Aveva
cominciato l’Argentina a cambiare lo
statuto della Banca Centrale per
subordinare l’autorità di politica monetaria al governo e al parlamento
democratico. Ma l’Argentina è un paese ancora troppo fragile, devastato da anni
di neoliberismo e corruzione selvaggia, soggetta all’ostruzionismo della comunità
finanziaria internazionale, con una moneta non completamente convertibile sui
mercati valutari e sotto il monitoraggio stretto del FMI sui dati dell’inflazione
e della crescita economica. L’Argentina non è un caso di studio affidabile,
insomma, secondo i professionisti della menzogna e della mistificazione. Il Canada, invece, che da sempre ha una Banca Centrale pubblica al
servizio del governo non fa testo perché non abbiamo controprove su cosa
sarebbe successo in caso di “autonomia e indipendenza” e il
Canada è un paese ricco di “materie prime”.
Ora però ci si mette pure il Giappone
a stravolgere i dogmi medievali
degli stregoni del debito pubblico, dell’inflazione e dell’autonomia e indipendenza
della banca centrale. E il Giappone è un paese sviluppato, grande esportatore,
privo di materie prime, con una moneta forte e ampiamente accettata sui mercati
valutari. Quindi? Cosa diranno
adesso gli squinternati sostenitori del fallimentare progetto europeista che si
basa proprio su quei folli dogmi?
Chissà, mentre noi ci arrotoliamo all’interno di una delirante campagna elettorale piena di vuoti propositi senza senso e lontana anni luce dai problemi reali e dalle grandi questioni di civiltà, in altri paesi del mondo sta cominciando una “rivoluzione copernicana” che potrebbe cambiare per sempre i rapporti di forza fra i governi democratici e la politica monetaria, la finanza, lo strapotere bancario. Riporto di seguito un monumentale articolo del blog Orizzonte48, in cui l’autore, Luciano Barra Caracciolo, fa una mirabile e straordinaria sintesi di tutte le maggiori teorie macroeconomiche (classica, keynesiana, neo-classica, monetarista etc), alla luce di ciò che sta avvenendo oggi in Giappone. Consiglio davvero a tutti gli appassionati di questi argomenti (prima o dopo, lo dovremo diventare un pò tutti per venire fuori dal torpore e dalla barbarie culturale che ci sta stritolando) di leggere e di riflettere sui numerosi spunti forniti dall’articolo e soprattutto, visto il silenzio assoluto dei canali mainstream, di cominciare a guardare in piena “autonomia e indipendenza” (d’informazione però…) ad est, perché è proprio da lì che sorge il Sol Levante...di una nuova era, speriamo!
Chissà, mentre noi ci arrotoliamo all’interno di una delirante campagna elettorale piena di vuoti propositi senza senso e lontana anni luce dai problemi reali e dalle grandi questioni di civiltà, in altri paesi del mondo sta cominciando una “rivoluzione copernicana” che potrebbe cambiare per sempre i rapporti di forza fra i governi democratici e la politica monetaria, la finanza, lo strapotere bancario. Riporto di seguito un monumentale articolo del blog Orizzonte48, in cui l’autore, Luciano Barra Caracciolo, fa una mirabile e straordinaria sintesi di tutte le maggiori teorie macroeconomiche (classica, keynesiana, neo-classica, monetarista etc), alla luce di ciò che sta avvenendo oggi in Giappone. Consiglio davvero a tutti gli appassionati di questi argomenti (prima o dopo, lo dovremo diventare un pò tutti per venire fuori dal torpore e dalla barbarie culturale che ci sta stritolando) di leggere e di riflettere sui numerosi spunti forniti dall’articolo e soprattutto, visto il silenzio assoluto dei canali mainstream, di cominciare a guardare in piena “autonomia e indipendenza” (d’informazione però…) ad est, perché è proprio da lì che sorge il Sol Levante...di una nuova era, speriamo!