli organi costituzionali

6)   Attentato contro i diritti politici del cittadino

7)   Cospirazione politica mediante accordo

8)   Cospirazione politica mediante associazione


Il mio consiglio personale è quello di tenere una copia di questa denuncia a casa, e qualora non doveste più riuscire nei prossimi mesi a pagare le tasse per tenere in piedi la truffa finanziaria dello Schema Ponzi del debito pubblico italiano, consegnate la copia della denuncia agli agenti della Finanza, dell’Agenzia delle Entrate, o di Equitalia, dicendo le seguenti parole: “Io pagherò le tasse e mi metterò in regola con l’Erario italiano non appena gli attentatori politici alla Costituzione italiana avranno risposto e saranno processati per i loro crimini”. Sottolineo che non si tratta di istigazione a delinquere, ma al contrario di una forma civile e legale di contestazione contro l'istigazione al suicidio di cui è colpevole lo Stato italiano, che ha arbitrariamente e senza adeguata informazione cambiato il significato del debito pubblico a partire dal 1992 (da debito di stato senza alcun onere specifico per la cittadinanza a debito del singolo cittadino).


Consiglio altresì di stampare e diffondere il volantino della denuncia dell’avvocatessa Musu presso scuole, uffici, fabbriche, università, in modo che tutti i cittadini italiani e in particolare i giovani siano consapevoli di essere stati espropriati con frode della loro sovranità democratica e di essere stati incastrati in una nuova forma di governo di carattere oligarchico, plutocratico, e dittatoriale. Ormai la democrazia italiana è in stato d’assedio, come avvenuto durante il fascismo e le recenti dittature dell’Argentina, del Cile, del Guatemala, del Nicaragua e bisogna utilizzare ogni mezzo per fare sentire la voce del popolo sovrano italiano prima che sia troppo tardi (non sono leghista ma mi inquieta il fatto che uno dei pochi partiti all’opposizione del governo Monti sia stato colpito dalla magistratura proprio in questo momento e con un tempismo sospetto). La corruzione non può essere un alibi per zittire l’opposizione politica: bisogna soltanto perseguire severamente i colpevoli secondo giustizia, ma non ridurre al silenzio il popolo sovrano che non crede nelle attuali forme dittatoriali e non democraticamente legittimate di governo.


Come sottolineato nei precedenti articoli, la moneta unica euro non solo non ha alcun fondamento scientifico o economico, ma ha favorito la nascita e la formazione di un complesso e articolato mostro giuridico-burocratico, l’Unione Europea, che non ha alcuna legittimazione democratica, ma è assolutamente autoreferenziale, dato che i suoi membri si candidano, si eleggono, si nominano da soli senza interpellare il popolo europeo.


L’unico organismo istituzionale che i cittadini europei possono votare è il Parlamento europeo, che però ha soltanto una marginale funzione consultiva e nessun potere legislativo o esecutivo. Questi poteri invece in base ai trattati europei sono stati arbitrariamente e unilateralmente consegnati alla Commissione e al Consiglio europeo, i cui membri vengono di volta in volta nominati con modalità quanto mai oscure e poco trasparenti (chi è e da dove viene Barroso? Cosa ha fatto Van Rompuy per meritarsi la nomina a presidente del Consiglio europeo? Qual è il curriculum del commissario agli affari economici Rehn?)


Dato che il Fiscal Compact entrerà in vigore a partire dal 1 Gennaio 2013 e comporterà il passaggio di alcuni poteri sovrani fondamentali dello Stato italiano, quali il controllo e l’approvazione del bilancio pubblico, il popolo italiano dovrebbe quantomeno chiedere che entro quella data vengano chiarite e modificate in senso democratico le modalità di elezione dei membri della Commissione e del Consiglio europeo, in modo che il popolo ritorni ad essere sovrano anche in ambito europeo. L’Unione Europea, pur essendo un esperimento scientificamente ed economicamente sbagliato, deve riprendere i connotati di una struttura democratica se vuole che i cittadini cedano a questo organismo istituzionale parte o tutta la sovranità nazionale residua.


