martedì 11 dicembre 2012

LA DITTATURA DELLO SPREAD E IL PROGRAMMA DELLA SHOCK ECONOMY IN ITALIA


Ieri è stata una giornata di fibrillazione e passione in Italia: tutti gli occhi degli analisti, degli opinionisti e degli organi di informazione erano puntati sull’andamento dello spread, che dopo essere sceso nei giorni scorsi intorno ai 300 punti base, è risalito sopra quota 350 punti base. L’indice di Piazza Affari è crollato di -2,21%. I titoli bancari sono andati a picco. L’Italia si è avvicinata di nuovo pericolosamente al cosiddetto baratro. Visi preoccupati dappertutto, catastrofismo a fiotti, paura sparsa a piene mani e raffiche di dati allarmanti. Persino il Vaticano ha ritenuto opportuno pronunciarsi, per bocca del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Bagnasco: “La casa brucia. Irresponsabile chi pensa a sé. Non si possono mandare in malora i sacrifici di un anno. Monti? Errore non avvalersene in futuro”. Ma cosa è accaduto di così straordinariamente minaccioso per l’Italia? Come mai la propaganda di regime italiana si è mossa all’unisono con tanta aggressività e compattezza? E’ accaduto un fatto normalissimo. Uno dei partiti di maggioranza, il PDL, che appoggiava il governo dei banchieri guidato da Monti ha avuto l’insolenza di dire la verità: tutti i dati economici, dal PIL, all’occupazione, alla produzione industriale, ai consumi, ai risparmi, al debito pubblico, alla pressione fiscale sono peggiorati dopo un anno di governo Monti, e quindi il PDL ha preferito non garantire più il suo sostegno incondizionato. Cosa c’è di tanto strano in tutto questo? Niente. E’ una normalissima dinamica democratica che si ripete da sempre in tutti i paese che possono ancora reputarsi tali. Tuttavia nello stato di diritto di eccezione in cui si trova incastrata da anni l’Italia all’interno dell’eurozona, commissariata di fatto dai "mercati" finanziari, ogni azione, che abbia una lontana parvenza di democraticità, diventa incredibilmente pericolosa e delicata.


Tralascio ovviamente tutto lo squallore dei tatticismi e delle questioni interne al PDL, basate su alcune rivendicazioni tipiche di un partito padronale (la riforma della giustizia, la legge sulle intercettazioni, l’incandidabilità dei condannati etc), e vado subito al sodo: in linea di principio la bocciatura al governo Monti non fa una piega. I presunti tecnici, che in realtà sono solo degli sciacalli mercenari al soldo degli interessi dei grandi poteri finanziari internazionali, hanno fallito su tutta la linea e qualcuno doveva farglielo notare a livello pubblico e istituzionale. In realtà, prima della bocciatura del PDL, il governo Monti allineato ai principi folli dell’”austerità espansiva dell’eurozona era stato bocciato addirittura dal FMI, che senza mezzi termini ha dimostrato in un suo documento, con tanto di grafici e dati inequivocabili, che continuando a fare tagli alla spesa pubblica e aumenti di tasse la situazione economica avrebbe finito per peggiorare inesorabilmente. Tutti i più accreditati ed autorevoli economisti del mondo, da qualunque latitudine del globo, hanno fatto notare a più riprese, non senza qualche accenno di ironia e sarcasmo, che la strada percorsa dall’Europa è senza ritorno e non ha via di uscita. Chi governa oggi in Europa probabilmente sa già di stare percorrendo una vicolo cieco, che prefigura la recessione come unica soluzione alla crisi: secondo loro, la deflazione dei salari dei lavoratori è l’unico modo per incoraggiare i nuovi investimenti, mentre la deflazione dei prezzi favorirà alla fine i consumi, perché la ricchezza finanziaria reale accumulata dalle famiglie aumenterà il suo potere d’acquisto e chi ha qualche risparmio da parte sarà invogliato a spendere. Chiariamo subito che una tale eventualità non è mai accaduta in passato nella storia del mondo, perché sappiamo bene quanto pesino le pessime aspettative e l’incertezza sul futuro sulle scelte di investimento e di consumo degli agenti economici, eppure l’Europa continua ad andare avanti e ad incoraggiare quei governanti che assecondano indefessamente questa strategia suicida di stampo neoliberista, mercantilista ed imperialista. Perché?


Perché i tecnocrati europei non sono affatto interessati alla ripresa economica nel vecchio continente. Assolutamente no. Quella caso mai arriverà per sfinimento, quando i lavoratori, i sindacati saranno sfiancati e accetteranno tutte le ricette amare imposte dai loro governanti, rassegnandosi ad una vita di indigenza senza fine e smettendo persino di nutrire aspettative per il futuro. L’intenzione dei tecnocrati europei, in perfetta sinergia con gli interessi finanziari dei “mercati” che sono i veri committenti del miope progetto europeista, è invece quello di legittimare il loro predominio assoluto e annientare qualsiasi timida reazione democratica da parte della popolazione. Cosa fa un monarca, un despota, un dittatore quando vuole dimostrare la forza della sua reggenza e mortificare le resistenze dei sudditi? Impone delle misure impopolari e assurde, che in qualsiasi altro contesto sarebbero ritenute senza senso e disumane. Non lo fa per sfizio, per spregiudicatezza o malvagità ma solo per un preciso calcolo psicologico, che deve condurre a determinati risultati. Anche il Dio del Vecchio Testamento agì così con i suoi patriarchi, chiedendo addirittura ad Abramo di uccidere il figlio Isacco per dimostrare la sua abnegazione e fedeltà al divino. Un pensiero unico monocratico, monoteistico si fonda su queste premesse, deve essere innanzitutto accettato incondizionatamente per fede, e non presuppone nelle fasi successive un lavorio razionale della mente. Anzi, più si affievolisce la ragione e maggiori sono le probabilità che la fede si corrobori, e inversamente, più ci si incaponisce sul ragionamento e sulla logica e più si finisce per allontanarsi dalla via della salvezza fideistica e si viene etichettati come eretici. Togliamoci subito dalla testa che i tecnocrati europei siano quindi stupidi, incapaci, incompetenti, perché non è così. Loro sanno perfettamente quello che fanno, sanno che lo scopo dell’euro è quello di annientare i salari e i diritti democratici delle popolazioni e continueranno a sostenere questo piano finché non verrà cancellato persino il dubbio nella mente degli ultimi irriducibili riluttanti che ci sia qualcosa di sbagliato in tutto questo.


Per abbattere gli ostacoli che li separano dal loro obiettivo e piegare le residue spinte democratiche che qua e la vengono dal basso, i tecnocrati europei spingono molto sull’incessante opera di pressione della propaganda di regime, che deve essere a reti unificate, capillare, implacabile, compatta, intrisa da una sfilza di messaggi subliminali che devono avere lo scopo di rassicurare il popolo, il volgo e di abituare i sudditi a considerare lo status quo totalitario come altamente desiderabile. Volete un esempio? Ieri, uno degli eurocrati che è andato a ritirare ad Oslo il Premio Nobel per la Pace, consegnato non a caso all’Unione Europea nell’anno del suo più basso consenso popolare, ha fatto riferimento ad un quadro del pittore senese del Trecento, Ambrogio Lorenzetti, come significativa ed evocativa immagine a cui richiamarsi: l’Allegoria del Buon Governo (vedi sopra). Guardatelo bene quel quadro, in modo da poterlo imprimere nella mente. Cosa vi suscita istintivamente? Non ci vuole molto a capire che si tratta di un riferimento esplicito ad una forma di governo particolare: la monarchia teocratica. A sinistra siede in trono la Giustizia retta dal divino, e a destra si erge imperioso il Monarca con tanto di scudo e di lancia. In mezzo e sotto queste due Autorità ultraterrene e insindacabili si trovano le masse, il formicolio brulicante della gente, i popoli, le persone comuni, che come sempre accade in questi casi vengono raffigurate di dimensioni molto inferiori e in atteggiamento spesso implorante, supplichevole, ammirato e ossequioso nei confronti dell’Autorità. Gli angeli della Giustizia da una parte decapitano gli eretici, i disubbidienti e dall’altro premiano i mercanti, la gente operosa, che si impegna per donare i frutti del duro lavoro al Monarca.


Voi vi domanderete, non è un po’ fuori luogo associare l’immagine moderna dell’Europa a quella di una monolitica monarchia teocratica di stampo medievale? Ma è scemo l’eurocrate a richiamarsi a quel quadro tanto reazionario e anacronistico, che potrebbe suscitare non poche critiche e obiezioni di opportunità? E io vi ripeto no, l’eurocrate non è scemo per niente, la sua è una scelta voluta e ben ponderata, perché lui voleva proprio approfittare di un’importante occasione ufficiale per sedimentare nell’immaginario collettivo il messaggio che intendeva lanciare: l’Europa è un’Autorità ultraterrena che sta al di sopra delle parti, fatta di tecnocrati ed oligarchi che credono ciecamente nell’infallibilità inappellabile dei “mercati”, nella permanenza ad oltranza dell’ordine costituito, in una precisa gerarchia di ruoli e poteri che sovrasta e domina dall’alto la stessa democrazia dei popoli. E questi ultimi, i popoli delle varie nazioni, devono impegnarsi con grande sofferenza e sacrificio per meritare la benevolenza dell’Autorità (lo spread), pena la bocciatura e la dannazione eterna. Questa è la nuova simbologia che deve passare oggi in Europa e di cui la propaganda deve farsi instancabilmente portavoce.


