Premetto subito che
non sono un catastrofista, anzi ho molta fiducia nel popolo italiano e sono
sicuro che in un modo o nell’altro l’Italia riuscirà a tirarsi fuori dal cuore
della Tempesta Perfetta finanziaria
in cui si trova da diverso tempo. Ma attenendomi ai fatti e alle evidenze
scientifiche, posso senz’altro confermare che non saranno i metodi di Monti e della Fornero, né quelli imposti dalla Germania attraverso i patti di austerità intergovernativa, né le
acrobazie monetarie della BCE a salvare l’Italia. Anzi. L’Italia rivedrà un po’
di luce quando il suo popolo avrà la forza e la capacità di mandare al diavolo il curatore
fallimentare Monti, la fustigatrice Fornero, la tirannia della Germania, la BCE
e tutta l’attuale classe dirigente che è stata complice e artefice diretta di
tutte queste disgrazie.
Questo processo decisivo di rinnovamento, che
per certi versi sarà anche più traumatico di quello attuale, a causa delle cure
sbagliate viene solo rimandato di anno in anno, ma alla fine, quando tutti i
nodi verranno al pettine, diventerà più che necessario, vitale. Chiunque abbia
seguito con discreta attenzione l’evoluzione dei fatti, avrà già capito che
l’odierna situazione di stabilità
finanziaria, l’abbassamento dello
spread e la rinnovata fiducia
internazionale, è solo frutto di un’illusione
ottica, di un inganno. L’Italia
si è spostata lateralmente dalle ali vorticose dell’uragano fino al centro
dell’occhio del ciclone, dove tutto sembra calmo, fermo, immobile. Ma se vorrà
uscire definitivamente dalla tempesta furiosa da cui è circondata, l’Italia
prima o dopo questa stessa tempesta dovrà affrontarla a viso aperto. E saranno
dolori per tutti, soprattutto per chi non si è preparato a dovere per
affrontare simili calamità.