Successivamente deve essere chiarito e modificato il ruolo della banca centrale europea BCE, quale istituzione finanziaria pubblica al servizio dell’economia e del benessere dei cittadini europei (come accade in tutti i paesi normali e civili del mondo) e non solo guardiano inutile della stabilità dei prezzi sulla quale non ha alcuna influenza dato che il livello di inflazione viene determinato principalmente dall’attività creditizia delle banche commerciali private e non dall’offerta di moneta della banca centrale, la quale è sempre trainata dalla domanda di moneta delle banche commerciali: la banca centrale BCE infatti mette a disposizione delle banche private tutta la quantità di moneta di cui hanno bisogno in qualsiasi momento e in qualsiasi forma (vedi ultime operazioni di rifinanziamento LTRO), quindi non ha alcun controllo sull’offerta, ma al massimo può decidere soltanto il prezzo (l’interesse) a cui consegnare la nuova moneta creata dal nulla alle banche.



Altra richiesta fondamentale è la trasformazione dell’Unione Europea e in particolare dell’eurozona in un’unione politica e fiscale completa, che comporti il trasferimento pubblico di denaro dai paesi più ricchi a quelli più poveri, un governo centrale democratico che si occupi di gestire questi trasferimenti finanziari pubblici e di stabilire delle politiche unificate del mercato del lavoro, delle tutele e dei contratti sindacali, del regime di spesa e di tassazione dei singoli paesi, delle scelte di natura economica e produttiva, che facciano emergere le potenzialità dell’eurozona nel suo complesso e non gli interessi egoistici e mercantilisti delle nazioni più forti (vedi Germania). E per adesso ci fermiamo qui, perché è Pasqua e a Pasqua siamo tutti più buoni.



11 commenti:

  1. Ciao Piero grazie per aver postato la denuncia della Musu, l'avevo letta sul sito di Barnard...presa di posizione interessante di questa avvocatessa....Spero che Paola Musu non venga emarginata come credo accadrà purtroppo....e comunque finchè circolano economisti come Oscar Giannino...veramente da briviti...Domanda di Pasqua.....Cosa accadrebbe all'Italia se uscisse dall'euro...o meglio cosa accadrebbe se uscissero dall'euro tutti i paesi PIGS? Non hanno materie prime ma tirandosi su le maniche, con la consapevolezza di 5-10 anni di sacrifici enormi, magari puntando sul "know how" che solo i paesi del sud hanno...potrebbero farcela? Esiste secondo te una persona, o un movimento attualmente in grado di traghettarci attravero questa transizione? C'è secondo te una buona "comunicazione" su questi argomenti tra questi paesi? Ti saluto....tanti auguri di Buona Pasqua....ciao Santo.

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    1. Ciao Santo, provo a risponderti io se va bene.

      Sulla denuncia) Coraggiosa iniziativa ma il fatto sconcertante è questo: possibile che in Italia su migliaia di esperti tra avvocati, tributaristi, costituzionalisti, giuslavoristi, magistrati, economisti, giornalisti del settore (escluso Barnard ovvio!)... solo UNO, un solo avvocato si sia reso conto del crimine perpetrato a nostro danno? Oltre che vergognoso è itellettualmente oltraggioso. Noi lo diciamo da tempo sulla rete, in un certo senso quello che fa anche Piero con questo blog è una "denuncia pubblica", che a mio avviso conta quasi più di quella fatta verso le Autorità Giudiziarie, perchè si rivolge direttamente al cittadino, rendendolo (almeno si spera) consapevole del misfatto.
      Comunque sia e' assolutmente paradossale e sconcertante che oggi la vera "denuncia" dell'inganno europeo e dell'euro passi solo da internet e non nelle aule dei Tribunali e come ha stoicamente dimostrato l'Avv. Musu, i presupposti giuricidi ci sono tutti per agire. Bisogna RIFLETTERE seriamente su questo punto...!!!