Si tratta evidentemente di un cambio imbarazzante e coraggioso di paradigma che gli eurocrati stanno cercando di istigare e promuovere, non senza qualche azzardo e qualche rischio, rispetto a ciò a cui fino a poco tempo fa c’eravamo abituati, spesso inconsciamente, quando veniva pronunciata la parola Europa. In pratica gli eurocrati stanno ostinatamente tentando di cancellare e archiviare le origini democratiche ed illuministe dell’Europa che affondano nella Rivoluzione Francese, per rispolverare le medievali radici monarchiche e aristoteliche del Sacro Romano Impero. Voltaire deve essere sostituito con San Tommaso D’Aquino. Il flusso inarrestabile della storia, le umane sorti e progressive, devono essere stemperate e governate dall’alto da un’inattaccabile e granitica piramide del potere, in cui ai vertici c’è sempre e solo l’oro, l’euro, i soldi, di cui i tecnocrati e banchieri sono gli unici e indiscussi depositari. Scommetto con chiunque che se provassi a ripetere in rapida successione le parole Europa, Democrazia, Libertà, Quadro, la prima immagine che vi verrebbe in mente, per normale associazione di idee, è lo splendido dipinto del pittore francese Eugene DelacroixLa Libertà che guida il popolo” (vedi sopra) del 1830. In questo caso la Libertà in primo piano è una donna del popolo a seno scoperto che trascina tutti i suoi compagni di lotta alla rivolta, alla conquista dei diritti democratici sottratti dai regnanti, anche a costo di sacrificare la propria vita e di essere massacrata dal fuoco nemico dei soldati del re. C’è una bella differenza di significato fra la tensione dissacrante e dirompente della Libertà, che calpesta pure la morte e non ne teme le conseguenze, e la sacralità dell’ordine gerarchico ed immutabile del quadro visto prima ed evocato dall’eurocrate, il cui intento non tanto nascosto era appunto quello di sostituire nella mente dei sudditi l’immagine di Delacroix con quella di Lorenzetti, eliminando persino il ricordo del primo ed esaltando la magnificenza del secondo.


E’ un’operazione di marketing molto subdola e raffinata, che non ha nulla di improvvisato o casuale ma fa parte di un piano studiato da anni a tavolino da esperti di comunicazione, che lavorano all’interno degli apparati europeisti e sono parte integrante dell’intero progetto. Se il diavolo si nasconde nei dettagli, possiamo senz’altro concludere che in quest’ennesima iniziativa promozionale dell’Europa, presentata in pompa magna a Oslo per solleticare la suscettibilità al luccichio dei lustrini dei sudditi, c’è senz’altro qualcosa di diabolico, luciferino. La “nuova” immagine dell’Europa deve istantaneamente ricollegarsi ai grandi Imperi totalitari di qualunque epoca e provenienza, romano, prussiano, francese, spagnolo, asburgico, ridimensionando a puro aneddoto o didascalia tutto ciò che è accaduto in mezzo, dalla Rivoluzione Francese in poi. Le rivolte risorgimentali europee per la fondazione delle eroiche Repubbliche Costituzionali sono solo una parentesi caotica e sanguinosa, che ha avuto il demerito di interrompere la ben più gloriosa impostazione secolare, imperiale, tomistica e  reazionaria europea, che secondo una ben consolidata prassi riceveva continua forza e sostegno dalla sacra legittimazione del potere ecclesiastico. Così come accadeva in un vero Impero teocratico autoreferenziale, le Costituzioni Democratiche e Liberali non servono più, sono ridondanti, perché possono essere agevolmente sostituite dai moderni trattati mercantili dell’Unione Europea, molto più flessibili ed efficienti, e dalla impareggiabile Bibbia che rappresenta un robusto e solido appiglio alla tradizione del passato per i più nostalgici. Cosa volete di più dalla vita?


Come sappiamo bene questa fase convulsa di revisionismo storico è iniziata e ha ricevuto una violenta accelerazione quando i 17 paesi dell’eurozona hanno rinunciato alla propria moneta nazionale per accettare una nuova moneta che fosse svincolata e indipendente dagli apparati democratici degli stati membri. E’ stata casuale questa scelta di iniziare dalla moneta invece che dalla integrazione istituzionale, politica e costituzionale? No. Perché mai gli eurocrati dovevano dedicarsi ad una laboriosa e impegnativa attività di sintesi delle costituzioni democratiche nazionali quando il loro vero obiettivo era quello di stralciarle tutte insieme e per sempre? In fondo, su quale potere si basa la supremazia di un Sovrano, di un Monarca, di un Despota? Non certo sulle carte costituzionali concesse ai sudditi, che sono un sintomo di estrema debolezza e arretramento della monarchia, ma sulla ricchezza e la forza militare. E infatti gli eurocrati hanno sia l’una che l’altra, perché si sono autonomamente assegnati il privilegio di battere moneta e con questa moneta sono liberi di finanziare come vogliono, quando vogliono, chi vogliono, in particolare l’esercito di tecnocrati, funzionari, politicanti europeisti che hanno invaso i palazzi istituzionali e lavorano esclusivamente al servizio della loro stessa sopravvivenza e degli interessi dei poteri forti che rappresentano. Serve altro ad un Sovrano per iniziare a regnare? No, bastano i soldi, l’oro e un manipolo agguerrito di soldati fedeli. Tecnicamente sappiamo poi che l’euro non è servito soltanto per togliere agli apparati democratici la possibilità di utilizzare la leva della spesa pubblica per fini sociali e per tutelare i diritti della cittadinanza, ma anche come nuovo strumento di redistribuzione interna della ricchezza: la moneta unica ha costretto i singoli governi a puntare solamente su una strategia di svalutazione salariale come unica forma di competizione commerciale e allo stesso tempo ha consentito ai grandi detentori di capitale di investire, spostare liberamente i soldi da un paese all’altro dell’eurozona senza incorrere in alcun rischio di svalutazione monetaria. E’ facile quindi fare un rapido calcolo per capire chi ha vinto e chi ha perso con l’euro. E non è affatto necessario conoscere tutti i principi della dottrina economica per fare i conti della serva.


Il gioco è fatto, le regole sono molto semplici e chi non le capisce è soltanto un mentecatto, buono solo come carne da macello. In pratica chi detiene il capitale ha stabilito le regole ed ora fa in modo che chi non rispetta le regole venga punito in base a criteri di giudizio che discendono dall’imposizione e dalla passiva accettazione di quelle stesse regole. Facciamo un esempio per capirci. In Europa i tecnocrati e gli oligarchi hanno stabilito dogmaticamente e arbitrariamente che l’emissione della moneta deve essere privata, autonoma, indipendente dalla politica perchè hanno decretato per trattato che la spesa pubblica dello Stato è un male assoluto e i “mercati” sono molto più efficienti nel processo di allocazione delle risorse finanziarie. Ora, senza entrare nel merito della correttezza scientifica ed economica della regola di cui ci sarebbe tanto da discutere, chi giudica se l’applicazione di questa regola sia effettivamente corretta? Chi dice se uno Stato sta usando bene o male la spesa pubblica? Un ente esterno e terzo ai due contendenti? Assolutamente no, ma i “mercati” stessi, che sono la controparte che si è avvantaggiata di più dall’introduzione di quella regola, e il loro metro di giudizio si chiama spread.


Se uno Stato utilizza molto la spesa pubblica per finanziare la sanità o l’istruzione, indebitandosi oltremisura con i “mercati” perché privo della sua sovranità monetaria e costretto a chiedere i soldi ai privati, questi ultimi lo puniranno perché da una tale operazione ricevono ben pochi ritorni economici effettivi, a parte gli interessi sui titoli pubblici acquistati. Se uno Stato invece utilizza una quota molto più elevata di spesa pubblica per finanziare o salvare una banca privata, i “mercati” lo premieranno perché verranno rivalutati i titoli di quella specifica banca e garantiti tutti i debiti contratti da quella banca nei confronti degli stessi “mercati”. Stesso discorso vale per la tassazione: più uno Stato tassa e maggiore sarà il premio dei “mercati”, che avranno migliori garanzie di rimborso sui titoli pubblici acquistati, meno uno Stato tassa e più i “mercati” lo puniranno per il motivo opposto a quello espresso sopra. Capite bene che questa è una regola assurda, perché il giudizio che ne deriva non è imparziale, obiettivo o condiviso da tutte le controparti in gioco, ma viene stabilito univocamente da chi è parte attiva in quella ipotetica contesa. E’ come se in una partita di calcio non ci sia l’arbitro, ma siano solo gli undici giocatori di una squadra a decidere quando fischiare il fallo o quando lasciare continuare il gioco, senza concedere alcuna possibilità di replica agli avversari.


Per intenderci, se uno Stato ristruttura una scuola attrezzandola con tutte le infrastrutture più moderne e facendo continui corsi di aggiornamento ai professori, perché devono essere solo i “mercati” a decretare l'opportunità o correttezza di una tale operazione? Non potrebbe essere anche importante ascoltare il giudizio di studenti, professori, famiglie, piccoli imprenditori appaltatori coinvolti che potranno usufruire di quel nuovo servizio e investimento? Al massimo non sarebbe più opportuno fare una media fra le due categorie di giudizi, siano essi qualitativi o quantitativi? Capite bene che un tale meccanismo di giudizio si basa su una stortura illogica di fondo, perché è stata l’imposizione della regola, ovvero la cessione del processo di emissione di moneta ad una banca autonoma, privata, indipendente, a decretare per forza di cose da quale parte penderà la bilancia del metro di giudizio adottato. Nei paesi in cui non esiste quella regola, il giudizio su una o l’altra manovra di finanza pubblica, come la stessa ristrutturazione di una scuola, viene emesso in base a criteri del tutto diversi, perché è lo spread a discendere dalla regola e non viceversa (normalmente la spesa pubblica non fa aumentare lo spread, ma lo spread aumenta a causa della "regola" di finanziare la spesa pubblica soltanto con i soldi dei privati): come sappiamo ci sono paesi come il Giappone, che pur avendo debito pubblico doppio rispetto all’Italia, non vengono e non possono materialmente essere puniti dai "mercati" con la clava dello spread, perchè hanno mantenuto intatta la loro prerogativa sovrana di finanziare tutta o parte della spesa pubblica con i soldi emessi direttamente dalla Banca Centrale Bank of Japan.


In Europa è stato in pratica reintrodotto lo stesso macabro e contorto schema logico utilizzato per giustificare le torture medievali: il dogma stabilisce che tutte le donne giovani (gli Stati) possono essere accusate di stregoneria (la spesa pubblica) e sottoposte a tortura (lo spread), in base a giudizio insindacabile degli inquisitori (i mercati). Come facevano gli inquisitori ad essere sicuri che il loro giudizio era esatto? Ponevano le giovani donne a tortura finchè non erano loro stesse a confessare di essere delle streghe. Nel dogma c’era già inclusa insomma la certezza della sua infallibilità, perché il giudizio che ne derivava era tutt’uno con il dogma stesso; così come oggi la spesa pubblica viene criminalizzata da tutte le parti perché già penalizzata in partenza dal fatto di essere finanziata a debito dai “mercati” privati dei capitali. E non di rado sentirete tanti deficienti dire che se aumentiamo la spesa pubblica oltre i livelli di tassazione saremo attaccati dai “mercati” che ci richiederanno uno spread più alto sui nostri titoli, senza considerare nemmeno lontanamente da quale "regola" assurda prende spunto il loro giudizio. Tuttavia se noi siamo severissimi nello stigmatizzare la tortura medievale come uno dei punti più bassi toccati dalla barbarie e inciviltà umana di fronte al quale sentiamo ancora un brivido di terrore e incredulità, non siamo altrettanto severi a capire di essere caduti nella stessa trappola mentale, giustificando la tortura finanziaria dello spread. Oggi siamo tutti allineati e concordi a ritenere le torture medievali orribili, crudeli, malvage e il metro di giudizio degli inquisitori iniquo, parziale e niente affatto obiettivo, in quanto la confessione veniva estorta con la forza, ma non abbiamo la stessa intelligenza e il medesimo scatto morale per capire che lo spread è lo stessa cosa, perché i suoi giudizi di merito discendono dall’esistenza di una "regola", di un dogma, senza il quale cadrebbe miseramente tutto l’impianto accusatorio.


Basta vedere come gongolavano ieri tutti gli opinionisti e i giornalisti di regime ricordandoci ad ogni minuto come sia aumentato lo spread in seguito alle dimissioni irrevocabili annunciate da Monti sabato scorso, per capire in quale abisso di idiozia e inciviltà siamo precipitati. Monti come sappiamo bene piaceva molto ai “mercati” perché assecondava alla lettera tutte le loro indicazioni: in particolare garantiva ai “mercati” il rimborso dei titoli di stato a qualunque prezzo o costo sociale, tramite tagli della spesa pubblica e aumenti delle tasse, mentre indirizzava tutti gli aumenti di spesa pubblica per salvare le banche come Monte Paschi di Siena, rimborsare i derivati di Morgan Stanley, versare le quote di partecipazione ai Meccanismi Europei di Stabilità scriteriati come l’EFSF o il MES, rispettare i termini di accordi capestro come il Fiscal Compact. Cosa c’è quindi di così straordinario o incredibile nell’aumento dello spread di ieri, visto che Monti garantiva la stabilità dei “mercati” e tutelava soltanto i loro interessi? Nulla. Era abbastanza prevedibile che andasse così. E’ come dire: “vedete, lo sapevo io che quella donna è una strega perché ha confessato!”.


Ma il giudizio non è esatto, non tanto per reali questioni di merito quanto piuttosto perché la "regola" da cui emana e si ricava quel giudizio è sbagliata e totalmente arbitraria, in quanto obbligava le giovani donne (gli Stati) ad essere indiscriminatamente sottoposte a tortura (finanziaria, lo spread) al fine di estorcere il giudizio, la confessione che volevamo ottenere. Se le giovani donne non fossero state costrette con la forza (per dogma, per decreto, per trattato) a subire la tortura e avessero avuto la possibilità di difendersi in un regolare processo (per gli stati significa continuare a gestire la propria sovranità e politica monetaria), nessuna di loro avrebbe mai confessato deliberatamente di essere una strega. Fin qui ci siamo tutti, spero, e il parallelismo con ciò che accade giornalmente agli stati una volta democratici d’Europa è evidente: i governi sono stati privati della loro sovranità monetaria e costretti a finanziarsi soltanto dai privati e questi ultimi possono torturare quanto vogliono i governi e indirizzarne le scelte, perché sanno benissimo che gli stati non hanno più armi finanziarie per difendersi. Lo spread non sarà mai quindi un criterio attendibile di valutazione del benessere o dell’”innocenza” di una nazione, ma solo il normale effetto dell’unico giudizio che avevamo preventivamente deciso di ottenere: se uno stato farà l’interesse dei “mercati” sarà sicuramente virtuoso, in caso contrario sarà vizioso, malato, corrotto, delinquenziale, criminale, mafioso, canaglia e chi più ne ha più ne metta.   


E ripeto, le persone che oggi non riescono ad afferrare questi semplici ragionamenti sono le stesse rispettabili persone, politicamente corrette e animate da impalpabili e oltremodo vacui valori etici fondati sulla pace e la fratellanza universale, che si indignerebbero non poco se qualcuno dicesse loro che se fossero vissute nel medioevo avrebbero giustificato con la medesima superficialità e imbecillità le accuse ingiuste di stregoneria rivolte alle giovani donne innocenti. Orrore. Queste persone odiano la violenza, soprattutto quando viene inferta sulla donne o lesiva dei diritti umani, ma non si accorgono di giustificare lo stesso meccanismo logico quando i “mercati” torturano gli Stati democratici e i diritti di intere popolazioni. Perché la persone veramente stupide e idiote sono quelle che non sospettano assolutamente di esserlo e hanno al contrario un’elevata considerazione di se stesse. E qui stiamo parlando di un’apoteosi e di una vetta inarrivabile di imbecillità, che difficilmente potrà ripetersi in futuro su così larga scala, in nazioni mediamente evolute come quelle occidentali. E sono quasi certo che fra 100 anni gli storici avranno parecchio materiale da studiare e scartabellare sul caso Europa, per capire su quali basi puramente psicologiche e culturali si fonda la forza di una solida Dittatura monocratica.                                                 


Un altro raccapricciante corto circuito logico è avvenuto per esempio qualche giorno fa quando è stato confermato il piano di salvataggio della Grecia da €44 miliardi tramite il fondo europeo EFSF. Tutti gli organi di stampa di regime hanno salutato con grande favore la decisione del governo greco europeista di destinare circa €38 miliardi di questi aiuti per riacquistare (buy-back) i propri titoli di debito pubblico circolanti e in possesso di grandi operatori finanziari, banche, hedge funds, soprattutto americani. Secondo voi non è normale che i “mercati”, attraverso i loro organi di propaganda asserviti, con la stessa severità con cui hanno punito le dimissioni di Monti, dovevano per forza di cose esultare per la decisione del governo greco? Certo che sì. Nello specifico, se il governo greco garantisce ai venditori privati un prezzo di riacquisto che assicura agli speculatori finanziari rendimenti che vanno dal 100% al 400%, il giubilo dei “mercati” sarà incontenibile. Ma evidentemente siamo ancora nell’ambito dell’imbecillità e della stregoneria, perché se lo stesso giudizio venisse rimesso ad un semplice cittadino e contribuente greco bene informato la reazione sarebbe sicuramente meno entusiasta ed esaltante, perché il debito della Grecia è rimasto tale e quale, ma sono cambiati soltanto i creditori, che da privati sono diventati istituzionali e quindi giuridicamente e politicamente molto più invasivi ed invadenti. Nel grafico sotto possiamo vedere come sono stati mediamente distribuiti tutti i fondi di salvataggio forniti alla Grecia: solo il 19% di questi aiuti sono stati utilizzati per rifinanziare la spesa pubblica greca, mentre il restante 81% è ritornato direttamente nella casse degli istituti bancari nazionali e stranieri, con le relative plusvalenze (o minusvalenze in caso di haircut sul valore nominale dei titoli). Ora, non è necessaria chissà quale arguzia e brillantezza di intelletto per capire a chi “serve” veramente l’euro e l’eurozona.