      Sull'uscita dall'Euro) Premettendo le difficoltà giuridiche imposte dai trattati costitutivi europei (non esiste, infatti, un diritto di uscita dall’euro o dall’Europa, visto che i Trattati sono irrevocabili, fissati «per una durata illimitata». Pertanto l’abbandono della moneta unica potrebbe avvenire solo con una revisione dei Trattati o con un atto unilaterale di uno Stato: ad ogni modo con un atto politico), qualora accadesse ecco cosa dice M. Auerback a proposito: "Questo paese produce beni molto appetibili all'estero, e attira molti viaggiatori dall'estero, non avrà problemi ad approvvigionarsi di valuta estera con cui pagare le importazioni delle risorse esterne inoltre, la MMT tende a portare il Paese alla piena occupazione, che significa alta produzione di beni e servizi; in questa situazione, e con moneta sovrana, quel Paese può svalutare la moneta per incoraggiare le esportazioni, che di nuovo raccolgono capitali esteri con cui meglio pagare per le risorse da acquisire all’estero" ed ancora "Le stime del gruppo bancario Nomura rese pubbliche nel 2011 prevedono che rispetto all'Euro attuale la "nuova lira" avrebbe una svalutazione di circa il 30%. Oggi il rapporto euro/dollaro è 1.30 circa, occorrono 1.30 dollari per acquistare 1 euro. Tornando alla lira occorrerebbe circa 0.95 dollari per acquistare 1 “nuova lira”. Sarebbe lo stesso rapporto che esisteva tra euro e dollaro dal 2002 al 2006, quando occorreva circa 1 euro per acquistare 1 dollaro, per cui un rapporto sostenibile e non drammatico come si vuole far credere. Inoltre non è vero che la svalutazione si scarica in toto su ogni bene prezzato circolante, in quanto solo una parte dei beni circolanti è prodotta all'estero e importata.
      Ma ancora più importante: la svalutazione della “nuova lira” rilancerebbe tutto l’export italiano a livelli altissimi, con entrate forti di capitale straniero. Poi, è importante capire che nulla accadrebbe al livello dei redditi italiani, che saranno prezzati in lire e con la MMT potranno essere sostenuti senza limiti dallo Stato. Tutto ciò che è prezzato in lire e prodotto e venduto all’interno dell’Italia non subirebbe variazioni alcune. Per la quota non maggioritaria di beni e servizi che la “nuova lira” dovrebbe acquistare all’estero, vale il discorso dell’aumento di entrate nazionali in valuta straniera con cui pagare quegli acquisti, grazie all’aumentato export italiano che una “nuova lira” svalutata ci garantirebbe. Inoltre, oggi sempre meno produttori di energia (Russia, Arabia Saudita…) desiderano pagamenti in Euro. Infine, la piena occupazione della MMT rilancerebbe la nostra economia e dunque attirerebbe gli investimenti stranieri in Italia, che significano altro capitale estero con cui pagare le nostre importazioni".

      continua...

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    2. ...

      Sul movimento) Attualmente in Italia non vi è un solo politico in grado di fare questo. Perchè come detto prima, l'uscita dall'Euro deve essere un atto di forza politico in primis. I movimenti o partiti esistenti sono tutti inadeguati e non credo abbiano capito bene la "faccenda"!!! Quello che è accaduto a Rimini con il Summit credo rappresenti un punto di partenza ma la strada è lunghissima e non dobbiamo illuderci che i risultati siano a breve scadenza.

      Sulla comunicazione) Sono convinto che in tal senso, più di qualcosa inizia a muoversi. Sulla rete si sta creando un network comunicativo che in Italia non ha precedenti (internet in quest'ottica è uno strumento potentissimo, si veda, a titolo di esempio, come si è riusciti ad organizzare il Summit MMT di Rimini!). Io stesso ho creato un blog http://nonpiuchicchidimais.wordpress.com/, che si coordina direttamente con il gruppo di P.Barnard democraziammt.info ed inoltre abbiamo già creato dei gruppi territoriali in molte regioni d'Italia (il nostro è questo http://www.facebook.com/groups/316678191723883/).
      La cosa fondamentale in questo momento è documentarsi, studiare il problema e divulgare con l'auspicio di creare una maggiore consapevolezza nella gente. Questo è il primo passo.

      Spero di esserti stato utile. Un'ultima cosa: vedi Santo, dobbiamo comprendere che per cambiare lo stato attuale delle cose dobbiamo fare NOI, singolarmente, la nostra parte senza demandare l'onere a qualcun'altro. A mio avviso è finita l'era dei partiti e dei sindacati, hanno fallito miseramente! Quindi il vero "demos-kratos" (potere del popolo) dovrà ripartire dal basso, dal popolo appunto, affinchè esso partecipi di fatto alla gestione della "res publica" e come sostiene Piero "senza un controllo e una partecipazione attiva della cittadinanza alle scelte del governo il sistema non funziona e tende ad andare alla deriva...".