     


Per avere un’immediata dimostrazione empirica di come invece questa particolare tipologia di crisi bancarie, iniziate per eccesso di debito privato (ormai lo sanno anche le pietre che la crisi dell’eurozona nasce da un eccesso debito privato e si è solo in un secondo momento trasformata in una crisi di debito pubblico, quando i singoli governi nazionali sono stati costretti ad andare in soccorso delle loro banche fallite) possano essere risolte in tutt’altra maniera, basta osservare cosa è accaduto in Islanda negli ultimi quattro anni. Dopo il fallimento delle tre maggiori banche private, il governo è stato costretto democraticamente e a furor di popolo a perseguire penalmente i banchieri truffatori, a nazionalizzare i tre istituti bancari, a riconvertire in valuta nazionale i debiti interni denominati in valuta estera, ad alleggerire il peso dei debiti per i mutuatari nazionali, ad imporre un rigido controllo dei flussi di capitali verso l’estero per difendere la parità di cambio della propria moneta nazionale che rischiava una violenta svalutazione. Osservando il grafico riportato sotto sull’andamento del PIL dell’Islanda, possiamo subito notare come la ripresa dell’isola scandinava è stata repentina ed immediata, e pur nelle mille difficoltà ancora da affrontare, il paese è ormai uscito dalla crisi finanziaria anteponendo alle ragioni dei propri creditori esteri (non tutti speculatori finanziari per la verità, ma anche semplici risparmiatori inglesi e olandesi truffati allo stesso modo dai criminali banchieri islandesi), le rivendicazioni politiche e sociali del proprio popolo. E se pure il FMI ha dovuto ammettere in un suo recente documento che il controllo sui movimenti dei capitali (cosa osteggiatissima nell’eurozona, che come abbiamo detto è nata sul presupposto opposto della libera circolazione dei capitali, a tutto vantaggio dei “mercati”) può favorire il rilancio dell’economia del paese coinvolto, significa che ormai l’evidenza è conclamata e non più aggirabile. Ed è molto più probabile che l’eurozona crollerà a colpi di evidenze sperimentali, piuttosto che sperare nel risveglio di un popolo europeo ormai intorpidito e massacrato culturalmente, dopo anni di sistematica manipolazione dell’informazione.






Terminata la giornata di “tortura finanziaria mediatica” da spread pompata dagli organi della propaganda di regime, concludo con una mia personale suggestione, che non ha in sé nulla di complottistico ma si fonda solo su una naturale tendenza a cercare di mettere insieme i tasselli. Il 13 novembre scorso si è tenuta a Roma una riunione straordinaria del Gruppo Bilderberg, rigorosamente a porte chiuse, a cui hanno partecipato i soliti immancabili grandi managers delle banche e delle società finanziarie internazionali, per incontrare in particolare alcuni protagonisti del governo tecnico di Mario Monti ed altri esponenti bipartisan della politica, dell’imprenditoria, della finanza, dell’informazione italiana (quasi tutti già appartenenti ad un’altra organizzazione o comitato d’affari internazionale dalle finalità molto dubbie come l’Aspen Institute Italia). Di cosa dovevano parlare di così urgente? Vuoi vedere che il tema principale della riunione era proprio la riorganizzazione politica italiana dopo la fine del governo Monti? E se tutta questa messa in scena del ritorno in campo di Berlusconi e dello sgambetto a Monti fosse funzionale alla ben più credibile e apprezzata candidatura del professore bocconiano alle prossime elezioni? Se qualcuno ha ascoltato bene il discorso del segretario del PDL Angelino Alfano alla Camera, con cui il galoppino e fedele scudiero del cavaliere si apprestava a sospendere la fiducia al governo Monti, si sarà accorto che la bocciatura ai tecnici non era dovuta tanto ad una mancanza assoluta di qualcosa ma ad un’assenza di determinazione: i tecnici erano stati troppo leggeri e avevano fatto “troppo poco” sul versante delle riforme strutturali. Detto in altre parole, Alfano e tutto il PDL speravano che Mario Monti avesse potuto fare di più sul fronte della liberalizzazione e flessibilità del mercato del lavoro (ovvero svalutazioni dei salari), privatizzazioni e svendita di patrimonio pubblico, in modo da favorire le grandi imprese e i detentori di capitale “italiani”. Quindi nulla osta al piano estorsivo e predatorio imperniato sull’euro, che estrae valore e ricchezza dal basso per convogliarlo verso l’alto, mentre l’unica pecca dei tecnocrati italiani era stata quella di non aver battuto i pugni abbastanza a livello comunitario, europeo, per far valere di più le ragioni dei capitalisti italiani nei confronti soprattutto di quelli tedeschi e francesi.



Tutto qui. Di maggiore tutela dei diritti democratici, contrattuali e sociali dei cittadini non se ne parla proprio. La mattanza anzi deve essere portata ancora più a fondo per essere molto più redditizia per i capitalisti, i grandi imprenditori, i banchieri. Ci vuole un’altra bordata di shock economy, per instillare ancora più paure, fobie, minacce incomprensibili nel popolo e costringerlo ad accettare misure impopolari che in caso di normalità e stabilità economica sarebbero ampiamente osteggiate. L’applicazione di queste politiche di privatizzazioni selvagge, tagli alla spesa pubblica e liberalizzazioni dei salari verrà ovviamente effettuata senza il consenso popolare, approfittando di una causa esterna (principalmente lo spread) e aumentando come da programma sia la disoccupazione che l’impoverimento generale. Immaginatevi quindi in uno scenario del genere uno scontro fittizio fra Mario Monti e Silvio Berlusconi, che si fronteggiano in un finto duello al fulmicotone per polarizzare il confronto e l’attenzione degli italiani (sempre sensibili alla logica delle appartenenze calcistiche) e per escludere dal dibattito tutti gli estremismi, compresi i nascenti movimenti sovranisti e anti-europeisti oppure lo stesso Movimento 5 Stelle, che fa paura non tanto per i suoi contenuti inesistenti ma per la sua intrinseca imprevedibilità e ingovernabilità politica interna. Per spiazzare la concorrenza, Berlusconi e Monti fanno finta di essere avversari in modo da rafforzarsi a vicenda, con il solito appoggio esterno al professore del PD di Bersani, che pur di non governare e contemporaneamente non indebolire l’assetto europeista attuale continuerebbe volentieri a recitare la parte della povera vittima incastrata suo malgrado fra due fuochi. “Tutto cambia affinché nulla cambi”, avrebbe detto il Principe Fabrizio del Gattopardo.  


56 commenti:

  1. Lo spread è come la mongolfiera : per farla veleggiare più bassa devi aprire la valvola e far defluire più salari.

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    1. In effetti metafore sullo spread se ne possono fare infinite, ma il concetto rimane sempre lo stesso: privilegiare le grandezze finanziarie, contabili rispetto a quelle sociali, reali...
      E il fatto che il professore Monti verrà ricordato come Mister Spread la dice lunga su quali valori si fondava il suo governo, di cui non sentiremo di certo la mancanza...anche se non credo che Monti si toglierà di mezzo molto facilmente, non tanto per sue ambizioni personali ma perchè i suoi committenti lo obbligheranno in un modo o nell'altro a rimanere sulla scena, come garante dei loro specifici interessi...

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  2. Certo Berlusconi dice la verità, però la dice troppo tardi e per scopi inconfessabili ( che tutti conoscono ) e così getta il discredito su tutti quelli che la verità l'hanno sempre detta. Però che reazioni! Berlusconi ha fatto salì lo spread! Perderemo i vantaggi d'un anno di sacrifici! Sembra che l'abbiano già eletto!
    La più subdola è stata la Littizzetto...ecco appena il Paese si riprende arriva Lui....
    Adesso leggo il post.

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    1. Che il paese si sia ripreso lo vedono solo loro e persone mortalmente incapaci e strumentalizzate come la Litizzetto, che come tutte le piddine pensa di essere sempre dalla parte giusta, dalla parte dei buoni, e il male del mondo è solo Berlusconi...pur di attaccare il cavaliere, questi pazzi scriteriati si farebbero pure spennare vivi dai banchieri e accetterebbero le condizioni di vita più indegne e antidemocratiche, perchè loro ragionano così (?): "se Berlusconi è il male, tutto ciò che contrasta Berlusconi è il bene, fosse anche la Merkel, Sarkozy, Montezemolo, Monti, Fini o Hitler in persona..."....non conoscono le mezze misure, o bianco o nero, senza soffermarsi mai sulle sfumature di grigio...come tutti gli idioti non hanno coscienza critica o capacità di discernere e indagare in profondità nelle cose...ma non lo dire mai a loro, perchè loro sono certi di essere i buoni, i bravi, i giusti...CAMERATI PIDDINI, uniti e compatti verso gli Stati Uniti d'Europa!!!
      Solo per la cronaca, mi ha molto stupito che uno dei banchieri più discutibili e corrotti d'Italia come Cesare Geronzi abbia confessato che il suo politico di riferimento è sempre stato Massimo D'Alema...ma non lo dire al piddino o alla Litizzetto, che magari credono ancora che D'Alema abbia i poster di Che Guevara in casa!!!!

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  3. Stanno cercando di riportare un'epoca "neo-medievale" dove i latifondi di allora sono le multinazionali di oggi ... Tutto in mano a pochi, che vergogna!!