      A presto e Auguri di Buona Pasqua!
      ...che estendo a Piero e a tutti i lettori di Tempesta Pefetta.

      Aldo.

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    3. Una precisazione su questo punto "C'è secondo te una buona "comunicazione" su questi argomenti tra questi paesi?"

      Ho descritto la rete comunicativa che si sta creando in Italia, senza specificare se ne esista una che interfacci le nazioni da te citate. Ebbene a tal proposito in ogni nazione vi è, per così dire, una rete interna di attivisti che, come qui in Italia, cerca di sollevare la questione. Purtroppo, per quello che so io, rimane un fenomeno che appartiene alle singole nazioni, forse con qualche piccolo caso (ad esempio alcuni greci che hanno cercato di comunicare con gli attivisti Italiani per portare il Summit MMT li da loro. Cosa che, ahimè, non è riuscita!).

      In merito a ciò io sostengo che se solo una di queste nazioni riuscisse a trovare la strada per uscire dall'empasse euro, si innescherebbe una sorta di reazione a catena estremamente pericolosa per la stabilità della stessa euro-zona. Una specie di contagio che potrebbe coinvolgere proprio i paesi del P.I.I.G.S.

      E siccome questo il "potere" lo sa e lo ha previsto cosa fa? Vedasi il caso Grecia e Italia nella seguente equazione:

      (Merkel+Papademos+austerità):(popolo greco)=(Draghi+Monti+austerità):popolo italiano;

      La Merkel e Draghi si possono intercambiare a piacimento o anche integrare!

      Lacrime e sangue piuttosto che il default. Questo temono. Il default, non sono andato di matto..., potrebbe essere una salvezza!

      "La ‘politica della paura’ in queste ore sta costringendo un intero popolo, i greci, a regredire al medioevo, nei redditi, nei diritti, nella dignità. Eppure, credetemi fratelli di Grecia, basterebbe che vi rendeste conto che sono solo fantasmi, lo sono la UE, il FMI, la BCE, i cori di quei porci che di mestiere fanno i giornalisti del Sistema. Sono solo fantasmi, e non dovete fare altro che aprire gli occhi e scacciarli con la mano." (P. Barnard; 12/02/2012)


      "L'attuale sistema è assolutamente insostenibile. Lo sanno tutti. Siamo entrati in una fase assolutamente senza precedenti, perché mantenere artificialmente il valore del debito italiano, o di quello greco, o spagnolo, la Francia e la Germania impongono programmi di austerità crescente. Così facendo, contribuiscono a distruggere, a deteriorare le economie. Questo porta a deflazione, pessimismo. Credo che l'unica soluzione sia quella di ripristinare la sovranità italiana sulla valuta, rimettere in piedi la possibilità di ricostruirsi, proprio grazie a una spesa pubblica produttiva, che a sua volta permette la piena occupazione e la ricostruzione dei servizi pubblici.
      (...)Se usciste dall'Euro, gli altri Paesi vi seguirebbero. Forse anche la Francia. La pressione monterebbe sui governi, una pressione a favore di un abbandono di questa politica distruttiva. Tutte le banche del mondo cercheranno di avere una quota nei nuovi titoli di Stato italiano, il quale sarebbe non solo libero dalla morsa d'acciaio dei mercati finanziari, ma potrebbe essere anche padrone dei mercati stessi. Francia e Germania, anche se più quest'ultima, resterebbero soli. L'esportazione tedesca potrebbe crollare, ma, contrariamente a quello che in molti sostengono, in Germania ci sono sempre più oppositori al sistema Euro". (A.PARGUEZ al Summit di Rimini 24-26/02/2012)