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    1. Esattamente...pochi gruppi al vertice, e una massa di schiavi e disperati alla base...ma più si andrà in quella direzione e maggiore sarà secondo me la reazione degli schiavi...o almeno se dovessimo attenerci alla storia, le cose sono sempre andate così...

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    2. Mi permetto di dissentire. La storia insegna che tutte le rivolte, raggruppando un coacervo incoerente e magmatico di persone arrabbiate ma inconsapevoli dei reali motivi che le hanno condotte all'impoverimento ed alla disperazione, sono sempre fallite miseramente, soffocate nel sangue e represse con violenza, e i capintesta giustiziati, quando non linciati dal popolo stesso.
      Ben diverso il discorso quando si ha a che fare con una rivoluzione, portatrice di interessi consapevoli di una o più classi di persone (anche se minoranza) ben definite e decise a perseguire i propri interessi, fino alla vittoria, spesso ottenuta anche in condizioni iniziali sfavorevoli.

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  4. Ottima visione, perfetta foto dell'amarissima realtà europea, manca solo il paragrafo dedicato al potere della chiesa, solo accennato nominando Bagnasco, l'opus dei è attivo e devastante partecipante della crisi.

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    1. Vedi in effetti parlo della Chiesa spa, perchè so che creerei delle spaccature interne fra i lettori che non sono utili al dibattito in corso pro o contro euro, pro o contro una gestione più razionale e umana dell'economia...ma quello che penso della Chiesa spa credo emerga qua e la nei miei scritti: una multinazionale economica e finanziaria al pari di tutte le altre, che cerca di rimanere sul tavolo da gioco e di spartirsi insieme agli altri le fette della grande torta...
      Rispetto molto la sensibilità religiosa di chiunque e la rispetto talmente che sono quasi sicuro che chiunque sia animato da una sincera sensibilità religiosa non è certo verso il Vaticano spa che guarda per ritrovare i cardini della sua spiritualità...ma ripeto, questa discussione esula dagli obiettivi reali di questo blog, che vuole dimostrare a tutti, atei, cattolici, ebrei, musulmani, che le possibilità di rifondare un'economia giusta esistono ed esistono anche tanti modi per non far dipendere il mondo soltanto dall'economia...

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  5. Scusate ma cpme vi salta in mente di dire che il sacrificio di Isacco è richiesto dal Dio cristiano?
    Faccio presente che la Bibbia è un libro EBRAICO, che all'epoca dei fatti narrati (Akedah) come anche all'epoca della redazione del testo IL CRISTIANESIMO NON ESISTEVA

    Quindi essendo il Dio di ebraismo, cristianesimo, islam lo stesso potevate scrivere o "il Dio monoteistico" o il Dio dell'Antico Testamento ma certo scrivere il Dio cristiano è semplicemente sbagliato.
    Inoltre vorrei che mi faceste un singolo esempio tratto dal Vangelo ( questi sì libri cristiani ) in cui il Dio del Nuovo Testamento richiede prove simili a un mortale.
    Capisco il desiderio di far passare in ogni modo le proprie personali convinzioni ma lo si può fare in modo più corretto.

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    1. Giustissimo...credo si sia trattato di una svista dovuta alla stanchezza o alla fretta....però non vedo in che modo suffraghi le idee di Piero.
      Insomma ...non ci vedo malizia!

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    2. Per capire se c'era malizia o meno aspetto la risposta del creatore del blog. Io ho detto una cosa molto semplice e cioè che primo, la Bibbia può essere un pretesto per criticare le religioni monoteistiche ma attribuirne il pensiero solo alla religione cattolica è un errore marchiano dato che è un libro ebraico; secondo come è stranoto ci sono anche altre religioni in Europa che hanno le mani in pasta nella finanza e quindi continuare a dire che la religione cristiana è l'unica del continente a "tracimare" dove non dovrebbe è un altro errore marchiano.
      Abbiamo visto tutti cos'è successo a Odifreddi che per an
      Ni ha dileggiato la chiesa cattolica e poi guarda un po' cosa gli va a capitare. Quindi se il creatore del blog ha come intenzione quella di accanirsi contro i cristiani sapendo che da loro non avrà problemi mi sento almeno in dovere di rimarcarlo.

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    3. Mi tiro fuori subito dal ginepraio della questione religiosa, perchè non è assolutamente nelle mie intenzioni quello di entrarci ed esula dagli obiettivi di questo blog...
      L'esempio faceva riferimento al fatto che le fedi monoteistiche, totalitarie e assolute richiedono spesso cose assurde per dimostrare l'abnegazione dei sudditi o dei devoti a quelle fedi...correggo subito la parola Dio cristiano con Dio del Vecchio Testamento, anche se per quel poco che so, non mi risulta che la religione cristiana abbia sconfessato e rifiutato i dettami del Vecchio Testamento...per quel poco che so ha solo cercato per anni, in modo spesso confuso e discutibile, di fare una sintesi fra due mondi assolutamente inconciliabili come quelli descritti nel Vecchio e nel Nuovo Testamento...
      Per quel che ne so, anche Gesù ha chiesto ai suoi discepoli dimostrazioni di fede abbastanza forti: lasciate mogli, figli, lavoro, casa e seguitemi, oppure non abbiate timore di sacrificare la vostra vita per me e mi pare che i primi cristiani lo abbiano proprio preso alla lettera, accettando il martirio e le persecuzioni come massima dimostrazione di fede e di abnegazione al Cristo...
      Ma ripeto, sono solo mie considerazioni personali che non intendono offendere la sensibilità religiosa di nessuno...anche perchè ritengo questi argomenti molto intimi e delicati e per quello che mi riguarda, ritengo che la sfera spirituale faccia parte della coscienza individuale di ogni singolo uomo e non possa essere banalizzata facendo inutili generalizzazioni: i cristiani, gli ebrei, i musulmani, i quaqqueri, i mormoni, i valdesi...quelle sono solo tipiche categorie di appartenenza semplificate, che per quanto mi riguarda valgono poco o niente...anche se sono consapevole delle forti implicazioni politiche, storiche e sociali che ogni forte gruppo ben organizzato, in nome di una fede o di altro, può imprimere al corso degli eventi...

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  6. Il riferimento andrebbe fatto alla Chiesa come istituzione, non al Dio ebraico o cristiano; il potere rifiuta ogni dimensione che non sia riferita a se stesso, che non si possa integrare e asservire: esattamente ciò che accade nel più europa, unica strada percorribile dai Padri affondatori di qualsiasi modello democratico alternativo. Ora se la Chiesa è dentro questa cogestione del potere, contribuisce a salvaguardare la regola del potere, solidarizza con esso. Oppure dovrebbe configurarsi "...come popolo in lotta contro il faraone,...annunciando il messaggio dell'esodo, il quale è la specifica vera forza di liberazione degli schiavi e di tutti gli sfruttati dal potere mondiale:" Venite a me o tutti voi che siete stanchi e oppressi dal giogo della legge e io vi rinfrancherò" (Matteo 11,28) tratto da Turoldo "La parabola di Giobbe". Il giogo che dovrebbe portare l'uomo nella Bibbia e in particolare nel Vangelo è quello della libertà fondata sull'amore, su cui si dovrebbe fondare la Chiesa. Quindi la Chiesa dovrebbe essere per l'uomo, e non per il potere sull'uomo: ma se si configura come l'esempio più riuscito di potenza mondana e monolitica, non potrà che ispirare modelli di dominio sull'uomo in antitesi alla sua missione. Basta con questi poteri che si arrogano il diritto di detenere la verità: del più Europa o dell'interpretazione del Vangelo, decidendo dall'alto ciò che è bene e giusto per tutti! Non si può essere felici senza essere liberi, per questo bisogna seguire un modello sociale, politico, religioso che si basi sulla regola del ripetto e dell'uguaglianza, dell'altro sono io, la sua libertà è limitata solo dalla mia libertà....Scusate la parentesi socio-religiosa, magari sono andato fuori tema!
    Roberto N.

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    1. Non sei andato fuori tema per niente, perchè il nostro obiettivo è quello di ricominciare a lottare per riconquistare una cosa normalissima che ci è stata sottratta: la democrazia...
      Basterebbe rivendicare ad uno ad uno tutti gli articoli della costituzione, per uscire dall'euro e riprenderci la nostra bella sovranità popolare, con tanto di piena occupazione come obiettivo principale della nostra politica economica e sociale...
      Sulla Chiesa concordo che il problema sta più nell'istituzione secolare, piuttosto che sui valori spirituali e etici della dottrina che possono essere più o meno condivisibili (tranne alcuni estremismi che si trovano soprattutto nel Vecchio Testamento...)...
      La Chiesa dal momento della sua fondazione è sempre scesa a patti con i potenti di turno, quindi non mi stupisce per niente che oggi sia alleata con i banchieri e con i tecnocrati europeisti...nulla di nuovo sotto il sole, avrebbe scritto un profeta biblico...
      Comunque la tua immagine dei PADRI AFFONDATORI era bellissima!!!