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    4. Ciao Aldo, grazie per la risposta...Considero comunque il dialogo tra i paesi, diciamo, più "deboli"...vitale. Per quanto riguarda la politica sono d'accordo con te...."questa politica" è finita e non credo se ne siano accorti. Per quanto riguarda il sindacato forse il discorso è un attimino diverso: il sindacato (comunque CGIL-FIOM. il resto è solo colonia di governo) si rispecchia con il paese attuale...il sindacato è forte quando la gente è forte (intellettualmente parlando)...25-30 anni di goduria, benessere, spensieratezza e diciamo anche di consumismo sfrenato...rendono la maggiorparte degli elettroencefalogrammi "piatti"....e perciò sgolarsi, infervorirsi a che serve se chi t'ascolta è impegnato con il suo nuovo cellulare o con la casa da ritrutturare....Negli anni 60-70 e inizi anno 80 il sindacato era forte perchè nelle aziende si "parlava" molto....Saluti e buona Pasqua...ciao Santo

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    5. Aldo e Santo, cosa aggiungere a quello che perfettamente avete detto voi? La situazione è drammatica e parlando in questi giorni con alcuni addetti ai lavori del settore bancario, mi sono accorto che pure loro sono nei guai fino al collo, perchè se non gira l'economia reale prima o dopo anche le banche collassano, perchè non riescono più rientrare dai fidi concessi ai clienti...questo è il più grande paradosso della crisi finanziaria dell'eurozona... i tecnocrati accecati dalla loro voglia di dominare interi stati non si accorgono che stanno mettendo a rischio gli stessi settori finanziari a cui sono maggiormente devoti e legati...stanno facendo harakiri con le loro stesse mani!!!
      Aggiungo soltanto un piccolo aneddoto...io sono tornato in Sicilia dopo dieci anni trascorsi nel Nord Italia, e facendo un giro per l'isola, incontrando gente, mi sono accorto che negli ultimi dieci anni di Unione Europea la mia regione era stata completamente devastata...campi abbandonati, aziende agricole chiuse, gente sul lastrico...una volta un ex-contadino, che aveva un grande vigneto, mi disse con le lacrime agli occhi che tagliava i raspi non ancora maturi perchè questo era l'unico modo per ricevere i finanziamenti europei e in caso di vendita dell'uva, siccome i prezzi dell'uva importata erano troppo bassi, non sarebbe rientrato nei costi di mantenimento dei campi, che comunque in ogni caso avrebbe dovuto abbandonare presto...e questa sarebbe una forma di economia sostenibile??? Ti do i finanziamenti per distruggere la produzione??? Una nazione sovrana dovrebbe fare di tutto per mantenere la sua capacità produttiva e limitare il ricorso alle importazioni dall'estero, mentre rimanendo incastrata in questa follia dell'eurozona, l'Italia continuerà a farsi massacrare da direttive europee che vanno contro i suoi interessi...bisogna uscire dall'euro prima che sia troppo tardi!!! Un abbraccio e auguri di buona pasqua, in ritardo...Piero

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  2. ciao Piero,
    mi indicheresti alcune buone fonti, oggettive e non estremiste, per documentarmi su tutto quanto ho letto qui? grazie!

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    1. Ciao, il materiale principale che ha utilizzato l'avvocato Musu è il Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (che ti consiglio di leggere perchè ti apre gli occhi su molte cose), la costituzione italiana e il testo dell'accordo Fiscal Compact che puoi trovare anche su questo blog...per altre informazioni più specifiche, chiedi pure così possiamo confrontarci e ti indico eventualmente le fonti da cui ho tratto informazioni (il blog New Economic Perspectives è il più completo di informazioni economiche molto oggettive e non estremiste, anche il sito inglese New Economic Foundation è molto ricco di spunti interessanti sulla Positive Money)...a presto! Piero

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  3. Stampare la denuncia e farla vedere agli eventuali esattori in caso non si riesca più a pagare le tasse??? In altre parole il consiglio è quello di agire solo se colpiti personalmente?
    Nel frattempo continuiamo ad indignarci dietro un monitor(che fuori piove), magari stampando il volantino di questa "interessante" denuncia. Ma presentarla tutti no?
    Come no... Armiamoci... e partite!

    Silvio

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    1. Se la cosa é fattibile io sono pronto a sporgere denuncia con lo stesso testo della Musu fateci. Fateci sapere cosa fare e come farlo poi divulgheremo più possibile le informazioni .

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