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  7. In tutte le religioni monoteistiche le gerarchie clericali hanno acquisito il controllo sul l'interpretazione dei Testi e hanno giustificato il capitalismo che invece sarebbe incompatibile con i principi di queste tradizioni. Tutti ricordiamo la veemenza di Giesù contro i prestatori di denaro, Il prestito finanziario a interessa nell'Islam é proibito ed é considerato una colpa grave, anche la Torah lo considera tra i peccati più orribili( il Talmud no soprattutto nei confronti di non ebrei )
    " l'usura praticata per incrementare le ricchezze di alcuni, non avrà incremento presso Dio. Ciò che invece darete in elemosina, desiderando il compiacimento di Dio, vi sarà raddoppiato" (Sura XXX. Ar-Rum, "I Romani "

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    1. Religiosamente e spiritualmente ineccepibile...ma vaglielo a spiegare tu ai cristiani che lo IOR è una delle banche più potenti del mondo, dove le parole di Gesù non sono nemmeno ammesse per scherzo all'interno dell'istituto...sugli ebrei poi, non ne parliamo proprio, perchè loro le banche le hanno inventate!!!
      Insomma una cosa sono le religioni, le dottrine, la spiritualità, la coscienza individuale, il proprio rapporto con l'eterno e il divino di cui ho il massimo rispetto...altra cosa sono le istituzioni umane, le caste, le organizzazioni formate da più di due uomini, che hanno qualche soldo da parte da investire...e da lì in poi che iniziano i guai e le contraddizioni!!!

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    2. Paolo, perdonami ma non devi spiegarlo ai Cristiani. Spiegalo semmai ai Cattolici.
      Per quanto riguarda Vecchio e Nuovo Testamento, il primo ti insegnava: occhio per occhio, il secondo: porgi l'altra guancia.
      Ciao e grazie immensamente per quel che fai.
      Antonio.

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  8. Concordo. E quindi, oltre a prenderne amaramente atto, e ad inimicarsi i tanti benpensanti, che si fa? Come risvegliare il popolo alla democrazia senza il megafono mediatico? Non abbiamo il dovere di agire prima che sia troppo tardi? Chiara

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    1. Chiara, ti assicuro che in un modo o nell'altro ci stiamo organizzando, sta nascendo qualche lista civica che si presenterà alle elezioni con il programma dell'uscita dell'euro, stiamo cercando di coordinare i blog di informazione e divulgativi...insomma stiamo cercando di non disperdere le energie e di rimanere concentrati sull'obiettivo e il vostro contributo di supporto e di sostegno è fondamentale, sia in fase di lettura e diffusione di un certo tipo di informazione, sia come segnalazione e integrazione di qualcosa che intanto ci era sfuggito...insomma, qui la rivoluzione la dobbiamo fare noi dal basso, ognuno di noi, ognuno a suo modo e secondo le sue proprie possibilità, senza attenderci dall'alto che arrivi il salvatore di turno...agire significa innanzitutto informare più persone possibili su ciò che accade e farci trovare pronti quando arriverà il nostro momento e l'uscita dall'euro non sarà più un'alternativa fra le tante, ma l'unica scelta percorribile...

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    2. Scusa Piero, in merito alle liste civiche con in programma l'uscita dall'euro potresti dare qualche ragguaglio o è prematuro? Seguo il tuo blog è tutti gli altri della cerchia antieuro (Goofy, orizzonte 48, Voci dall'estero ecc) ma non ho trovato (o mi è sfuggito)alcun accenno in merito, il tuo è il primo.
      (Se ritieni l'OT non pertinente evita pure di pubblicarlo).
      Grazie.

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    3. Caro Mauro Poggi,

      mi permetto di segnalarti questa lista, che ho già segnalato nel precedente post, di una professionista seria ed impegnata contro l'euro e le oligarchie tiranniche schiavistiche finanziarie, che vi dominano. Questa persona è conosciuta personalmente dallo stesso Piero Valerio che ha detto di apprezzare molto, e che sta valutando attentamente di appoggiare:

      Paola Musu, l'avvocato che denunciò Monti, candidata Premier per le Elezioni Politiche del 2013

      LISTA SI - SIAMO ITALIA questo sarà il nome della Lista Civica Nazionale che si presenterà alle prossime Elezioni Politiche del 2013

      link: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=566

      A te caro Mauro Poggi faccio una domanda secca: hai aggiornamenti sulla notizia di inizio anno dei 2,6 miliardi di €, dati di fretta e furia senza spiegazioni da Monti alla bancha Morgan Stanley? Quali sono i motivi di tale fretta luciferina, e nessuna spiegazione soddifacente, visto che la pubblica amministrazione italiana è debitrice cronica di molti anni di 80 miliarci di €, verso tanti piccoli e medi imprenditori e fornitori, che poi finiscono per dichiarare fallimento, per crediti dovuti, ma mai erogati dalla PA?

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    4. Grazie Nicola. Conosco Paola Musu (non personalmente) ma non sapevo della lista, darò un occhiata.
      Circa i 2,6 mld alla Morgan Stanley la risposta secca è: no!(Dovrei?) All'epoca (parliamo dei primi mesi 2012, mi pare) ho letto alcuni articoli abbastanza tecnici che in pratica declassavano il senso dell'operazione a normale riposizionamento su derivati o qualcosa del genere (ne ricordo uno di Seminerio su Phastidio.net), poi l'argomento è scomparso dalla cronaca...
      Non so nemmeno che seguito abbia avuto la denuncia di Paola Musu, alla quale ne seguirono diverse altre (non saprei quante, non ci siamo mai contati, forse un centinaio)sporte sulla traccia della sua.

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  9. come vedi,ti seguo assiduamente.
    TURPE EST IGNORARE QUOD OMNIBUS SCIRE CONVENIT
    ( Aristotele )con stima GFC

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    1. Ci seguiamo a vicenda e chi ci ignora è turpe...e se lo dice Aristotele c'è da credergli...

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  10. Piero, un OT informativo: hai da consigliare un libro didattico sulle teorie monetarie? anche un libro univeritario va bene

    Grazie

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    1. Un libro specifico sulle teorie monetarie proprio no...ma considera che tutte le teorie macroeconomiche includono anche teorie monetarie e soprattutto descrivono le modalità di intervento della banca centrale...fra i migliori può anche leggere il classico Blanchard o il più keynesiano Acocella...
      Fra i maggiori esperti italiani di teorie monetarie puoi leggere i libri di Augusto Graziani...ma anche i nuovi libri di Fantacci e Amato sono molto illuminati (in particolare La Fine della Finanza)
      Di anglosassoni i migliori sono Scott Fullwiler, Randall Wray e Richard Werner (Where does money come from?)...insomma di materiale ce ne abbastanza in giro, anche se quelli che descrivono meglio il funzionamento delle banche centrali sono tutti in inglese...e non è molto strano che sia così, visto che in Italia non abbiamo più una banca centrale e una moneta!!!

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  11. Un mio vecchio e personalmente stimato compagno delle superiori, alla lettura di questo articolo, avrebbe affermato: "Acciderbolina"!
    Le tanto "mediaticamente" vituperate tesi "complottiste" emergono con forza ed ormai inevitabilmente in questo scritto.
    Dovendo trarre tutti noi una lezione etico-morale sui corsi e ricorsi storici, posso umilmente affermare che in merito al Bilderberg come all'Aspen (evitando di citare il Bruegel od il Bohemian Club o la Skull & Bones o per rimanene nei confini nazionali il Gruppo Ambrosetti o quello Spinelli) ho mosso i miei primi passi "iniziatici" di conoscenza.. nei lontani, anzi remoti, anni novanta.
    Ciò detto, l'analisi qui esposta è stata, a mio avviso, magistralmente sintetizzata.
    Spesso mi son ritrovato ad osservare l'insufficienza della lente economica per valutare processi che vanno al di là della mera "ragionieristica".
    Il progetto Europa è stato voluto. Disegnato. Pianificato ed architettato. Pazientemente costruito, progettato e giustificato attraverso analisi volutamente fuorvianti dell'etica, della comunità, della storia, della cultura e delle necessità dei popoli.
    Oggi ognuno di noi si riempie il palato di termini spuri come "Unione", "Democrazia" E "Diritti Umani".
    Alla conta dei fatti, quegli stessi individui calpestano ogni giorno il prossimo in nome di un arrogante diritto o forse e meglio "privilegio"!
    L'ignoranza regna sovrana e detta le sue regole come quella dello Spread che in tempi non sospetti veniva confuso con lo spritz nella logica tutta populista e pseudo medio-borghese dell'happy hour.
    In ogni caso, complimenti Piero per l'analisi.
    Complimenti che non vogliono essere ridondanti ma che hanno lo scopo di sottolineare la capacità di smontare, con semplici deduzioni, inganni che volutamente accettiamo per ns semplice comodo.
    Giustamente poi, all'uomo, se privo d'inganni, verrebbe da chiedersi: "Quale reale interesse si avrebbe nel vivere una realtà il cui unico scopo è vessare gli altri?"
    Mi verrebbe da rispondere: L'idiozia stessa di considerarsi onnipotenti!

    Un saluto,
    Elmoamf Massimo Paglia

    P.S.: chiedo venia per gli interventi sempre troppo poco volti all'analisi tecnica e magari pesantemente digeribili. A titolo giustificativo posso sempre chiamare in causa i "cavolfiori": più ne mangio per gola ma più difficilmente poi si digeriscono (ahah)!

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    1. Carissimo Massimo, i tuoi interventi sono sempre molto benvenuti...visto che siamo in tema di confessioni, ti confesso il motivo che mi spinge a continuare in questa lotta forse inutile e già persa in partenza: la teoria dei giochi...secondo la teoria dei giochi la cooperazione produce sempre più vantaggi collettivi e generalizzati della competizione ad oltranza...
      La teoria dei giochi dovrebbe essere a mio parere insegnata ai bambini a scuola per farli crescere con nuovi valori più umani e razionalmente più sostenibili e utili per tutti...
      chissà magari un giorno ci riusciremo a far capire l'importanza di questo fondamentale cambiamento di paradigma culturale!!!

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  12. Piero scusa se insisto. ho lasciato un messaggio nell'altro tread ma vorrei sapere se hai visto superquark sull'economia di qualche giorno fa. anche li hanno parlato di spread ma quel programma mi è sembrato molto di parte.
    tu - ma la domanda è rivolta a tutti - sai dirmi cosa pensi del programma.
    nell'altro post non mi sono firmato lo faccio ora.
    non sono iscritto perciò di scrivo qui nome e cognome

    Daniele Renzi

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    1. Ciao Daniele, ti ho scritto sull'altro post cosa penso di quella trasmissione indecente di propaganda...non si tratta di economia, ma solo di una corrente specifica della disciplina economica (supply side, basata soltanto sull'offerta, classica, neoliberista...) che ci ha praticamente rovinati tutti e costituisce la base teorica dell'euro e del finanzcapitalismo...

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    2. grazie Piero.
      se non è troppo volevo chiederti se secondo te può andar bene un vecchio libro che ho trovato ai tempi dell'università.
      si tratta di economia politica Cozzi, Zamagni, editore il Mulino.
      Tentai anni fa di studiare giurisprudenza e mi capitò un esame di economia politica. avevo 19 anni, le idee poco chiare e soprattutto poca voglia di studiare la materia. poi mi iscrissi a lettere e i libri finirono in cantina.
      mi hai fatto venire voglia di riprendere quei libri. questo è quello che ho trovato.
      Io vivo a Roma e questo libro qui gira come il pane o almeno girava come il pane quando mi iscrissi nel 1993 a giurisprudenza.
      comunque.. conosci questo testo?

      Daniele Renzi

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    3. Ho sentito parlare di questo testo universitario, ma sinceramente non l'ho mai letto...
      spulciando l'indice mi sembra abbastanza esaustivo e completo (parte dalla microeconomia, analisi della curva di domanda e di offerta, mercati concorrenziali e arriva fino alla macroeconomia e alla teoria keynesiana) e secondo me ti può dare una buona visione d'insieme per cominciare a maneggiare i concetti più comuni...
      Detto in altre parole, per me un testo universitario vale l'altro, perchè le teorie e i concetti sono sempre gli stessi anche se ogni autore poi pone l'enfasi sulla teoria che più lo convince (in particolare si tratta quasi sempre di professori ed economisti di stampo classico, neoclassico o neoliberista, quindi molto concentrati sull'importanza del libero mercato, la concorrenza, le aspettative razionali etc etc)...secondo me, la cosa più importante da fare è quello di mantenere un certo distacco da ciò che si legge, perchè ovviamente troverai scritte delle banalità e sciocchezze senza senso del tipo: aumentando l'offerta di moneta la banca centrale aumenta il saggio di inflazione della stessa entità...cosa mai viste sulla terra insomma, per il semplice fatto che la banca centrale non può autonomamente aumentare l'offerta di moneta...a meno di non lanciare banconote dall'elicottero!!!!

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  13. Quando leggo gli articoli del dott. Piero rimango sempre meravigliato dalla lucidità, dalla completezza e dalla sinteticità delle analisi. Un pezzo come questo non dovrebbe essere affidato unicamente alla Rete, ma essere trasmesso come "messaggio speciale" a reti unificate ed essere inviato alle segreterie dei partiti.
    Per coerenza logica è davvero impeccabile ed interessantissimi e assai eleganti sono i paralleli storici.
    Da tanti mesi mi chiedo: ma come hanno fatto il sommo vertice della Repubblica e i parlamentari quasi al completo ad accogliere a braccia aperte l'inviato della G.&.S. come fosse "il Messia" ? Dunque sarebbe proprio vero che siamo ormai sudditi dell'impero del DIO degli speculatori e dei saccheggiatori?
    E gli italiani dei quali ancora molti apprezzano questo "Salvatore ex machina", come fanno a sostenerlo ancora con oltre il 40 % di preferenze nei sondaggi?
    Nel testo dell'articolo si parla ad un certo punto di imbecillità. Mi illudo sperare che si tratti solo di scarsa informazione e quindi di ignoranza. Però questo mi fa crollare ogni speranza per il futuro. Il popolo italiano evidentemente è in gran parte decotto. Il primo ministro recentemente ha in effetti dichiarato che "Il Paese è pronto" ( forse per essere servito in tavola ai famelici ed insaziabili Dinosauri?)

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    1. Il "Salvatore ex machina" della GS a quanto pare difficilmente lascerà il suo posto, perchè i suoi committenti stranieri (da Wall Street a Francoforte...) lo hanno obbligato a restare...devono portare a termine l'abbuffata in Italia di tutto ciò che c'è ancora di spendibile e profittevole e solo allora ci butteranno via come pile esaurite, alle prese con un default certo, dato che troppi investimenti diretti esteri portano ad un eccesso di debito estero difficilmente rimborsabile...
      Il problema è proprio quello a cui accennavi tu: l'informazione. Gli italiani si informano male, in genere da televisioni e giornali, da fonti già belle che allineate con la propaganda di regime e quindi pensano che tutto ciò che accade sia normale e in qualche modo sotto controllo...non hanno capito ancora di essere sotto torchio, perchè è arrivato per loro il tempo della spremitura, senza alcuna visione o previsione di ciò che accadrà dopo la mattanza...cercare di ridestare quanto possibile le coscienze è l'unico modo che abbiamo per resistere e in questa lotta partigiana di resistenza allo sciacallaggio e alla cattiva informazione, più siamo e meglio è...

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  14. Ottimo articolo Piero...
    La strada è lunga...5 minuti di ballarò mi sonoo bastati....voltastomaco. Viene voglia di arrendersi e lasciar perdere. Dovrò abituarmi al fatto che guadagno poco perchè in passato ho speso troppo..Sarà...

    Saluti Santo

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    1. Caro Santo e...Templare.
      Non ci siamo dimenticati della tua richiesta e se vuoi puoi chiedere alla mail messa in circolo da sil-viar negli ultimi post su "orizzonte48", come fare per avere, attivamente partecipando in cooperazione con altri, il "volantino" che ritenevi utile alla informazione nelle fabbriche :-)

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    2. Oh, meno male. Così si fa.
      Serve aiuto?

      P.S.: Al babbeo che ha insinuato che io fossi un certo troll rispondo che avevo capito da subito che era un babbeo infatti non mi sono mai rivolto a lui direttamente, non ne varrebbe la pena.
      Io ho scritto solo e sempre come CS (o Cuncta Stricte).

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    3. Grazie 48, le scriverò sicuramente, con calma....tanto prima di rivedere la fabbrica passerà un "pelino"....la cassa integrazione incombe e sarà spietata...

      Saluti Santo.

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    4. La strada è lunga e difficile, caro Santo, ma insieme si può cercare di percorrerla meglio e senza paura...le iniziative di 48 sono importantissime e bisogna approfittarne, perchè costituiscono una base solida istituzionale dalla quale far partire tutte le nostre rivendicazioni...tanto ormai dal punto di vista economico, abbiamo capito come e perchè vogliono fregarci...verrà un giorno forse, quando ci avranno spremuto come in Argentina, in cui le fabbriche ce le riprenderemo sotto forma di cooperative sociali e la mia intenzione per il prossimo futuro è quella di essere un pò più attivo sul territorio, dato che a quanto pare i piccoli imprenditori stanno cominciando a svegliarsi e hanno voglia di capire...paradossalmente sono proprio loro, quelli che un tempo chiamavamo i padroni, i nostri maggiori alleati in questa battaglia...

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  15. Perchè scrivi queste cose! se non era per Monti ora stavamo come la Grecia! Monti è stato chiamato per rimettere i conti a posti o per cercare di farlo e ci sta riuscendo. stiamo faticosamente ripagando gli interessi sul debito, l'Italia presto sarà in ripresa e presto usciremo dal tunnel se c'era ancora berlusconi avremmo avuto lo spread altissimo.
    con Monti lo spread è sceso subito e solo ora sta risalendo.

    io capisco che voi di destra dovete difendere berlusconi ma almeno fatelo con argomenti validi senza attaccare l'operato del premier, che se non ricordo male è pure reato in Italia!!

    Acidburn

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    1. ahahaahah in fondo e' giusto che al confronto partecipi pure l'opposizione
      ahahahahahahah
      noi di destra...difendere berlusconi..la grecia ahahahaha lo spread
      bell'intervento, simpatico no rido perche e molto rappresentativo

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    2. Ah ah ah ah. RO BER TO BE NI GNI ci spiegherà la Costituzione.....questo sì
      che é divertente, pensate quanta fatica ci risparmieremo!!

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    3. Sì, in effetti etichettarci come destra berlusconiana è un pò ridicola come cosa, visto che proprio oggi abbiamo scoperto (lo sospettavamo già da tempo...) che Monti e Berlusconi sono la stessa cosa, entrambi nel PPE partito popolare europeo, nel partito unico dell'euro...insieme a quegli altri sciamannati del PD di Bersani...
      Caro mio, la verità è che per voi sarà un pò difficile etichettarci perchè apparteniamo ad una stirpe che non è mai esistita prima in Italia: "Cittadini Democratici Consapevoli"...e mi dispiace per te, che invece sei incastrato ancora nelle logiche calcistiche della destra e della sinistra, di Monti e Tremonti, che sarà sempre una fregatura per te e la tua famiglia (a meno che tu non faccia parte di una di quelle famiglie che compongono il 10% che possiede il 50% della ricchezza...e allora tua difesa d'ufficio dello sciacallo Monti è comprensibile...)...
      Contessa, le lezioni di Costituzioni il caro Benigni le dovrebbe fare al suo compare di merende Bersani, non certo a noi che ormai abbiamo capito tutto di come quella Costituzione è ormai carta straccia...però dai, una risata ce la facciamo volentieri, non tanto per Benigni (che a me personalmente fa piangere...in tutti i sensi...se dovessi indicare un esempio di persona ipocrita, indicherei proprio lui...), ma al pensiero del CAMERATA PIDDINO che si berrà come al solito tutta questa manfrina buonista su una Costituzione che ormai non esiste più, è carta straccia...se Benigni avesse fatto le lezioni sul Capitale di Marx, era la stessa cosa...

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    4. Al gentile lettore Anonimo del 12 12 2012 ore 22,12 (!!) - Lo spread é soprattutto il termometro delle reazioni della speculazione che lo usa come il domatore fa con la frusta per esprimere la sua approvazione o la sua disapprovazione in merito alle politiche di un dato paese "in pista" per il domaggio. In quanto alla "splendida" validità dell'austerity, basta guardare alla miserrima condizione del Popolo della Grecia e, da noi, oltre che ai suicidi, ai fallimenti in aumento, alla povertà incalzante, ai disoccupati ecc. al significativo livello del debito pubblico che ha superato in questi giorni i 2014 miliardi di euro.
      Evviva!

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  16. Caro Pietro, alla fine della lettura di questo post esemplare, mi viene un'amara constatazione: a partire dal 1990 i governi europei hanno permesso di fare alla Germania ciò che Hitler non era riuscito a fare 50 anni prima, ossia di conquistare economicamente e, attraverso il Mes e lo spread, politicamente l'Europa, con la Francia che svolge il ruolo di nuovo governo di Vichy. E tutto questo, senza una guerra dichiarata sul piano militare (le guerre l'Europa le va a fare, almeno per ora, fuori dai propri confini), ma avviando un bel massacro socio-economico.
    Quanto all'allegoria del Lorenzetti, esiste un luogo, o meglio un buco di culo del mondo (almeno così lo considera il capitale finanziario internazionale), dove l'allegoria è stata di fatto rovesciata, e dove le Giunte di Buon Governo (proprio così, paradossalmente per noi, sono chiamate) hanno per consegna: "Qui il popolo comanda e il governo obbedisce". Si tratta dei territori autonomi ribelli dello stato messicano del Chiapas, dove gli zapastisti governano in autonomia attraverso, appunto, le Juntas de Buen Gobierno.

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  17. tra l'altro il mio vicino di casa che vota PD (e sempre voterà pd) ha detto proprio oggi che il suo sogno è Gli Stati Uniti d'Europa e - secondo lui - verrà il giorno in cui tutti i Paesi del mondo saranno in surplus come la Germania.
    Come ripeto io non capisco un ciufolo di economia però. una domandina: ma se un Paese è in surplus vuol dire che lo è nei confronti di un altro che sarà in deficit.
    se tutti i Paesi del mondo fossero in surplus chi sarebbero i Paesi in deficit?
    forse una civiltà aliena propensa a farsi sfruttare!
    oppure sto sbagliando io e ho detto una castroneria

    Daniele Renzi

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  18. "Come ripeto io non capisco un ciufolo"

    Davvero? A me sembravi uno che non solo ci capiva di ciufoli ma che li suonava anche.

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  19. Caro Piero, io non lo disprezzerei troppo S. Tommaso! Grazie al suo insegnamento il mondo cristiano arrivò, riguardo al debito a interesse, ad "ammettere la sola rivalutazione monetaria o tasso d'interesse nominale pari a quello dell'inflazione o tasso d'interesse uguale a zero " ( Nino Galloni - La lotta dell'Islam contro l'usura - Rivista Eurasia 4/2012 )
    Non ti piacerebbe qualche Tomista che portasse avanti questa idea nella nostra classe dirigente?

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  20. Piero nel mio girovagar per siti, ho trovato una lezione divertente, dissacrante, ma decisamente esauriente.
    Secondo me dovrebbero farla visionare fin dalle scuole medie.
    Ti lascio il link.
    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=jfZjKf2l_GU
    Grazie per la tua instancabile voglia di verita', per noi, che della ragione ce ne facciamo ben poco.
    Leonardo IL_CECCHE

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  21. Trovo questo molto interessante...
    http://www.youtube.com/watch?v=hmDq4Sjx3j8&feature=player_embedded
    Riporto l'articolo in inglese..

    Eurozone Leaders Behaving like Drug Addicts and Alcoholics
    by grtv

    European Parliament, Strasbourg, 12 December 2012 - ROUND TWO

    • Speaker: Nigel Farage MEP, Leader of the UK Independence Party (UKIP), Co-President of the 'Europe of Freedom and Democracy' (EFD) Group in the European Parliament - http://nigelfaragemep.co.uk

    • Debate: Preparations for the European Council meeting (13-14 December 2012)
    Council and Commission statements
    [2012/2725(RSP)]

    Transcript:

    When, many years ago I stood up in this place and said the euro project was flawed and would end very badly, I was met with a wall of derision in this house and I must admit it was a very lonely old game.

    But now there is a growing number of people here who recognise the flaws in the euro project and indeed out in Europe roughly half the population of the EU and the Eurozone now regret going into the currency.

    And I was pleased to see this week, that an even bigger voice is now being heard among the experts in the financial community. Indeed the Danish bank, Saxo Bank, said that Eurozone leaders are behaving like drug addicts and alcoholics. And how right Saxo Bank are because you keep on taking that same drug that is doing you and the peoples of Europe so much damage. It is time for some recognition that Mediterranean states do not fit into the Eurozone and if this summit pushes on towards banking and fiscal union it is not going to help anybody, it's going to break up in the end.

    Parla Nigel Farage riportando commenti della Saxo Bank danese...Molto interessante.

    Saluti Santo.

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  22. io penso che voi siate pro-berlusconi perché ovviamente non conoscete Gramsci e non conoscete le esigenze del popolo.
    noi che siamo di sinistra e che ci sentiamo partecipi dei grandi uomini di sinistra non possiamo far altro che appoggiare Monti in quanto egli incarna ogni ideale di sinistra da Marx a Gramsci e oltre.

    se non siete con Monti non siete di sinistra.

    elettore del PD

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    1. Non mi interessa ne di essere di sinistra ne di essere di destra. Non riesci proprio a capire il giochetto? Chi sta in alto divide il basso in sinistra e destra e se la gode, alla tua salute! Quando arriverà il momento di svegliarsi? Esistono solo approfittatori parassiti e gente sfruttata, ma lo vuoi capire si o no?

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    2. L'elettore del PD è sicuramente un troll, un provocatore.

      Gian

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    3. l'Anonimo delle 22,55 che sta con M. il quale persegue l'ideale del Nuovo Ordine Mondiale caro agli Illuminati e che, inspiegabilmente é sostenuto dal PD (ma guarda caso: M. é molto stimato oltre che da B 1 anche da B 2), sappia che, appunto in quella ristrutturazione rivoluzionaria imperialistica del Pianeta di prossimo avvento (se qualcosa non ne arresta l'avanzata), non ci sarà posto né per ogni tipo di sinistra, né per la "libertà" che é considerata dannosa, né per l'uguaglianza cosiderata contro natura, né per ogn tipo di democrazia che é giudicata confusionaria e generatrice di disordini e caos.
      Se gli sta bene, si tenga cara la sua opinione.

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  23. "La storia di ogni società sinora esistita è la storia di lotte di classi.[...] in una parola oppressori e oppressi sono sempre stati in contrasto fra di loro, hanno sostenuto un lotta ininterrotta, a volte nascosta, a volte palese: una lotta che finì sempre o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la rovina comune delle classi in lotta."

    K. Marx

    questo è quello - tra le tante cose - che ha detto Marx e che suona profetica nei tempi in cui viviamo.
    gli elettori del pd hanno ripudiato da tempo queste ideologie.
    gli elettori di sinistra hanno sputato sulla sinistra.
    Gramsci si sta rivoltando nella tomba a leggere quello che scrivi

    nessun comunista, nessuna persona veramente sensibile alle esigenze del Paese si schiererebbe a favore di banche e mercati e cioè della mafia moderna.
    nessuno.

    se il pd sostiene Monti allora la sinistra è definitivamente morta.
    ha tradito ogni ideale veramente di sinistra.

    e tu anonimo piddino sei un troll o un malato di mente

    Daniele Renzi

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